I servizi alla persona, cultura e ambiente devono sopravvivere al Covid. Fondazione Cariplo stanzia 16 milioni

Nel Varesotto sono stati sostenuti 26 enti del terzo settore per un totale di un milione e 132mila euro

fondazione cariplo generica

Fondazione Cariplo ha stanziato 16 milioni di euro per la sopravvivenza dei servizi alla persona, alla cultura e all’ambiente, di cui un milione e 132 mila euro a 26 enti del terzo settore della provincia di Varese. Questo l’esito del bando Lets Go: si è trattato di un intervento straordinario, promosso a livello regionale per a sostenere quelle realtà – impegnate in ambito sociale e culturale – messe in crisi dalla pandemia.

In tutto, a livello regionale i dati diffusi da Fondazione Cariplo parlano di 16 milioni di euro a sostegno di 400 enti del terzo settore, che impiegano stabilmente 25.000 lavoratori e 18.600 volontari.

Il commento di Maurizio Ampollini presidente della Fondazione comunitaria del Varesotto: «Si tratta di un risultato importante che dimostra come le realtà del terzo settore abbiano accolto con consapevolezza l’opportunità offerta, in un momento così critico per la loro stessa sopravvivenza, per dare garanzia di continuità all’ impegno a favore dei più fragili, come anziani e disabili. Con questo stanziamento si dà ossigeno anche a molte realtà che operano nell’ambito della cultura, un settore dove la crisi è stata particolarmente sentita e dove le attività organizzate dalle associazioni rappresentano un importante elemento di vitalità della comunità locali».

«Anche qui, nelle nostre comunità locali, dobbiamo moltissimo all’impegno degli enti non profit che si prendono cura dei bisogni delle persone e che contribuiscono in modo fondamentale alla cura del territorio, alla conservazione, alla valorizzazione dei luoghi e dei beni culturali: pensiamo a chi si occupa dei nostri bambini, dei nostri anziani, delle famiglie in difficoltà; pensiamo ai teatri, ai musei e a quelle attività per la conservazione dei nostri paesaggi, per il contrasto al dissesto idrogeologico…dietro queste attività, spesso non ce ne rendiamo conto, ma ci sono enti non profit. Ci accorgiamo del valore delle cose quando vengono a mancare, ma non possiamo permetterci di accorgerci del vuoto che potrebbero lasciare queste organizzazioni dopo che hanno chiuso o che hanno ridotto all’osso le loro attività. Dobbiamo unire gli sforzi per tenere in vita questo tessuto connettivo, questa infrastruttura sociale che, insieme alle istituzioni, al Pubblico, alle aziende e alle attività del privato, costituisce uno dei tre pilastri fondamentali interconnessi della nostra società» hanno commentato i commissari varesini all’interno della commissione centrale di beneficenza Andrea Mascetti, coordinatore della commissione arte e xultura, Giuseppe Banfi, Elisa Fagnani, Sarah Maestri. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Ottobre 2020
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