Bambini e coronavirus: le implicazioni sulla salute mentale dei più piccoli
Questo periodo fatto d’incertezze, difficoltà e cambiamenti a causa del coronavirus ha avuto un impatto non indifferente sui più piccoli e anche sulla sua salute mentale
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Questo periodo fatto d’incertezze, difficoltà e cambiamenti a causa del coronavirus ha avuto un impatto non indifferente sui più piccoli e anche sulla sua salute mentale. La pandemia da Covid-19 con le relative preoccupazioni sul mondo che li circonda e per le persone care, può portare i più piccoli ad avvertire le ansie e difficoltà dei genitori. Come gli adulti e gli anziani, anche i bambini vivono negativamente un evento che non pensavano di affrontare, un pericolo invisibile e un ritorno a scuola incerto. Dopo un lungo isolamento, ora anche se si può uscire e andare a scuola, non bisogna dimenticare le implicazioni psicologiche (approfondimenti sul portale psicologico psico.it ) di una vita sociale inevitabilmente differente da prima, fatta di distanziamento e mascherine.
Tutelare la salute mentale dei bambini nel post-isolamento
Il rapporto dell’UNESCO ha rivelato come all’inizio della pandemia da Covid-19 nel mondo siano state chiuse le scuole in ben 191 paesi, con un 90% di studenti lontani dal mondo scolastico. Sicuramente, questa situazione è stata destabilizzante per i bambini. Si sono ritrovati a vivere lontani dagli amici, che a quell’età rappresentano una parte importante della loro sfera sociale.
Ora che si sta per rientrare a scuola, non bisogna sottovalutare comunque l’impatto psicologico che può avere sui bambini. Una cosa fondamentale è che la ripresa delle lezioni non sia dominata da paure e ansie. E in questo caso i genitori come i docenti e il personale scolastico devono lavorare al fine di rendere il reintegro nella vita sociale il meno ansioso possibile.
I bambini sono molto sensibili infatti alle insicurezze degli adulti. Se notano che il clima intorno a loro è teso, di conseguenza interiorizzano queste paure che possono portarli successivamente a sopperire psicologicamente e sentirsi destabilizzati. Inoltre, l’interiorizzazione delle paure e ansi può portare i bambini a: chiudersi in sé stessi, avere attacchi di panico o di ansia, difficoltà a socializzare.
Consigli per tutelare il benessere psicologico dei bambini
Il benessere dei bambini dev’essere una priorità per i genitori, quanto quello fisico. I genitori hanno un ruolo cruciale per riuscire a prendersi cura della salute mentale. Durante i periodi di stress e cambiamento, come quello che si sta vivendo in questo momento, chiede ancora più attenzione. I genitori devono lavorare per instaurare un confronto continuo con i bambini, devono fare chiarezza, veicolare le informazioni a seconda dell’età del proprio figlio. Allo stesso modo, si dev’essere in grado di fornire una spiegazione significativa e accurata alle loro domande, per riuscire a far sì che il bambino non si senta solo, spaventato o preoccupato più del dovuto. Anche in questo periodo di ri-calibrazione, se ci si apre al dialogo con i propri figli, si potrà verificare il loro benessere mentale e di conseguenza aiutarli a superare eventuali dubbi, problemi o ansie.
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