Come e perché parlare ai bambini della morte di una persona cara

Il tema della perdita al centro dell'incontro rivolto ai genitori di mercoledì 14 ottobre alla ore 20.45 a Essere Esseri Umani con la psicoterapeuta

Generico 2018

Come affrontare la perdita di una persona cara con un bambino?  Il tema, da sempre molto delicato, è diventato ancora più urgente in questo contesto di emergenza sanitaria. Così l’associazione Essere esseri umani propone ai genitori una serata, mercoledì 14 ottobre alle ore 20.45 per capire come affrontare l’argomento con i bambini a seconda dell’età, del carattere e del legame del piccolo con la persona scomparsa.
“Il bambino e la morte di una persona cara” il titolo dell’incontro introdotto della psicoterapeuta dell’età evolutiva e familiare Silvia Crespi, con il supporto di brevi letture proposte dall’educatrice Chiara Ghinassi.

A OGNI ETÀ IL SUO LINGUAGGIO
Più i bambini sono piccoli e più il pensiero è immaturo e incapace di elaborare l’irreversibilità di una condizione”, spiega Crespi citando la domanda emblematica di un bambino: “Ma la nonna è ancora morta?“. Per aiutare i bambini a comprendere allora si può puntare sul pensiero concreto, facendo riferimento ad esempio alla natura, e al gioco simbolico.

ASCOLTO
“Il nodo principale è che quando un bambino perde una persona cara, anche gli adulti che gli sono più vicini, i genitori, spesso sono direttamente coinvolti nel lutto”, avverte l’esperta pensando al caso del nonno, che è anche il papà del genitore. Utile in questi casi chiedere aiuto, presenza, ad un altro adulto, sempre di riferimento per il bambino, ma che sia meno coinvolto nel lutto e quindi più sereno nel prestare ascolto al bambino perché il piccolo si senta libero di porre domande ed esprimere il proprio dolore, senza la paura di causarne uno a mamma o papà.

DA EVITARE
Meglio, secondo l’esperta, non suggerire “immagine confusive” ai bambini con riferimento a modi di dire. “Ad esempio dire che la morte è un lungo sonno, potrebbe generare angoscia nell’addormentamento.
E soprattutto evitare quel meccanismo di falsa protezione per cui “se non ne parlo il bambino non percepisce”. Al contrario “I bambini percepiscono tutte le emozioni delle persone care, sono molto empatici – avverte la psicoterapeuta – quello che fanno fatica a gestire è il dubbio, perché in mancanza di risposte dall’adulto tendono a darsene da soli e non sempre lo aiutano”.

IL RITO
Il rito è importante per elaborare il lutto, anche per i bambini. Per questo è meglio non escluderli a priori dai funerali. Anzi può essere d’aiuto non lasciarli passivi nel rito, ma invitarli a partecipare con un disegno, o un oggetto da mettere nella bare per accompagnare il passaggio. I.l tutto sempre senza forzature, valutando caso per caso

L’incontro “Il bambino e la morte di una persona cara” si svolgerà mercoledì 14 ottobre alle ore 20.45 nella sede dell’associazione Essere esseri umani in via Limido 48, a Varese.
Ingresso gratuito per i soci (a offerta per gli altri) con prenotazione obbligatoria a questo link

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Pubblicato il 07 Ottobre 2020
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