Luvinate chiede lo stato di calamità naturale
Comunicazioni inviate in Regione. In corso le operazioni di svuotamento della vasca di protezione sopra il 10 che si e' in parte nuovamente riempita con il maltempo del 2 e 3 ottobre
Questa mattina, mercoledì, il Comune di Luvinate ha trasmesso a Regione Lombardia la delibera di richiesta di stato di calamità per gli eventi alluvionali del 24 e 25 settembre 2020.
Nella lettera inviata al Pirellone e alle autorità qualche giorno fa il sindaco Alessandro Boriani ha fatto il punto dei danni: 26 persone sfollate, migliaia di metri cubi di materiale portati a valle, strade bloccate e distruzione del sentiero 10 in località Zambella, oltre ovviamente al tragico epilogo per la persona travolta dalle acque ingrossate del torrente Tinella.
Nel dettaglio i danni sono riportati nella delibera di giunta con la quale viene inoltrata formalmente la richiesta alla Regione dello stato di calamità:
vi è stata l’interruzione della viabilità e la chiusura del parcheggi oltre che della scuola primaria Pedotti;
– è stato necessario procedere alla asportazione del materiale dalle strade al fine di garantire il transito veicolare;
– si è dovuto intervenire per dare assistenza agli abitanti evacuati e a tutti i cittadini che hanno subito danni a beni mobili e immobili;
– l’evento occorso ha causato importanti conseguenze dal punto di vista della regimentazione idraulica dal momento che le opere di sistemazione idraulico forestale appena realizzate all’interno del bacino del Torrente Tinella hanno parzialmente rallentato l’ondata di piena, subendo tuttavia danneggiamenti a causa dell’entità eccezionale del fenomeno;
– è stato necessario avviare con urgenza lo svuotamento della vasca di contenimento realizzata a monte del Sentiero 10 al fine di garantire il deposito detritico in caso di ulteriori precipitazioni e la relativa asportazione e smaltimento del materiale costituisce un’ingente spesa per l’ente, non ancora compiutamente quantificata;
– le abitazioni e le attività coinvolte sono state invase da acqua e fango, con danni alle proprietà private in corso di quantificazione;
«Sono in corso da ieri le operazioni di svuotamento della vasca di protezione sopra il 10 che si e’ in parte nuovamente riempita con il maltempo del 2 e 3 ottobre», ha fato sapere il sindaco
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