Vittorelli e Bulgheroni: “Certi comportamenti non rispecchiano i nostri valori”
Il presidente e il consigliere della Pallacanestro Varese spiegano l'improvviso esonero di Attilio Caja. Toto: "Un ottimo allenatore ma certi limiti devono rimanere". Il massimo dirigente: "Ho avallato la decisione"

“Purtroppo” è la prima parola che utilizzano il presidente della Pallacanestro Varese, Marco Vittorelli, e il consigliere delegato al mercato, Toto Bulgheroni, quando cominciano a commentare l’esonero di Attilio Caja, notizia che ha sorpreso e sconquassato il mondo del basket cittadino, solitamente piuttosto compassato. (nella foto il “confronto acceso” tra Bulgheroni e Caja dopo la vittoria su Venezia nel campionato scorso)
“Purtroppo” non è l’unico termine che i due altissimi dirigenti biancorossi utilizzano, anzi: le loro versioni sono praticamente sovrapponibili, segno che la decisione di divorziare dall’allenatore della Openjobmetis è stata del tutto condivisa dai vertici del club, che ora devono valutare il sostituto (insistiamo con Buscaglia, che sembra il favorito) ma anche pilotare una risoluzione di contratto che non sarà leggera per le casse societarie.
«Abbiamo preso questa decisione con grande dispiacere dal punto di vista tecnico, perché Attilio è un allenatore che apprezzo molto e che ha ampiamente fatto il proprio dovere per quanto riguarda i risultati ottenuti» spiega Toto Bulgheroni, che anche nel ruolo di proprietario e presidente, in passato, non è mai stato un mangia-allenatori.
«Purtroppo – ecco la parola ricorrente – però, certi comportamenti non possono sposarsi con i valori che la nostra società esprime. Ed esprimono anche tutte le componenti del club, dagli sponsor al consorzio. Il rispetto verso le persone che lavorano all’interno non deve mai venire meno, e a questo punto non potevamo prendere altre decisioni».

«La società che ho l’onore di presiedere – è il turno di Marco Vittorelli – non può prescindere da determinati valori (la parola, anche qui, è la medesima usata da Bulgheroni ndr) che rappresentano il nostro modo di fare, quello dei nostri sponsor e dei nostri consorziati. Parlo da presidente ma anche da main sponsor (Vittorelli è anche il presidente dell’azienda Openjobmetis ndr) e interpreto anche il pensiero delle aziende che sono vicine alla Pallacanestro Varese. Dispiace perdere un allenatore bravo e preparato, ma certi limiti non si possono superare: quando mi sono stati riportati alcuni comportamenti, alcuni modi di fare, da parte delle persone che partecipano alla vita quotidiana della squadra, non potevo che avallare questa decisione. Dura lex, sed lex, dicevano i latini, e la legge vale per tutti».
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