Informazioni trasparenti, tamponi e compartimenti: così la Rsa Menotti Bassani di Laveno fronteggia la seconda ondata
Il direttore Giovanni Bianchi spiega le strategie adottate per contenere i contagi nella struttura. E i numeri gli danno ragione
La Rsa Menotti Bassani di Laveno Mombello torna a fare i conti con il Covid, ma questa volta la struttura ha predisposto tutte le misure per evitare il dilagare dei contagi.
«Dopo mesi di totale assenza abbiamo riscontrato al secondo piano della residenza Bassani 4 ospiti positivi, di cui uno accertato solo con tampone rapido, tutti asintomatici – conferma il direttore generale Giovanni Bianchi – Considerando che oggi in paese ci sono quasi 180 casi di contagio, sono numeri molto ridotti rispetto a quelli della prima ondata, frutto degli interventi fatti durante l’estate per migliorare la sicurezza dei reparti, che sono stati “compartimentati” in modo da migliorare l’isolamento. Abbiamo anche fatto una scelta, economicamente impegnativa ma che ci siamo sentiti di fare proprio per garantire la massima sicurezza. Attualmente abbiamo 250 ospiti; si poteva arrivare a 280 ma abbiamo scelto di lasciare completamente vuoto un piano proprio per avere spazio per eventuali isolamenti».
Gli ospiti positivi sono stati infatti collocati in una zona isolata, e tutto il personale e gli altri ospiti del piano sono stati subito sottoposti a tampone con procedura rapida. Anche sei dipendenti risultano positivi ma si tratta di contagi avvenuti in ambito familiare.
Oltre alla riorganizzazione degli spazi, la Rsa di Laveno Mombello ha puntato sull’esecuzione di tamponi su larga scala e con rapidità come strumento di prevenzione. «Come le altre realtà del settore anche la Fondazione sta incontrando difficoltà per le analisi e la refertazione, dopo la defezione del principale laboratorio di riferimento – spiega la direzione della struttura – Rispetto a questa problematica sono già stati interessati i vertici regionali e di Ats Insubria. La Fondazione però dispone di una discreta giacenza di tamponi rapidi che consentono di avere un riscontro immediato molto attendibile”.
«Di tutto informiamo costantemente le famiglie – aggiunge Giovanni Bianchi – Non ci siamo mai sottratti alla realtà, e comunichiamo in modo leale con i familiari dei nostri ospiti quanto avviene nella struttura».
Ad affiancare la direzione nel delicato compito di contrasto dell’epidemia, c’è il Comitato Covid della Fondazione, costituito da tutte le figure professionali di riferimento, che si è riunito con continuità per discutere ed intraprendere le misure ritenute utili per ridurre la possibilità di contagio. In quest’ottica la Fondazione ha sospeso le visite dei parenti per una settimana prima che fosse previsto dalla delibera della Regione. Per consentire la continuità nei contatti con familiari ed amici prosegue il sistema di videochiamate mai interrotto in questi mesi.
Per coloro che non l’avessero già attivata, si può aderire all’iniziativa scrivendo all’indirizzo mail animazione@menottibassani.it, oppure chiamando il numero telefonico 379 2067669 attivo anche per le comunicazioni scritte via Whatsapp, da contattare per la programmazione delle videochiamate con messaggio o chiamata diretta dalle 12 alle 14.
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