I beni aperti nel Varesotto in occasione delle Giornate Fai D’Autunno
138 aperture a contributo libero in più di 50 città della Lombardia, organizzate per la prima volta in due fine settimana, sabato 17 e domenica 18, sabato 24 e domenica 25 ottobre
L’edizione 2020 delle Giornate FAI d’Autunno organizzate per la prima volta in due fine settimana, si terranno sabato 17 e domenica 18, sabato 24 e domenica 25 ottobre, in tutta Italia. Anche quest’anno promotori e protagonisti sono i Gruppi FAI Giovani, ideali eredi e testimoni dei valori che per tutta la vita hanno guidato Giulia Maria Crespi, la Fondatrice e Presidente Onoraria del FAI-Fondo Ambiente Italiano.
Ispirandosi a lei, i giovani del FAI – con la collaborazione delle Delegazioni e degli altri Gruppi di volontari della Fondazione – scenderanno in piazza per “seminare” conoscenza e consapevolezza del patrimonio di storia, arte e natura italiano e accompagneranno il pubblico, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, alla scoperta di luoghi normalmente inaccessibili, poco noti o poco valorizzati in tutte le regioni: un caleidoscopio di meraviglie nella proposta effervescente del FAI e dei suoi delegati che reagiscono con ancor più energia e impegno, positività ed entusiasmo al periodo difficile che l’Italia sta attraversando (prenotazione online consigliata su www.giornatefai.it; i posti sono limitati. Nei due fine settimana apriranno luoghi diversi: consultare il sito per controllare il programma).
Ecco i beni aperti nel Varesotto:
Museo delle Pipe e Centrale Idroelettrica del Bosco Grosso
Apertura a cura di Delegazione FAI di Valcuvia Luino e Verbano Orientale
Orario Sabato: 10:00 – 18:00; Domenica: 10:00 – 18:00
NOTE PER LA VISITA: La visita alla Centrale idroelettrica è l’inizio dell’itinerario tematico “La centrale del Bosco Grosso e le Pipe di Brebbia” che si conclude con la visita al museo delle Pipe. TURNI DI VISITA: ogni 30′ minuti 20 persone per turno, sia sabato sia domenica ULTIMO INGRESSO: ORE 17. Contributo suggerito a partire da: € 5,00
Il museo di Brebbia è unico nel suo genere poichè raccoglie non solo svariate migliaia di pipe ma le pubblicazioni effettuate in tutto il mondo sulle pipe e uno studio accurato sul design diviso per vari periodi. Si comincia con le pipe calumet degli indiani d’America che furono i precursori dei fumatori di pipa e tabacco per passare a un ampia raccolta di pipe di schiuma di mare (principalmente di produzione austriaca), di gesso e terracotta per la maggior parte italiane, francesi e olandesi. Alle tradizionali pipe in porcellana austro-ungariche si aggiungono le prime realizzazioni francesi e britanniche di pipe in radica sino al primo, timido e poi sempre più travolgente successo delle pipe in radica per merito della produzione italiana.
N.B.Apertura solo sabato 17 e domenica 18. NB: la visita al museo delle pipe in realtà costituisce la seconda tappa di un mini percorso che si svolge tutto sulla stessa area e che comincia con la visita alla centrale idroelettrica del Bosco Grosso che si trova inserita nello stesso complesso della ex fabbrica.
Villa Della Porta Bozzolo, Bene FAI
ORARIO: Sabato e domenica: 10:00 – 18:00
Durata della visita in Villa di circa un’ora, libera al parco
NOTE PER LA VISITA
• è consigliabile indossare abbigliamento comodo • parcheggio gratuito a disposizione • ingresso contingentato al negozio • per ragioni di sicurezza alcune sale della villa potrebbero essere chiuse o con ingresso limitato • a disposizione dei visitatori ristorante interno
Villa Della Porta Bozzolo accoglie i visitatori delle Giornate FAI d’Autunno per una visita libera alla Villa e al Giardino. I partecipanti potranno scoprire la storia delle famiglie Della Porta e Bozzolo, le sale affrescate e arredate della dimora di delizia e il suo scenografico giardino di impianto settecentesco anche grazie al supporto di contenuti digitali loro dedicati. Da non perdere: la natura dipinta e l’originaria vocazione agricola della Villa, ancora testimoniata dal nucleo più antico della casa e dagli edifici rustici.
