Albizzate ricorda il giorno in cui Maradona si allenò sul suo campo da Calcio
Ai tempi non c’erano i social network ma una notizia così dirompente si sparse molto in fretta e da tutta la provincia accorsero centinaia di persone e praticamente tutti i napoletani della zona
Quel pomeriggio se lo ricorda ogni albizzatese nato prima degli anni ’80. Era un sabato della stagione calcistica a cavallo tra la fine degli ‘80 e l’inizio dei‘90, secondo i ricordi di chi siamo riusciti a sentire. Quel pomeriggio, nel campo da calcio comunale del parco la Fornace si era riunito il pubblico delle grandi occasioni, compresi tantissimi ragazzini seduti in ogni angolo delle rive che circoscrivono l’area di gioco. In campo, ad allenarsi, c’era niente di meno che il giocatore più conosciuto al mondo: Diego Armando Maradona. (Foto di Gerardo Incarnato)
Si trovava ad Albizzate perché soggiornava con tutta la squadra del Napoli a Varese, all’hotel Palace, prima di una sfida di serie A a Milano. La squadra si era messa alla ricerca di un campo per completare la finitura dell’allenamento il giorno prima del match e, come spesso accade in questi casi, si erano affidati ai consigli dei direttori sportivi delle squadre della zona. Nel varesotto, questo significava per forza rivolgersi ai tecnici del Milan di Milanello. I rossoneri all’epoca si allenavano spesso al centro sportivo di Albizzate ed inevitabilmente fu quello il luogo prescelto.
«Maradona mi ricorda un bel momento della storia di Albizzate – ricorda il sindaco Mirko Zorzo, anche lui presente quel giorno -. C’era tanta gente e soprattutto tanto entusiasmo per noi allora ragazzini amanti di calcio in anni in cui c’era una fortissima rivalità Milan Napoli. Io nonostante fossi milanista vedevo in lui la “magia” del campione».
Ai tempi non c’erano i social network ma una notizia così dirompente si sparse molto in fretta e da tutta la provincia accorsero centinaia di persone e, dicono, praticamente tutti i napoletani residenti tra Maccagno e Saronno. Tra di loro anche Vito Digiorgio, ancora oggi fervente tifoso napoletano: «Per me tifoso napoletano è stato emozionante vedere il mio idolo proprio ad Albizzate, a due passi da me, non mi sembrava vero e che numeri da campione che aveva».
«Ero un bambino delle elementari che pensava solo alla scuola ma soprattutto al pallone e quel giorno insieme ai miei amici vidi l’intera squadra del Napoli sul campo su cui noi bambini sognavamo di giocare da grandi con i magici colori dell’Albizzate – ricorda Gianluca Iannetti, presidente della cooperativa del circolo The Family -. Quella era una squadra di campioni, ma per tutti si stava allenando soprattutto Maradona. Tutto si concentrava su di lui. Il grido “Diego” si sentiva ogni due secondi. Ogni suo gesto sembrava magico. ” Hai visto come ha bevuto?” “Guarda come si allaccia le scarpe!!” ” Cavoli è basso però”. “Ha raccolto un filo d’erba!”. Alla fine su nostra grande richiesta calciò delle punizioni con indosso un k-way con scritto Mars. E a quel punto il calcio diventò magia per un bimbo di 9 anni».
«Mi ricordo che dopo l’allenamento si era fermato con Carmando, il suo conosciutissimo massaggiatore, a fare una serie di tiri in porta per mettere alla prova il secondo portiere – ricorda Alberto Bellanza, ancora oggi impegnato nella Polisportiva del paese – Ricordo che Carmando crossava e Maradona tirava in porta in mezza rovesciata con uno stile che ho ancora ben impresso in mente».
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