Il ponte di Curiglia passa anche l’esame statico, l’opera è pronta a garantire la riapertura
L'infrastruttura è solida e sicura e potrà garantire il riallacciamento del paese almeno per quanto riguarda i servizi fondamentali
Il ponte provvisorio che avrà il compito di ricollegare Curiglia con Monteviasco con il resto del mondo è stato ultimato. Dopo l’enorme lavoro di sabato, coordinato dalla Provincia di Varese insieme al Comune e al lavoro dei Genieri lombardia, l’opera ha ricevuto anche il semaforo verde uscito dalla prova statica di domenica mattina: l’infrastruttura è solida e sicura e potrà garantire il riallacciamento del paese almeno per quanto riguarda i servizi fondamentali.
Il rifornimento di Gpl, pellet, fieno per gli animali, la spesa e i transiti fondamentali per la popolazione potranno presto tornare ad essere garantiti.
«Le prove di carico sono state terminate con successo – spiega il consigliere provinciale Alberto Barcaro, anche lui stamattina sul posto -. È stato davvero un grande lavoro e ringraziamo ancora tutti i volontari che si sono adoperati con grande professionalità. Ora abbiamo un ponte autorizzato ad un transito di mezzi fino a 10 tonnellate, anche se in realtà ne può reggere molti di più. Ci saranno da ultimare le prescrizioni finali alle quale provvederà il Comune e poi sarà transitabile».
La soluzione resta naturalmente una soluzione provvisoria ma si tratta di una soluzione che rispetto a quello che è accaduto e alle esigenze fondamentali della popolazione è arrivata a tempo di record. Il nuovo ponte sarà regolamentato e transitabile solo in alcune fasce della giornata per permettere i collegamenti fondamentali. È costituito da due ponti collegati tra loro: il primo da 9 metri e 30 più uno da 12 e 40, è largo due metri e per questo il carico massimo è stato fissato in 10 tonnellate.
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