Chiesa di San Pietro in Silvis, Induno Olona
Apertura a cura di Gruppo FAI Giovani di Varese
ORARIO
Sabato: 14:30 – 18:00
Domenica: 10:00 – 18:00
Contributo suggerito a partire da: € 3,00
La chiesa di San Pietro in silvis, la cui costruzione in stile romanico risale probabilmente all’XI secolo, presenta oggi un edificio restaurato e ampliato in epoca rinascimentale, a cui si deve anche la torre campanaria. La sacrestia fu invece aggiunta alla fine del XVI secolo. Fino all’edificazione della chiesa di San Giovanni Battista, risalente al XVI secolo, San Pietro era considerata la chiesa parrocchiale di Induno. La struttura è semplice nelle sue linee e presenta una facciata con tetto a capanna, sulla quale è ancora parzialmente visibile l’intonaco originale che la rivestiva, affrescato con l’immagine della Vergine, Gesù bambino e i Santi. Il portale, architravato e con lunetta soprastante, fu costruito in pietra di Viggiù. Di particolare pregio risultano anche gli affreschi sulle pareti interne, benché danneggiati dal passare del tempo, da sovrapposizioni di varie epoche e da restauri non sempre accurati. Visita a cura di apprendisti Ciceroni Liceo Classico “E. Cairoli” Varese.
Monastero di Torba, Gornate Olona
Apertura a cura di Beni del FAI
Orario: Sabato: 10:00 – 18:00, Domenica: 10:00 – 18:00
Note: La durata della visita è di un’ora
NOTE PER LA VISITA
Il Bene presenta per sua natura alcune difficoltà di fruizione della visita per persone con problemi di deambulazione. I passaggi esterni (via di accesso alla chiesa e sentiero lungo le mura) hanno il fondo in ghiaietto. Il prato è accessibile a tutti. Il primo e il secondo piano della torre si raggiungono solo con le scale, non è presente ascensore.
Il Monastero di Torba si trova a 10 minuti di auto dall’uscita di Solbiate Arno, autostrada A8 Milano-Varese. Parcheggio in loco. Possibilità di pranzo al sacco nel grande prato del Monastero. Bookshop in loco con prodotti FAI (miele del Monastero di Torba e altri prodotti alimentari) e del territorio.
Un viaggio non solo nella Storia, ma anche nella Natura. Immerso nei boschi, nel cuore della valle Olona, il primo Bene FAI e patrimonio dell’Unesco si offre a molteplici letture, non ultima quella agricola e produttiva, nel segno della Regola benedettina ora et labora, che sarà oggetto del privilegiato racconto di queste giornate. Il Monastero offre la possibilità di scoprire cosa può fare ciascuno per la tutela della biodiversità. Il FAI ha avviato un progetto volto alla salvaguardia e valorizzazione delle api, la cui sopravvivenza è oggi messa duramente a rischio. Dal 2018 Torba ospita un alveare di api e nel corso dei due giorni verranno offerti approfondimenti sulla vita degli impollinatori. Nei punti presidiati saranno forniti, insieme a una lettura storica del Bene, anche i racconti legati all’utilizzo in epoca contadina del sito e fatte osservare, ove possibile, le tracce ancora visibili di questa parte della sua storia.
Museo Agusta
Apertura a cura di Delegazione FAI del Seprio
Contributo suggerito a partire da: € 3,00
Visitare il museo, inaugurato nel 2002 per iniziativa del Gruppo Lavoratori Anziani dell’Azienda, è l’occasione per rivivere l’affascinante percorso dell’Agusta, dal primo volo dell’AG1 nel 1907, alla fondazione della Società MV Agusta e al suo debutto nel mondo motociclistico, fino ai giorni nostri attraverso l’esposizione di numerosi cimeli, documenti, disegni, fotografie, prototipi, modelli e riproduzioni in scala di aerei, esemplari unici di elicotteri, moto e componenti. La ricchissima sezione tecnologica espone l’elicottero monoposto A103 e alcuni motori aeronautici e motociclistici di varie epoche. Un’ala è riservata alle aziende Caproni Vizzola e SIAI Marchetti, assai importanti per l’aeronautica italiana. Grazie a un simulatore si può provare a pilotare un elicottero. Nella sezione dedicata alle moto MV Agusta numerosi sono i modelli esposti, tra cui la gloriosa 350 tre cilindri, costruita su misura per Giacomo Agostini che conquistò ben 23 titoli mondiali e 11 Tourist Trophy.
