Chirico, un varesino al Giro: “Torno dopo 5 anni, vorrei dare spettacolo”

Il corridore di Porto Ceresio è in Sicilia pronto a gareggiare nella Corsa Rosa con l'Androni-Sidermec. "Squadra giovane, non pensiamo alla classifica ma vogliamo lasciare il segno"

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Cinque anni dopo l’esordio, Luca Chirico ritorna al Giro d’Italia. Il corridore di Porto Ceresio, 28 anni compiuti a luglio, sarà l’unico varesino impegnato (in sella) nella Corsa Rosa che scatta sabato 3 ottobre da Monreale in una collocazione inusuale a causa della pandemia.

Rispetto all’edizione 2015, che portò a termine in 88a posizione con la maglia della Bardiani-Csf, Luca arriva al Giro forte di un bagaglio d’esperienza ben più corposo. Fatto di una vittoria tra i pro, di un’annata in una piccola squadra straniera ma anche di un ritiro dall’agonismo – a metà della stagione 2018 – e del successivo ritorno in quest’anno così bizzarro. In Sicilia Chirico vestirà la maglia della Androni Giocattoli-Sidermec, la squadra con sponsor di Angera che lo ha riaccolto in gruppo e con la quale ha già firmato un contratto per il 2021: mica male di questi tempi.

Lo abbiamo raggiunto telefonicamente, nei minuti successivi alla presentazione delle squadre partecipanti alla Corsa Rosa. Una cerimonia svoltasi nella suggestiva cornice del Tempio di Segesta che ha proiettato il corridore varesino all’interno dell’affascinante impegno che dovrà affrontare nelle prossime tre settimane.

Luca, prima di tutto le sue sensazioni nel momento del ritorno al Giro.

«Sono molto, molto contento: disputare un grande giro è sempre un’esperienza meravigliosa, ancor più bella rispetto a gare anche molto importanti ma di un solo giorno. Rispetto al 2015 arrivo qui con un’altra mentalità: allora non sapevo cosa mi attendeva, oggi sono molto più consapevole e tra l’altro mi sento in un buon momento di forma».

Come ha raggiunto questa buona condizione?

«Dopo la gara di Peccioli e il Giro dell’Appennino sono tornato ad allenarmi in altura al Sestireres dove tra l’altro ero stato in estate. Sono rimasto lassù per 9 giorni e come me c’erano anche diversi compagni di squadra: è stato una sorta di collegiale che è servito parecchio».

Con quali compiti prenderà il via nella corsa rosa?

«Il mio obiettivo è quello di provare qualche azione nelle singole tappe. La nostra squadra, per come è costruita, non punterà alla classifica generale: ci sono tanti giovanissimi, quasi tutti esordienti al Giro. Preparare una corsa del genere per fare classifica prevede, al di là di avere un uomo di punta, di impostare le tre settimane di gara in un certo modo. Noi, come Androni-Sidermec, siamo però convinti di poter lasciare il segno e di dare spettacolo nelle singole frazioni».

Giro 2015 - Le persone
Tifosi di Chirico al Giro 2015

Ci parli della squadra: nelle convocazioni ci sono state alcune sorprese. Lei quando ha saputo di essere nel team per il Giro?

«Non entro nelle decisioni dei tecnici. Come ho detto, siamo una formazione molto giovane, suddivisa a metà tra italiani e stranieri che può fare molto bene. Per quanto mi riguarda, ho avuto la certezza di partecipare al Giro meno di una settimana fa. Ci speravo, me lo sentivo ed eccomi qui».

Lei lasciò il ciclismo “pro” a metà del 2018, dopo la delusione per non essere andato al Giro. Questa chiamata chiude il cerchio, in un certo senso.

«Sì, anche se non era necessariamente un obiettivo stagionale tornare a disputare la corsa quest’anno. Forse, se si fosse normalmente corso in maggio, non ci sarei stato visto che il mio rientro all’agonismo è avvenuto alla fine dell’inverno. In questo senso la stagione del Covid mi ha un po’ aiutato: preparare l’annata sportiva non è stato semplice ma credo che insieme al mio preparatore abbiamo fatto un buon lavoro. Dopo i campionati italiani ho iniziato a sentirmi meglio, ad avere una condizione in crescita. E di conseguenza è aumentata anche la fiducia».

Siamo sicuri che, sul suo calendario, c’è già qualche tappa segnata con il classico “circoletto rosso”. Quelle dove potrà attaccare, per intenderci.

«Ci sono diverse frazioni interessanti, a partire da quella di Agrigento che vale come seconda tappa. Poi, naturalmente, non basta avere un percorso favorevole per andare all’attacco. Guarderemo giorno per giorno quello che si può fare, con – ripeto – la consapevolezza che l’Androni può farsi notare in positivo».

La Androni Giocattoli – Sidermec al Giro 2020
Mattia Bais (Ita); Alessandro Bisolti (Ita); Jefferson Alexander Cepeda (Col); Luca CHIRICO (Ita); Simon Pellaud (Svi); Simone Ravanelli (Ita); Jhonatan Restrepo (Col); Josip Rumac (Cro).
General manager: Gianni Savio. Direttori sportivi: Giovanni Ellena, Alessandro Spezialetti, Gian Paolo Cheula, Leonardo Canciani.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 02 Ottobre 2020
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