Apre Duemilalibri: “Partire oggi è già la realizzazione di un sogno”
Nonostante l'incertezza dei tempi la città ha confermato lo storico appuntamento con i libri e gli autori. Il tema dell'anno è: perseveranza
La cultura a Gallarate riparte, tra distanziamento e mascherine, con il festival culturale Duemilalibri al Teatro Condominio.
All’inaugurazione della manifestazione era presente tutta l’amministrazione di Gallarate: il sindaco Andrea Cassani, l’assessore Massimo Palazzi, organizzatore dell’evento, gli assessori Sandro Rech, Francesca Caruso e Claudia Mazzetti.
Il primo a prendere la parola è stato Cassani: «È una inaugurazione un po’ strana. Io sono stato eletto per gestire la collettività, penso che dopo sette mesi dallo scoppio della pandemia sappiamo tutti come gestire determinate situazioni. Penso si possa continuare con tutte le cautele del caso». E, citando Dante (al centro di due eventi al festival), «nei primi capitoli della Commedia parla della paura, che poi riesce a superare, e così dovremo fare anche noi».
Cassani ha poi detto che tutti gli impegni e le manifestazioni cittadine verranno mantenute, così come rimarranno aperti negozi e attività, «benché i dati in senso assoluto siano importanti, non possiamo nascondere che il numero di tamponi effettuato sia superiore a quello di marzo» (Cassani in un videomessaggio ha anche polemizzato con le scelte fatte da altri sindaci). «È importante dare un segnale per continuare con la cultura», ha concluso.
«Essere qui significa essere perseverante, come il tema stesso di Duemilalibri – ha aggiunto la parola l’assessore alla Cultura, Massimo Palazzi – e questa serata è la realizzazione di un’idea, nata a giugno, come una speranza che si potesse realizzare un percorso. E lo abbiamo fatto: tutte le persone che hanno collaborato nella realizzazione di Duemilalibri sono stati esempio di questa perseveranza, e di questo sono orgoglioso». Palazzo ha poi ringraziato tutti i collaboratori e quelli che hanno partecipato al progetto comune, «che ha un’importanza molto più ampia di Duemilalibri».
Le associazioni gallaratesi – e le realtà private – inoltre, continua l’assessore, hanno contribuito in questi anni, e specialmente negli ultimi mesi, a rendere Duemilalibri uno dei festival culturali più longevi d’Italia.
Perché fare Duemilalibri, nonostante gli ultimi risvolti in negativo dell’epidemia di Coronavirus? «Non era solo una mia idea perché c’era un sentimento comune e io credo che quando questo c’è vuol dire che si sta operando in positivo. Non sappiamo se domani o dopodomani ci saranno delle nuove norme che impediranno a Duemilalibri di continuare, ma già essere qui stasera è la realizzazione di un sogno».
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