Più didattica distanza e un giro di vite a sport e movida: la discussione in vista della prossima ordinanza regionale
Si è concluso i confronto tra i vertici di regione Lombardia e i sindaci dei capoluoghi lombardi insieme ai capigruppo del Consiglio regionale. Le proposte saranno discusse nuovamente con il Comitato Tecnico Scientifico
Si è concluso i confronto tra i vertici di regione Lombardia e i sindaci dei capoluoghi lombardi insieme ai capigruppo del Consiglio regionale per discutere le nuove misure da introdurre per frenare la diffusione del coronavirus.
Le priorità delle proposte in campo partono innanzitutto dall’obiettivo di ridurre le persone a bordo del trasporto pubblico locali, un elemento identificato da tutti come un punto debole nella strategia di contenimento del contagio. Tra gli altri punti discussi, che saranno portati ad un tavolo di confronto con il comitato tecnico scientifico prima di essere deliberati all’interno di una nuova ordinanza regionale, ci sono anche la didattica a distanza nelle scuole superiori, l’accesso scaglionate nelle scuole, la didattica a distanza nelle università, lo sport, lo smartworking e la movida.
I punti toccati durante l’incontro sono stati elencati dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana al termine dei lavori e costituiscono la base di partenza del lavoro che entro poche ore dovrebbe portare a l’ufficializzazione dei nuovi provvedimenti.
Trasporti e scuola
Il primo obiettivo che si intende perseguire è quello di diminuire il numero di persone costrette ad usare i trasporti pubblici. In quest’ottica durante l’incontro si è discusso di incrementare la didattica a distanza per le scuole superiori e le università. Inoltre di procedere ad un maggiore scaglionamento dell’inizio delle attività scolastiche per regolare meglio i flussi di studenti costretti a muoversi.
Lo sport
Le proposte discusse vanno verso la sospensione delle gare che riguardano lo sport dilettantistico, senza toccare gli allenamenti. Sarà richiesto al comitato tecnico scientifico anche una valutazione sulla capienza dei palazzetti dello sport.
Lavoro
Tra le proposte al vaglio quella di chiedere al Governo di aumentare le percentuali di smartworking, sempre per regolare il flusso di persone e pendolari nelle ore di punta.
Movida e locali
Tra le proposte discusse per regolare la cosiddetta movida serale sono state vagliate tre ordini di intervento. Un ridimensionamento delle presenze in sale bingo e sale giochi; il divieto di consumo di bevande su suolo pubblico dopo una certa ora (non sono stati fatti numeri) e un aumento dei controlli. Si è anche discusso di un possibile ridimensionamento dell’orario di attività dei locali bar e ristoranti.
Tutti i temi saranno discussi ora con il Comitato tecnico scientifico per arrivare alla definizione di una nuova ordinanza regionale.
All’incontro ha partecipato anche il sindaco di Varese Davide Galimberti: «La provincia di Varese, insieme a Milano e Monza, è uno dei territori che evidenzia maggiori preoccupazioni. La Regione ha ascoltato i Comuni e, nelle prossime ore, verranno assunti nuovi provvedimenti per aumentare l’efficacia delle misure anti contagio». Questo il commento del sindaco Davide Galimberti al termine dell’incontro in video collegamento tra i vertici regionali e i Comuni capoluogo.
«Si va verso una nuova ordinanza regionale – ha proseguito Galimberti – che si concentrerà sul divieto di svolgimento delle attività sportive dilettantistiche di contatto e sull’invito al Governo per incrementare la differenziazione negli orari di ingresso delle scuole superiori e la didattica a distanza sia nelle superiori che nelle università, eccezion fatta per gli studenti del primo anno. Il nuovo documento regionale disporrà poi nuove regole per aumentare la sicurezza nei bar, con il divieto di consumazione all’esterno in alcune fasce orarie. L’obiettivo è quello di continuare a lavorare, di tenere aperte le scuole e le imprese senza ulteriori chiusure. Per arrivare a questo, però, serve la responsabilità di tutti. A cominciare dalle regole più basilari: mascherine, distanziamento, lavaggio delle mani».
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