Dalla Fondazione Banco Farmaceutico mascherine e disinfettanti per le realtà solidali
Sono cinque le realtà non profit di Varese che hanno beneficiato in questi giorni della donazione di dispositivi di protezione individuale
Sono cinque le realtà non profit di Varese che hanno beneficiato in questi giorni della donazione di DPI (dispositivi di protezione individuale) arrivata dalla Fondazione Banco Farmaceutico, grazie ai fondi raccolti con la campagna “Proteggiamoli noi”, realizzata insieme a Cdo e Medicina e Persona nell’ambito del progetto #Fareinsieme.
Si tratta, prevalentemente, di mascherine FFP2 e disinfettanti, strumenti importantissimi, soprattutto durante questa nuova fase di emergenza. A beneficiarne, sono stati Centro Gulliver, Pane di Sant’Antonio, Sanità di Frontiera, Ballafon e Anaconda.
Tutti nomi del sociale molto conosciuti in città, per la preziosa attività che svolgono, prendendosi cura delle persone più fragili. “Proteggiamoli noi” è nata per sostenere medici di famiglia ed enti assistenziali nel proprio lavoro di cura. Con il ricavato della raccolta sono stati acquistati farmaci e dpi essenziali ai medici e agli enti per continuare ad esercitare la propria missione.
«Stiamo lavorando incessantemente – raccontano dal Centro Gulliver – per proteggere i nostri Operatori che ogni giorno garantiscono professionalità e umanità ai nostri Ospiti: 130 persone fragili che soffrono di dipendenze e di disturbi psichici. Fino ad oggi abbiamo speso più di 90.000 euro non previsti per acquistare tutti gli strumenti indispensabili: mascherine chirurgiche, mascherine FFP2, guanti e camici monouso, sovrascarpe e cuffie in tnt. Oltre a test sierologici, gel igienizzante, termometri infrarossi per misurare la temperatura e interventi di sanificazione nelle nostre strutture. Siamo molto grati per questa donazione che ci sgrava un po’ dalle spese che dobbiamo sostenere».
Un aiuto economico, dunque, ma anche morale, come commenta Cristina Ragazzi, responsabile del coordinamento infermerie «Questo gesto è per noi motivo di grande forza, speranza e gratitudine. Sapere che le aziende pensano anche a noi in un momento così difficile ci fa sentire meno soli e ci dà la forza di continuare a lavorare per la tutela della salute dei nostri Ospiti, dei nostri Operatori e delle loro famiglie».
Pane di Sant’Antonio è un’organizzazione di volontariato che gestisce la Casa della Carità di Varese e con 160 soci volontari dona un aiuto ai poveri senza fissa dimora, offrendo gratuitamente un pasto caldo, la possibilità di lavarsi e vestirsi, nonché la spesa di alimenti e di farmaci di prima necessità. «Prima della pandemia, racconta Davide Franzi, socio volontario – offrivamo assistenza a 70 persone; durante l’emergenza siamo arrivati anche a 150 e sono aumentati gli italiani. La donazione di Banco Farmaceutico è stata come la “manna dal cielo”: siamo riusciti a distribuire quotidianamente disinfettanti e mascherine ai nostri volontari e ai senza fissa dimora».
Sanità di Frontiera è un’organizzazione di volontariato, nata da un progetto del 2009, che garantisce cure mediche a persone senza permesso di soggiorno e senza fissa dimora, con un servizio di ambulatorio. «Siamo tutti volontari, medici, infermieri, psicologi, personale dell’accoglienza e di accompagnamento – racconta Fiorella Gazzetta, l’attuale presidente dell’Associazione – Facciamo tre ambulatori alla settimana da due ore l’uno. Un aiuto davvero importante, quello di Banco Farmaceutico: le mascherine FFP2 per gli Operatori sono indispensabili e abbiamo potuto distribuire gli igienizzanti ai nostri utenti. Per noi che, come tante realtà, non abbiamo altri introiti se non quelli provenienti dalle donazioni, questo è stato un aiuto molto importante, ci ha permesso di continuare a svolgere la nostra attività con più serenità».
C’è poi Ballafon, cooperativa sociale impegnata nell’accoglienza dei richiedenti asilo e dei minori stranieri non accompagnati. «Abbiamo 43 appartamenti in provincia di Varese per l’accoglienza diffusa e una comunità per minori – dice Luca Dal Ben, direttore generale della cooperativa – Offriamo pasti, vestiario, corsi di alfabetizzazione e di avvio al lavoro. Siamo riusciti a fornire costantemente mascherine ed igienizzanti ai nostri Operatori ed Ospiti. In un periodo pieno di spese non previste, questa donazione ci ha sgravato economicamente e ne siamo molto grati».
Un grazie al banco farmaceutico anche dalla Cooperativa L’Anaconda che dal 1980 accoglie bambini ed adulti affetti da gravi disabilità. Con due centri diurni e una comunità residenziale lavora proponendo attività educative e riabilitative per bambini con disabilità, progetti d’inserimento scolastico, vacanze comunitarie per gli Ospiti dei Centri, laboratori teatrali e iniziative di sostegno e di socializzazione per le famiglie. «La collaborazione con Banco Farmaceutico – rimarca Gianni Nocera, Direttore di Anaconda – si rivela ancora una volta di grande aiuto. Un importante sostegno per le nostre attività e le nostre spese sanitarie, soprattutto in questi mesi».
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