VISITE A CURA DI Gruppo Lavoratori Seniores Agusta MV
VILLA AGUSTA
INGRESSO DEDICATO AGLI ISCRITTI FAI CON POSSIBILITÀ DI ISCRIVERSI IN LOCO. APERTURA A CURA DI Delegazione FAI del Seprio
Contributo suggerito a partire da: € 3,00
La villa, vicina al museo, è di inizio ‘900. Nelle sue sale sono conservati documenti e 20.000 disegni tecnici di velivoli che documentano l’attività dal 1940 a oggi. Al primo piano sono esposte foto d’epoca della famiglia Agusta, quadri a tema aeronautico e paesaggistico e le onorificenze ottenute dal conte Agusta. La biblioteca ospita testi e riviste aeronautiche italiane e straniere (anche giapponesi) che raccontano un secolo di storia, raccolte del Corriere della sera degli anni ‘40. Nella vecchia cucina c’è il vero e proprio archivio, dove tutti i materiali reperiti dalla Fondazione sono inventariati e catalogati: un prezioso patrimonio storico e culturale a disposizione di ricercatori, studenti e storici. Al piano superiore, le preziose collezioni private del conte Agusta, l’archivio di foto e diapositive, pellicole e videotape a partire dal 1960. Al piano interrato vi è il proiettore originale da 35 mm della sala cinema. Nel parco, l’unico esemplare di auto prodotta dall’Agusta.
CENTRO STORICO DI ARCISATE
ARCISATE, VARESE
APERTURA A CURA DI Gruppo FAI Giovani di Varese
ORARIO: Sabato: 14:30 – 18:00; Domenica: 10:00 – 18:00
Note: Per permettere le consuete attività liturgiche, la sola Basilica di San Vittore rimarrà esclusa dalla visita dalle 10 alle 12.30 e dalle 17.45 in avanti. Contributo suggerito a partire da: € 5,00
Il centro di Arcisate preserva un’interessante stratificazione di periodi storici. Si inizia dalla Basilica di San Vittore, sede dell’antica pieve arcisatese. È un complesso le cui origini risalgono al VII secolo, mentre l’attuale edificio è stato ricostruito a partire dal 1574. Nel corso dell’Ottocento, una nuova ristrutturazione ha dato maggior risalto ai due maestosi altari in marmo, uno dedicato alla Madonna del Rosario, il secondo al Santo Crocifisso. Recentemente sono state trovate vestigia dell’antica basilica sotto il pavimento dell’attuale edificio. Il sito su cui sorge la chiesa comprende anche un campanile romanico e un antico battistero. Passeggiando per il centro storico, si parlerà della vita del centro di Arcisate nel corso dei secoli, dai tempi della pieve medievale fino alle attività lavorative locali nel corso degli ultimi due secoli. Si vedranno le rovine di una ghiacciaia e due fornaci ben conservate. Si salirà dunque al Lazzaretto, dove sorge una piccola chiesa. Visite a cura di Apprendisti Ciceroni ISIS Valceresio
TORRE DI VELATE, VARESE
APERTURA A CURA DI Bene del FAI in collaborazione con la Delegazione FAI di Varese
ORARIO Domenica: 10:00 – 17:30
Note: Durata della visita di circa 30 minuti
NOTE PER LA VISITA In collaborazione con la Delegazione FAI di Varese.
Affascinante e vistosa rovina del confine difensivo prealpino in epoca medievale, la torre si erge per cinque piani a testimonianza di un sito fortificato di importanza strategica, occupato fin dall’epoca longobarda. La visita guidata avrà durata di circa mezz’ora e sarà un’occasione per scoprire la storia della Torre, le tecniche della sua costruzione e le tecniche del consolidamento attuale.
