Screening mammografico: convocate 7000 donne di sabato e di domenica

Partita la campagna legata alla prevenzione del tumore al seno. Asst Sette Laghi ha messo a disposizione di Ats Insubria 7000 appuntamenti fino a dicembre. La campagna resa possibile dal contributo delle associazioni di volontariato e degli studenti universitari dell'Insubria

screening

Sono oltre settemila le donne che entro la fine dell’anno riceveranno la lettera di invito ad aderire alla campagna di screening mammografico promossa da ATS Insubria in collaborazione con l’ASST dei Sette Laghi e la sua Breast Unit aziendale per la prevenzione e la diagnosi precoce del tumore della mammella, malattia socialmente invalidante che colpisce più di 53mila donne all’anno in Italia.

Gli esami sono proposti ogni sabato e domenica, dalle 8.00 alle 20.00, fino a dicembre nelle sedi dell’Ospedale di Circolo di Varese, dell’Ospedale di Tradate, dell’Ospedale di Luino e, a partire dal primo fine settimana di ottobre, anche dell’Ospedale di Angera, dove è stato installato un nuovo mammografo pronto ad entrare in funzione.

La scelta di eseguire gli esami nei giorni di sabato e domenica è legata alle indicazioni regionali e nazionali per garantire il distanziamento sociale ed evitare il sovraffollamento e ha richiesto un importante sforzo organizzativo che ha coinvolto in particolare il personale della Radiologia, a partire dai Tecnici che eseguiranno le mammografie e dai Radiologi che le referteranno.

Sul fronte dell’accoglienza alle donne che si presenteranno allo screening, fondamentale è la collaborazione accordata al progetto da parte del Terzo Settore e di moltissime studentesse del Corso di laurea in Scienze e Tecniche della Comunicazione, sia del triennio, sia del biennio specialistico.
Nel dettaglio,  sei associazioni di volontariato (ANDOS Varese, LILT Varese e della Valcuvia, Varese per l’Oncologia, Città delle Donne e Gruppo Donne di Cunardo) coordinate da CAOS (Centro Ascolto donne Operate al Seno) daranno il proprio contributo soprattutto per quanto riguarda il tutoraggio e la formazione delle studentesse. Queste ultime, grazie ad una eccezionale disponibilità unita ad un altrettanto grande sforzo organizzativo, saranno presenti tutti i sabato e le domeniche nelle sedi in cui è offerto lo screening, in virtù di una convenzione tra l’associazione CAOS e l’Università dell’Insubria.

«La collaborazione tra il Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi dell’Insubria e l’Associazione CAOS in merito al progetto di accoglienza allo screening mammografico dell’ASST Sette Laghi ed ATS Insubria,  è una felice occasione di contatto tra il mondo universitario e il territorio insubre: tante studentesse del corso hanno accolto la proposta con immediato entusiasmo ed empatia » ha spiegato la Prof. Paola Biavaschi, storica del Diritto e Docente di Diritto e Deontologia dell’Informazione
«Entrambi i progetti mettono al centro la persona e i suoi beni più preziosi: la salute, la dignità, il lavoro, la parità di genere. Protagonista di queste operazioni l’incontro tra i nostri studenti e il loro amato territorio – aggiunge il Presidente del Corso di Laurea, Prof. Giulio Facchetti –  Il nostro corso di Laurea sta lavorando sempre più sui temi della comunicazione sanitaria e scientifica, oggi di profondo e indiscusso impatto mediatico».

«Sono onorata della collaborazione tra CAOS e la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università dell’Insubria per l’accoglienza allo screening mammografico, che attesta l’eticità di una cura integrata di scienza e cultura – tiene a sottolineare Adele Patrini, Presidente CAOS – La lotta al cancro è una battaglia di civiltà e la straordinaria cordata solidale che si è stretta intorno all’Ospedale ha celebrato questo concetto in una logica di welfare-community,  nella profonda consapevolezza che l’Ospedale stesso è parte di tutti noi!».

«Ringrazio tutto il personale coinvolto che ha permesso di dare attuazione a questa iniziativa – tiene a dire il Dott. Ivan Mazzoleni, Direttore SocioSanitario dell’ASST dei Sette Laghi – L’emergenza Covid ha bloccato lo screening, rendendo ora necessario un impegno ulteriore ed importante per garantire alle donne il percorso di prevenzione interrotto. E questo importante risultato è stato possibile grazie alla collaborazione accordata dal personale della Radiologia diretta dal Dott. Leonardo Callegari, a quello delle strutture del Coordinamento Ambulatoriale e dei Sistemi di Accesso e alla grande disponibilità degli Studenti e dei  Volontari, che ancora una volta hanno dimostrato come il Terzo Settore sia ormai una parte integrante, e non più solo un partner, della nostra Azienda».

«Ringrazio Caos perchè ha collaborato per far riportare correttamente, anche in termini qualitativi e di organizzazione, lo screening – commenta la professoressa Francesca Rovera, direttore dell’unità operativa aziendale È stato grazie a un gioco di squadra, proprio del modo di operare della Breast  Unit, dove la collaborazione stretta con la mammografia ci permette di  lavorare in sinergia e aiutare, informare e stimolare le donne a continuare i controlli. Purtroppo l’emergenza sanitaria ha smorzato ogni altra attenzione verso gli screening. Ci siamo concentrati sui comportamenti utili a ridurre i contagi. Come donne, però, dobbiamo renderci conto che il virus non ha eliminato il tumore che rimane ancora troppo frequente. I 53.000 casi italiani dello scorso anno non si ridurranno solo perché c’è stata la pandemia. Non dobbiamo permettere al virus di mietere ulteriori vittime ritardando o eliminando i controlli. Insieme a uniamo le forze per far sì che le donne riprendano a volersi bene».

A rimarcare l’importanza dell’iniziativa è anche Emanuele Monti, Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia: «Si tratta di un’iniziativa fondamentale per la diagnosi precoce e la tutela della salute della donna. Inoltre, ritengo sia un ottimo segnale vedere studenti e volontari lavorare fianco a fianco con una finalità comune. Nel primo fine settimana in alcuni punti sono state raggiunti picchi del 70% di affluenza».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Settembre 2020
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