Centro storico di Albizzate, ecco come è stato rivisto il progetto di riqualificazione del quadrilatero
Ufficializzato negli scorsi giorni un nuovo capitolo dell’annosa vicenda che riguarda la riqualificazione della grossa area da tutti conosciuta come "Corte Bassani", che versa in stato di abbandono da anni
Il progetto della riqualificazione del comparto centrale del centro storico di Albizzate è stato rivisto.
È stato infatti ufficializzato negli scorsi giorni un nuovo capitolo dell’annosa vicenda che riguarda la riqualificazione della grossa area da tutti conosciuta come “Corte Bassani”, che versa in stato di abbandono da anni e sulla quale da un paio d’anni è cominciato un nuovo percorso che punta a sbloccare la situazione.
Si tratta di un nuovo avvio del procedimento che punta a permettere la partenza della riqualificazione.
Come sempre, quando si parla del quadrilatero del centro paese, è importante premettere un aspetto fondamentale: per la maggior parte si tratta di una proprietà privata (il 63%) ed è dunque soprattutto dall’iniziativa del privato che dipende la sorte della riqualificazione.
Gli ultimi passaggi:
Dall’estate del 2019 i privati che posseggono la parte maggioritaria di quell’area avevano depositato in Comune una proposta di sponsorizzazione per la progettazione della riqualificazione di tutto il quadrilatero, sia la parte pubblica che quella privata. Il progetto presentato aveva però ricevuto uno stop dal parere della Provincia di Varese, uno degli enti che devono esprimersi nell’ambito delle procedure di verifica per capire se il progetto richieda o meno una Valutazione Ambientale Strategica.
Per questo ora è stato redatto un nuovo progetto modificato in alcune parti per andare incontro agli aspetti critici sollevati dai tecnici provinciali e questo progetto è passato in Giunta comunale per essere di nuovo sottoposto a valutazione nella speranza che poi si possa dare il via libera all’intervento.
Cosa prevede il progetto presentato
Il progetto mantiene la forma quadrilatera con i lati paralleli alle vie di contorno del comparto arretrati sino alla dimensione minima per la realizzazione di viali alberati e di posteggi di uso pubblico.
Inoltre viene dimensionata diversamente piazza Bruni ampliandola e collegandola, con un percorso pedonale da via Castello a via Cavour sul tracciato originale.
L’intervento si articola in blocchi abitativi residenziali con attività commerciali e terziarie di servizio. Le facciate degli edifici lungo tutte le vie del comparto sono composte da una zoccolatura in cotto che ridefinisce, racchiude e rafforza la forma storica del quadrilatero; si sviluppano su due o piani fuori terra formando una quinta compatta finita con intonaci cha ripropongono le colorazioni dei fabbricati che si andranno a demolire.
I porticati che corrono lungo le vie Cavour e S. Pietro sono presentati come interventi per favorire una sicura pedonalizzazione e danno l’accessibilità agli spazi commerciali e alle residenze creando inoltre zone di socializzazione
All’angolo tra via san Pietro e via Magenta si prevede la sostituzione del perduto affresco raffigurante Sant’Anna con un’edicola votiva posta nella stessa posizione e con lo stesso punto visivo, che possa accogliere una nuova rappresentazione della santa. Mentre a memoria dei cortili storici viene riproposto un grande cortile come polmone verde piantumato.
Cosa succede adesso? Con il nuovo passaggio in Giunta il progetto si avvia verso la procedura che servirà a capire se la variazione della scheda d’ambito nuova è assoggettabile o meno alla Valutazione di impatto ambientale. Una volta approvata il pgt avrà una nuova scheda d’ambito e il progetto sarà compatibile a questa nuova scheda. Sono passaggi tecnici che necessariamente precedono la presentazione del progetto finale da parte del privato e la possibilità di presentare formalmente le pratiche per l’inizio dei lavori.
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