CENTRO STORICO DI INDUNO OLONA
APERTURA A CURA DI Gruppo FAI Giovani di Varese
ORARIO Sabato: 14:30 – 18:00
Note: Per permettere la consueta attività liturgica, la sola Chiesa di San Giovanni Battista rimarrà esclusa dalla visita a partire dalle ore 17.45.Domenica: 10:00 – 18:00
Note: Per permettere la consueta attività liturgica, la sola Chiesa di San Giovanni Battista rimarrà esclusa dalla visita dalle 10 alle 12.30 e a partire dalle 17.45. Contributo suggerito a partire da: € 5,00
L’itinerario alla scoperta di Induno Olona, paese situato all’imbocco della Valceresio, inizia in via Crugnola dove sorgono alcune ville liberty, eleganti esempi di architettura residenziale di inizio Novecento. Si passeggerà dunque verso il centro storico del paese, parlando della storia di Induno Olona dalla fondazione, che risale alle invasioni dei Galli del V secolo a.C., attraversando il periodo longobardo, fino agli eventi che ne hanno caratterizzato gli anni più recenti. Si potrà quindi ammirare l’edificio in cui oggi ha la sua sede la storica farmacia Fontana, fino a raggiungere villa Bianchi, edificata nel 1858 e oggi sede del Comune di Induno Olona. Il viaggio alla scoperta del paese di Induno terminerà con la visita della chiesa di San Giovanni Battista; edificata nel XVI secolo su progetto di Giacomo Massari, vanta al suo interno, accanto all’altare dedicato alla Vergine, 15 tondi a olio su rame risalenti alla scuola del Morazzone e raffiguranti i Misteri del Rosario.
Cascina Crocifisso, SUMIRAGO, VARESE
Fu costruita tra il 1865 e il 1875 per volere del conte Luigi Confalonieri, proprietario del castello e di una vasta estensione di terreni nel territorio di questo piccolo borgo. La Cascina Crocifisso presenta un impianto a corte chiusa. I volumi costruiti occupano il lato sud e il lato nord del complesso. Al centro del corpo fronte strada si apre l’alto e profondo androne di accesso che conduce al grande cortile centrale un tempo sistemato a giardino, percorso sui due lati da lunghi portici. Fa da sfondo uno slanciato edificio alto tre piani, caratterizzato da profondi e ariosi loggiati: la cascina, infatti, era utilizzata per la bachicoltura. Imponente, è stata progettata da Gaetano Besia, direttore della scuola d’architettura dell’Accademia di Belle Arti di Brera (1851-1859) secondo il suo tipico stile riferito al neoclassicismo, con pregevoli colonne in granito dai curiosi capitelli, archi in stile Tudor e volte in mattoni a vista.
CASCINA IMMACOLATA, SUMIRAGO
APERTURA A CURA DI Delegazione FAI del Seprio
Contributo suggerito a partire da: € 3,00
La Cascina Immacolata, situata nella frazione di Caidate, risale al 1870 ed è un fabbricato rurale ancora integro immerso nel verde, tra boschi di castagni, campi coltivati e prati. Isolata dal centro abitato, offre una suggestiva vista sul Monte Rosa; il complesso si articola su tre lati attorno a un cortile centrale rivolto a sud e chiuso da un alto muro di cinta. L’accesso avviene attraverso una pusterla. L’edificio principale – che ospita le abitazioni – si attesta sul lato nord ed è una imponente costruzione parallelepipeda a corpo doppio di tre piani. Al piano terra si apre un profondo porticato, sormontato da un analogo loggiato al primo piano: entrambi sono caratterizzati da massicci pilastri e arcature in mattoni a vista. Gli edifici rurali, invece, si sviluppano sui lati est e ovest del grande cortile. La cascina è una delle stazioni della manifestazione annuale de “La furmagiada”, che richiama ersone e volontari da tutto il territorio, offrendo prodotti tipici e genuini.
VILLA MOLINO
Apertura cura di Delegazione FAI del Seprio. Contributo suggerito a partire da: € 3,00
La settecentesca Villa Molino sorge proprio sulla sommità del colle di Sumirago e costituisce il fulcro attorno al quale si sviluppa tutto l’abitato. La villa, a pianta rettangolare con andamento est-ovest, è caratterizzata da un corpo centrale più arretrato e due ali sporgenti, con la facciata principale rivolta a nord. Sul lato sud un ampio porticato ad archi si affaccia sulle corti rustiche, caratterizzate da edifici e porticati in stile neogotico. Un grande parco abbraccia la villa a nord e a ovest. Molti i proprietari del complesso: le suore di via Brera a Milano, i Sola Cabiani, il condottiero Bartolomeo Colleoni e la famiglia, e, a cavallo tra Ottocento e Novecento, i marchesi Stanga. Attualmente è la sede del Municipio. Di particolare rilevanza architettonica sono il cantinone, coperto da una volta unghiata in mattoni a vista; la ghiacciaia; la sala degli stemmi a volte sospese e l’attuale biblioteca, anticamente adibita a granaio, che presenta il pavimento originale in cotto.
