La Openjobmetis accoglie Jones e si interroga su chi “tagliare”
L'americano è arrivato in città e da martedì si allenerà agli ordini di Bulleri: in sospeso le posizioni di Morse e Andersson. La logica vuole un addio dello svedese ma il contratto del pivot è in scadenza
Dall’allenamento di domani – martedì 10 novembre – la Openjobmetis potrà contare anche su Jalen Jones, l’ala americana ingaggiata in corsa dalla Pallacanestro Varese per rinforzare il gruppo a disposizione di Massimo Bulleri che è reduce da cinque sconfitte consecutive nella Serie A di basket.
Tutto regolare quindi per Jones che ha ricevuto il visto a Dallas e alla prima occasione si è imbarcato per l’Italia: dopo il suo arrivo in città è stato subito portato a effettuare le visite mediche per l’idoneità sportiva prima di raggiungere l’Enerxenia Arena per un primo incontro con Silvio Barnaba, il preparatore atletico della squadra che sarà incaricato di valutare la condizione dell’americano e lavorare per “far ripartire il motore” visto che Jones non disputa un incontro ufficiale dal marzo scorso.
Le referenza sul nuovo arrivo sono buone: la scelta di tornare in Europa (aveva giocato per alcuni mesi in Spagna, al Baskonia) è dettata dalle incertezze sullo svolgimento della stagione in DLeague, la lega di sviluppo collegata alla NBA nella quale Jones era impegnato sino alla primavera. E per tornare in campo il giocatore e i suoi agenti hanno accettato – come accade spesso in questi casi – compensi ben più bassi di quelli richiesti in estate, motivo per cui Varese ha potuto muoversi e procedere con la firma del contratto.4
Jones nello spogliatoio della OpenjombetisMORSE O ANDERSSON, CHI LASCIA IL GRUPPO?
La Openjobmetis ha adottato quest’anno la formula dei cinque stranieri – il cosiddetto “5+5” – e quindi con l’arrivo di Jones dovrà rilasciare (o, almeno, non portare a referto) uno dei giocatori esteri già in organico. Questa sarà la discussione interna dei giorni a venire con due candidati all’addio, Denzel Andersson (che resta favorito per il taglio) e Anthony Morse. L’unico motivo, in questo momento, di salutare Morse sta nel fatto che il suo contratto attuale scade il 30 novembre (ma la società deve comunicare il mancato rinnovo entro il 15) e quindi un suo addio non porterebbe ad alcun esborso extra, cosa che invece potrebbe avvenire in caso di “taglio” di un contratto in essere.
Lasciar andare Morse però vorrebbe dire privare Bulleri di una riserva di Scola, non solo in partita (pensate a cosa vorrebbe dire in caso di malanno o infortunio dell’argentino) ma anche in allenamento, dove Anthony è giudicato un valido sparring partner per il General. A Pesaro il coach ha utilizzato Andersson da “pivot tattico”, cosa che per qualche minuto e in condizioni particolari potrebbe accadere perfino con Jones ma è evidente che questa non può essere una soluzione permanente.
Lo svedese potrebbe anche avere mercato in patria – stiamo parlando di un giocatore determinante nella lega nordica – anche se le problematiche legate alla pandemia stanno rallentando tutte le operazioni di questo genere, tra campionati in pausa e altri in procinto di fermarsi. A livello di costi, Andersson è leggermente meno caro di Morse ma parliamo comunque di stipendi bassi anche all’interno di una formazione low cost quale è l’attuale Openjobmetis.
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