Ultime due uscite per ammirare lo spettacolo dei fiori di loto sul lago di Varese

Sabato 19 settembre alle 15 e domenica 20 settembre alle 10 escursione in battello per immergersi nella spettacolare fioritura e visitare l'Isolino Virginia

Meravigliosi i fiori di loto dell'isolino Virginia sul lago di Varese

(foto di Giovanna Maffioli) –  Dopo il successo delle navigazioni estive, sono state programmate altre due date per ammirare lo spettacolo dei fiori di loto sul Lago di Varese.

Sabato 19 settembre alle 15 e domenica 20 settembre alle 10, saranno le ultime due giornate disponibili per rimanere incantati dai colori dei fiori ancora sbocciati e per approdare sull’Isolino Virginia, uno dei siti Unesco della provincia di Varese.

La piacevole navigazione avrà avvio in entrambi i casi da Biandronno e permetterà di accogliere un numero limitato di visitatori: i posti si esauriscono sempre molto velocemente, ma è possibile effettuare la prenotazione online.

L’escursione dura circa 75 minuti, comprensivi di navigazione e visita guidata all’Isolino.

I fiori di loto

I fiori di loto riempiono ancora il lago di Varese, creando un manto continuo con le loro enormi foglie e i numerosissimi fiori bianco-rosati.

Il loto è una pianta alloctona, che necessita di una limitazione della presenza nelle acque motivo per il quale sono periodicamente programmati interventi di contenimento in alcune aree del lago. Per il 2020 però non sono ancora state programmate azioni di eliminazione e indubbiamente la presenza dei fiori sul lago rappresenta un elemento di fascino, da ammirare fino a metà settembre.

«La navigazione da Biandronno permetterà di raggiungere in pochi minuti l’area di fioritura del loto  spiegano le responsabili di Archeologistics che propone le escursioni –  così da poter scattare suggestive fotografie di questo meraviglioso spettacolo della natura. A seguire sarà possibile approdare sull’Isolino Virginia per scoprirne la storia e ripercorrere alcune tappe fondamentali dell’antropizzazione del nostro territorio. Dal Neolitico ad oggi, gli interventi archeologici e la documentazione storica di raccontano di palafitte, selce, ceramica, ma nei secoli successivi anche di vendite e compravendite del lago, pesci pescati troppo piccoli, diritti di pesca e lavandaie sul lago».

L’Isolino Virginia

L’Isolino Virginia è uno dei siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino, dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’umanità nel 2011.

Il sito seriale “Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino” comprende 111 insediamenti (dei 937 censiti dalla ricerca archeologica), databili dal 5000 al 500 a.C., ubicati sulle rive di laghi o di fiumi in Svizzera, Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia. Di questi 19 sono italiani: dislocati in Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, si distinguono per l’eccellente conservazione dei materiali organici associata ad approfondite indagini e ricerche archeologiche subacquee.

Nella lista Unesco sono iscritte tre stazioni palafitticole dei laghi varesini: l’Isolino Virginia, Bodio Centrale, il Sabbione.

L’isolino Virginia, situato nel lago di Varese di fronte a Biandronno, è stato abitato dal primo Neolitico (VII-VI millennio a.C.) fino alla fine dell’età del Bronzo (X secolo a.C. circa), un lungo periodo nel quale l’uomo, per poter far fronte ai mutamenti delle acque del lago, ha dovuto spesso adattare o spostare le proprie dimore occupando di volta in volta luoghi diversi dell’isola. E’ il sito palafitticolo più antico di tutto l’arco alpino, con datazioni sia relative che assolute (datazione al radiocarbonio), che lo collocano nel V millennio a.C.

Isolino prende il nome da Virginia Pigna Ponti, moglie di Andrea Ponti, ultimo proprietario privato dell’isola prima della “restituzione” al Comune di Varese avvenuta nel 1924.

Precedentemente l’isola era identificata come Isola Camilla e ancora prima Isola di S. Biagio (almeno dal XVI secolo), dalla presenza di una piccola chiesa dedicata al santo, oggi scomparsa.

Per chi giunge sull’isola in una giornata estiva e si sofferma per qualche ora nella contemplazione di suoni e paesaggi, non sarà difficile ascoltare ed incontrare svassi, folaghe, germani e gli altri uccelli acquatici che popolano il canneto non disdegnano certo di farsi riconoscere dai visitatori.

Sul lago sono censite più di 30 specie di uccelli acquatici con una presenza media invernale di 1360 individui.

Le specie ittiche sono invece 19.

Info e costi

Tutte le date sono su prenotazione, biglietti su

http://www.archeologistics.it/servizi-educativi/appuntamenti.html

I posti sono limitati nel rispetto delle indicazioni per il controllo della pandemia Covid-19. Si accede alle attività solo se con mascherina.

Info e prenotazioni: varesemusei@archeologistics.it

Costi:

€ 11 comprensivo di navigazione e guida.

Bambini 0-5 anni gratuito (in caso di presenza di bambini si prega di segnalare numero ed età con una email a varesemusei@archeologistics.it)

In caso di annullamento da parte dell’organizzazione sarà riprogrammata una nuova data oppure sarà rimborsato il costo del biglietto pagato.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Settembre 2020
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