“Vergogna, smantellano l’Informagiovani” ma è solo un trasloco

Un comunicato allarmato della Lega ha “svelato” suo malgrado una sorpresa per gli studenti varesini, che sarà aperta da lunedì: ma i dubbi, all'opposizione, restano

Generico 2018

La ditta incaricata del trasloco è già al lavoro, mentre ancora attende risposta l’interrogazione con cui il consigliere della Lega Marco Pinti chiede al sindaco di riaprire lo Spazio Giovani di via Como. Da dieci anni è un punto di riferimento delle politiche giovanili della città, nonché luogo privilegiato di aggregazione con le sue aule studio. “Lo smantellamento è un gesto gravissimo – ha commentato con una nota il commissario della Lega Cristiano Angioy -, non solo perché priva la città di un presidio importante in termini di sicurezza e partecipazione, ma soprattutto perché nessuna comunicazione è stata data dal Sindaco”. Stessi toni anche per Alberto Nicora, coordinatore dei giovani leghisti, secondo cui questo gesto “decreta il completo disinteresse della Giunta per gli studenti smantellando uno spazio che mai come ora avrebbe potuto rivelarsi prezioso, vista la felice divisione degli spazi interni, già perfettamente a norma Covid”. Mentre Marco Pinti, sottoscrittore dell’interrogazione, ha sottolineato, parafrasando il premier Conte, “la Giunta Galimberti lavora col favore delle tenebre”.

«In effetti, con questo comunicato ci hanno un po’ rovinato l’ “effetto sorpresa” – commenta invece, l’assessore alle politiche Giovanili Francesca Strazzi, interpellata per avere informazioni sui lavori in corso in via Como -. Effettivamente il trasloco c’è, non lo smentiamo: ma è per trasportare i mobili dagli spazi del terzo piano a quelli, al piano terra, dell’ex scuola Einaudi dove vogliamo trasferire il tutto, potendo approfittare di uno spazio più agevole ma soprattutto più che doppio rispetto a quello precedente. Inaugureremo le prime 3 aule studio lunedì, avevamo approfittato della chiusura Covid dello spazio per riqualificare i locali di sotto». L’assessore ne approfitta per segnalare che: «Gli spazi sono cosi abbondanti che stiamo seriamente pensando di radunare qui tutti i servizi per i giovani, realizzando una vera e propria “palazzina” destinata a loro. Per il momento però cominciamo ad aprire un po’ per volta le aule studio».

«Che figuraccia. I giovani della Lega – ha commentato il consigliere comunale Giacomo Fisco – hanno ancora una volta dimostrato di essere distanti dalla realtà cittadina e di preferire le bugie ai fatti concreti. Ho lavorato molti mesi, insieme all’assessore e agli uffici, al progetto di riqualificazione e ampliamento dello spazio Informagiovani. Vedere i primi risultati già a partire da settimana prossima è una grande soddisfazione. Questo importante lavoro che restituirà uno spazio ancora più grande e fruibile, insieme a molti altri già avviati e realizzati, dimostra ancora una volta che il tema dei giovani è tornato centrale nella Città di Varese dopo che le varie amministrazioni leghiste l’avevano dimenticato».

Insomma, per gli studenti varesini si può dire “questione risolta”: lo spazio sta per tornare nella loro disponibilità, in una condizione perlomeno più agevole di prima.

Resta comunque un particolare perlomeno curioso: cioè che un membro – già vicepresidente – della consulta giovanile di Varese (Alberto Nicora, ndr) non fosse a conoscenza di un progetto destinato ai giovani su cui l’amministrazione stava già lavorando: nel comunicato della Lega Varese, Nicora commentava: «Ora capisco perché il Sindaco ha disertato l’ultima seduta della Consulta Giovanile di poche settimane fa» confermando che il progetto non era stato reso noto ai giovani della consulta.

In realtà, secondo Marco Pinti, la questione è ancora diversa: «Quegli spazi di cui parlano ora fino a poco tempo fa dovevano diventare l’Ostello di Varese, non l’Informagiovani. La realtà è che hanno ceduto gli spazi dell’Informagiovani, per cui l’amministrazione comunale aveva ricevuto nel 2010 dei fondi dal Governo, ai giudici di Pace. E ora “spacciano” per nuovo Informagiovani quello che doveva diventare un’altra cosa».

Se gli spazi per i ragazzi stanno tornando, la questione politica non è quindi ancora conclusa.

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Pubblicato il 07 Ottobre 2020
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