“Assalto” al vaccino antinfluenzale, intervengono carabinieri e Polizia Locale

Il medico al sabato non prevedeva prenotazioni e non sono bastati i volontari a mettere ordine nella fila un po' indisciplinata di decine di persone radunatesi in via Dante

Samarate generica generiche

È il giorno del vaccino antinfluenzale e a Samarate si rischia l’assembramento in strada: sono dovuti intervenire volontari e forze dell’ordine, per portare un po’ di disciplina tra le persone (prevalentemente anziane) in fila.

Certo gli appelli a evitare assembramenti non hanno funzionato a dovere: questa mattina, sabato 7 novembre, decine di persone si sono ritrovate in via Dante, per la somministrazione del vaccino. Coda già dalle 6 del mattino, man mano degenerata nella difficoltà di mantenere ordine. «Erano già in coda alle 6 del mattino, io sono arrivata alle 8.45, ho dovuto chiamare i carabinieri e la Polizia Locale» dice Pierina Primerano, consigliere comunale e volontaria nei servizi di prevenzione e assistenza in questa fase pandemica.

«Mercoledì era previsto il vaccino per i pazienti di un primo medico ed è andato tutto bene, oggi era prevista dalle 9 alle 12.30 ma non è andata allo stesso modo». Un altro medico aveva invitato i pazienti da vaccinare al sabato, ma senza prenotazione e questo ha spinto alla corsa al posto in fila e anche a qualche litigio.

Con il risultato che anche Carabinieri, volontari, Genieri di Protezione Civile e agenti della Locale hanno impiegato un po’ a riportare pienamente l’ordine, non essendo bastati i richiami a mettersi in fila disciplinata. Una scena ripresa anche da un video dalle case circostanti (via Dante è pieno centro del paese).

Alla fine sono stati somministrati 57 vaccini, a tutte le persone in fila. «Per la settimana prossima ci stiamo organizzando», dice Primerano. «La prossima volta chiediamo a tutti un po’ più di calma, collaborazione e pazienza… Dall’altra parte chiederemo un po’ di “preorganizzazione”» ha commentato anche Iuri Valter De Tomasi, coordinatore dei volontari Genieri di Protezione Civile. Al di là delle modalità decise dal medico,  certo un po’ di collaborazione da parte dei cittadini non farebbe male, in tempi già complicati in cui anche forze dell’ordine e volontari hanno un sovraccarico di impegni.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 07 Novembre 2020
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da Felice

    A prescindere dalla organizzazione o meno del presidio sanitario è triste ammettere che gli italiani sono in ogni occasione disuniti, opportunisti e litigiosi. Non riusciamo ad andare d’accordo su nulla nemmeno sull’ordine di arrivo per una fila. 50 anni di menefreghismo ed egocentrismo e questo è il risultato. Questo paese sembra sempre di più l’America di Trump, prossimi alla guerra civile.

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