VILLA E COLLEZIONE PANZA, VARESE, Beni del FAI
ORARIO: Sabato: 10:00 – 18:00 – Domenica: 10:00 – 18:00
Note: Visita libera alla Villa e al GiardinoNOTE PER LA VISITA: Parcheggio interno al Bene
Villa e Collezione Panza accoglie i visitatori delle Giornate FAI d’Autunno per una visita libera alla Villa e al Giardino. I partecipanti potranno scoprire la Villa e la collezione di Giuseppe Panza di Biumo lì allestita: duecento opere d’arte contemporanea, soprattutto americana, in dialogo con lo spazio, l’architettura della casa e la natura, con gli arredi storici e le sculture di arte africana e precolombiana. La visita prosegue in Giardino dove i visitatori potranno scoprire le installazioni site-specific, frutto della creatività e della sensibilità degli artisti che, stimolati da questo luogo unico e straordinario, hanno dato vita a una feconda riflessione tra arte e natura.
Parco “Forte Castello”, LAVENO-MOMBELLO, VARESE
Apertura a cura di Delegazione FAI Valcuvia, Luino e Verbano orientale
ORARIO: Sabato: 10:00 – 18:00, Domenica: 10:00 – 18:00
Turni di visita ogni 20′ – 15 persone per turno – durata visita 30/45′ Ultimo accesso ore 17:00 APERTURA SOLO NEL WEEKEND DEL 24 E 25 OTTOBRE
Al centro del complesso difensivo austriaco, il forte Castello, al vertice del promontorio che chiude al nord il golfo di Laveno, gode di un’eccezionale vista aperta sulle Alpi (dal Sempione al Gottardo) e, ovviamente, su tutto il lago. Per l’edificazione del castello, gli ingegneri viennesi avevano potuto riutilizzare parte di un precedente presidio medievale (da qui il nome del promontorio, già noto come Castello), ancora oggi riconoscibile nel recinto merlato della cinta esterna. Al centro del recinto si slancia una torre, pure merlata, che fu ricostruita pochi decenni dopo gli avvenimenti da Francesco Pullè (1850-1934). Pullè era un etnografo-linguista distintosi in Italia in contesti internazionali per i contributi agli studi orientalistici. Per completare l’operazione a scala paesaggistca, Pullè decise di piantumare l’intero colle, mettendo a dimora ben 36.000 piante. Molte, nonostante recenti trasformazioni del colle, rimangono a corona del fortino-memoriale.
VILLA HUSSY, LUINO, VARESE
APERTURA A CURA DI Gruppo FAI Giovani Valcuvia Luino e Verbano Orientale. ORARIO Sabato: 10:00 – 18:00, Note: Ultima entrata ore 17:30. Domenica: 10:00 – 18:00, Note: ultima entrata ore 17:30.
NOTE PER LA VISITA
Turni di visita ogni 45′ – accesso 12 persone per turno – durata visita 40′
La villa, nota anche come villa Flores, rappresenta la seconda residenza che la famiglia di industriali svizzeri Hussy, stabilitasi a Luino dal 1870 ca., fece costruire a metà strada tra gli stabilimenti dagli stessi impiantati in Creva e il centro cittadino. Ignoto è il nome del progettista. Concepito in blocco isolato, con massiccia volumetria mossa da rientri e dallo slancio delle verande di ferro sulle facciate principali, il fabbricato presenta un sistema costruttivo tradizionale,con muri d’ambito e di spina in muratura.Di ottima fattura è lo scalone interno con gradini a sbalzo in granito rosa di Baveno. Interessanti gli interni, tra sale di rappresentanza, studioli, camere private e locali di servizio.Tra gli arredi sopravvissuti, spiccano due grandi stufe in maiolica databili al primo decennio del Novecento, di produzione svizzera.Notevoli anche le vetrate decorative che illuminano lo scalone.
TUTTI I LUOGHI APERTI IN LOMBARDIA
Per ulteriori informazioni: www.giornatefai.it – www.fondoambiente.it o 02/467615399.
IMPORTANTE: Verificare sul sito i luoghi aperti nei due fine settimana ed eventuali variazioni di programma in caso di condizioni meteo avverse.
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