Sacra Famiglia apre 4 appartamenti per supportare le famiglie con un figlio autistico
Si chiamano "blu home" e sono all'interno del centro di via Campigli. Ideate per aiutare i genitori nei primi momenti dopo la diagnosi. Presente anche Elio che ha parlato di proposta unica al mondo
Diventare genitori non è impresa semplice. Si impara con il tempo, la pazienza, facendo tesoro di errori.
Quando il figlio ha un disturbo dello spettro autistico, quegli errori, quei tentativi, diventano estremi, sofferti, demoralizzanti.
Avere qualcuno al fianco che ti supporti e sostenga diventa, allora, utile, un’iniezione di fiducia per affrontare il proprio compito.
Sacra Famiglia ha pensato proprio a queste famiglie smarrite e spaventate quando ha ideato le “blu home”. Si tratta di quattro appartamenti realizzati nel centro di via Campigli a Varese.
Locali per accogliere mamma e papà nei loro primi passi, supportandoli nelle tecniche ma anche nell’ascolto: « Imparare a diventare genitori con un sostegno specifico e scientifico – spiega il professor Lucio Moderato che di Sacra Famiglia è il direttore dei servizi innovativi per l’autismo– Si tratta di permanenze di dieci giorni: due giorni per capire, 5 per mettere in pratica e tre per restituire e ritornare al proprio domicilio dove, però, continueranno a essere seguiti attraverso una app che ci permette di rispondere con immediatezza alle richieste di aiuto».
La proposta è stata definita“unica al mondo” da Elio di Elio e le Storie presente all’inaugurazione come testimonial di Sacra Famiglia e Spazio Blu ma anche come testimone delle difficoltà che i genitori incontrano nel crescere i propri figli : « Ho imparato a mie spese cosa significhi aver bisogno di professionalità. Oggi, in Italia, c’è troppa poca specializzazione e io sono contento che finalmente si possa contare su un aiuto concreto come questo delle Blu Home. Rimangono, però, esperienze di un sistema privato: solo chi si può permettere cure di qualità può ambire a miglioramenti. Per tutti gli altri rimane l’offerta pubblica che è circa un’ora di psicomotricità alla settimana… per così dire, un bicchier d’acqua».
Con la speranza, che presto questo modello di assistenza possa ottenere anche un sostegno pubblico, Sacra Famiglia si muove per dare risposte a un pubblico in costante crescita: « Dieci anni fa seguivamo qualche decina di famiglie. Oggi sono 600 – ha commentato il Presidente di sacra Famiglia Don Marco Bove – In Italia, un bimbo ogni 70 nasce con un disturbo dello spettro autistico di lieve, media o grave entità. La diagnosi precoce e la rete dell’assistenza sono gli elementi portanti per riuscire a migliorare la qualità della vita. Il primo tassello di questo sistema, però, sono i genitori e sono loro che hanno bisogno del maggior aiuto per imparare a fare la propria parte».
Riconoscere le richieste da un movimento, il dolore da un lamento, la felicità da un eccesso o la paura da un’aggressione sono i rudimenti per convivere con una diversità da cui non si guarisce.
« Ho imparato in questi anni che il supporto maggiore va dato ai genitori – ha spiegato inoltre il professor Moderato – che spesso noi operatori tendiamo a colpevolizzare e rimproverare davanti alle insistenze. Questi 4 appartamenti nascono proprio dall’indagine di cosa avessero davvero bisogno per affrontare la loro vita famigliare».
Il progetto è stato attuato anche con il supporto di alcune fondazioni come Vodafone, Pasquinelli, Harmonie Care e Spazio Blu Autismo Varese onlus rappresentata da Cristina Finazzi che ha portato la sua testimonianza di difficoltà quotidiane che si scontrano spesso contro muri di gomma e orecchie sorde.
Una volta conclusa l’esperienza nella “blu home”, la famiglia tornerà a casa ma verrà seguita e monitorata attraverso un’app con cui un’equipe di professionisti continuerà a seguire attraverso un sistema di telecamere nascoste la routine della vita quotidiana per continuare il ruolo di supporto nella gestione del menage.
All’inaugurazione erano presenti anche il Sindaco Davide Galimberti che ha sottolineato il valore di questa comunità che porta un reale contributo alla cittadinanza in difficolta. Il sindaco era accompagnato dall’assessore ai servizi sociali Roberto Molinari.
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