Le scuole Acof non si fermano e propongono la didattica interattiva a distanza
Il coronavirus non ferma le lezioni dell'Olga Fiorini, che si è organizzato tra aule virtuali e didattica interattiva a distanza
Dalle difficoltà dell’emergenza possono nascere nuove opportunità di interazione, formazione, e stimolo per gli studenti, tutto rigorosamente in formato digitale. È questo l’obiettivo delle scuole Acof Olga Fiorini, che, dopo l’ultimo DPCM del 3 novembre hanno lanciato il progetto #Acofonline, ovvero la didattica interattiva in continua relazione tra reale e digitale.
«Grazie all’esperienza e alle energie impiegate nel procedente lockdown – spiega il preside, Luigi Iannotta – gli Istituti Scolastici Superiori Olga Fiorini & Marco Pantani, sono stati in grado di fronteggiare immediatamente questa nuova emergenza, senza interrompere le lezioni ed impegnandosi a intervenire in caso di difficoltà da parte degli studenti nel reperire gli strumenti per la connessione e nel provvederli delle licenze software necessarie alla prosecuzione delle attività didattiche da casa, per i percorsi scolastici che lo necessitano».
Proprio per non dover interrompere le lezioni e poter invece garantire una didattica laboratoriale, la scuola ha infatti acquistato diverse licenze Adobe e Microsoft, rendendole a disposizione di tutti gli studenti.
«Andiamo avanti con determinazione, cercando di trarre quanto di meglio si può da un momento di grande difficoltà – ribadisce Iannotta -. Il nostro impegno è fare tutto il possibile per non abbandonare nessuno studente, consapevoli di quanto sia fondamentale, nonostante la grande fatica cui saranno sottoposti tutti gli operatori, non arrendersi, ma coltivare la speranza che questo anno scolastico, nonostante un inizio sfavorevole, possa poi proseguire e concludersi nel migliore dei modi».
In parallelo, anche la didattica del Centro di Formazione Professionale Acof di Borsano si svolge in FAD, ovvero la formazione a distanza: «Tutti gli allievi della scuola sono dotati di un account ACOF- illustra la direttrice Oliva Boles -. I moduli di informatica di base sono stati finalizzati al conseguimento di competenze funzionali alla FAD. Ci siamo inoltre organizzati per garantire la didattica in presenza, presso la nostra sede scolastica, agli alunni con disabilità».
Il piano formativo dei corsi di formazione professionale prevede, inoltre, lo svolgimento del “tirocinio formativo”, il periodo di alternanza scuola – lavoro da svolgere in un contesto lavorativo reale, coerente con il percorso educativo dell’allievo. I primi tirocini, che sarebbero dovuti partire il 2 novembre scorso, sono stati perciò sostituiti dai project work, secondo le linee guida dettate in materia da Regione Lombardia: in questo modo, nonostante l’impossibilità di misurarsi con il contesto aziendale, gli studenti possono comunque approfondire con metodologie alternative le competenze professionali acquisite in aula.
«Intendiamo procedere con tale impostazione fino a che la situazione generale non ritornerà alla normalità – prosegue Boles – Nell’aula virtuale si fa ogni giorno l’appello per verificare che tutti i nostri alunni siano connessi e non solo in senso digitale…perché nessuno si dissolva dietro uno schermo».
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