Rescaldina, consegne a domicilio e asporto contro il virus: «Servono aiuti ai settori più colpiti»
Dai commercianti di Rescaldina servizi a domicilio e pick and pay per aiutare chi è costretto a casa e provare a superare le difficoltà economiche vissute da molti settori

Consegne a domicilio e pick-and-pay: a Rescaldina il commercio di vicinato studia nuove formule per non abbassare le saracinesche delle proprie attività e al tempo stesso garantire il rispetto delle misure per fermare la corsa del Covid-19. Come avevano già fatto ai tempi della prima ondata della pandemia, i negozianti hanno messo in campo una serie di servizi per rimanere vicino ai cittadini più fragili e allo stesso tempo provare a superare le difficoltà che molti settori del commercio si trovano ad affrontare dopo la stretta del Governo contro il virus.
Così in paese non solo alimentari e farmacie, ma anche bar, ristoranti, pizzerie, edicole, cartolerie, ferramenta, fioristi, gelaterie, pasticcerie, lavanderie, enoteche, mercerie, centri estetici, parrucchieri e persino negozi di ottica si sono organizzati per offrire servizi a domicilio e asporto. «Nonostante la categoria sia stata «particolarmente colpita dai provvedimenti adottati – ha sottolineato il sindaco, Gilles Ielo -, si sta dimostrando comunque pronta ad affrontare la complessa situazione generale e attenta a far fronte ai bisogni dei propri concittadini».
«I commercianti di Rescaldina, come sempre, sono in prima linea per affrontare le difficoltà del momento dando la massima disponibilità a sostenere chi è in difficoltà – spiega la presidente della consulta comunale per il commercio, Antonella Iuliano -. Il servizio che abbiamo istituito di pick and pay e servizio a domicilio, ha la funzione di eliminare gli assembramenti e di andare incontro alle esigenze di chi è costretto a casa. Certo è che questo nuovo decreto ha adottato delle misure che metteranno in seria difficoltà alcuni settori del commercio. Speriamo quantomeno che questa volta, come premesso, saranno garantiti gli indennizzi a fondo perduto, il credito d’imposta sugli affitti e la sospensione dell’IMU per tutte quelle attività che saranno più direttamente colpite dal provvedimento. E qui penso ai bar, pub, ristoranti, pasticcerie e gelaterie, sale giochi e sale scommesse».
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