Il sindaco di Bodio Lomnago, nipote del massaggiatore: “Io, bambina sulle ginocchia di Maradona”
La sindaca Paolelli è nipote di Salvatore Carmando, storico massaggiatore e amico intimo di Maradona: "Lo seguì anche in Messico e per poco non si perdeva Maradona campione del mondo"
![maradona carmando](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2020/11/maradona-carmando-1189204.610x431.jpg)
C’è un sottile filo che lega Bodio Lomnago a Diego Armando Maradona ed è il suo sindaco Eleonora Paolelli, nipote dello storico massaggiatore del Napoli degli scudetti e del grande calciatore argentino scomparso oggi, mercoledì, a causa di una crisi cardiaca e respiratoria.
«Quando mio zio Salvatore Carmando, accompagnava il mitico Napoli in trasferta in Lombardia, andavo sempre a trovarlo. Ero molto piccola, ma il ricordo di Maradona che mi tiene in braccio mi accompagna sempre. Grazie a mio zio ho potuto incontrare un campione. Ora un pezzo della storia del calcio ci lascia. I ricordi, invece, non ci lasceranno mai!» – ha scritto la prima cittadina sul suo profilo facebook, con una foto a corredo che immortala lo zio e il campione di Messico 86.
Carmando, infatti, seguì l’amico Diego anche ai mondiali di Messico ’86, nello staff della nazionale argentina, come racconta Paolelli: «Mio zio non era abituato a queste lunghe trasferte e soffrì non poco ma Diego lo convinse a non tornare a Napoli trovando per lui una bottiglia d’acqua italiana» – una scelta che ha permesso a Carmando di vedere la consacrazione dell’amico come più grande di tutti.
![Eleonora Paolelli, sindaco Bodio Lomnago](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2019/01/eleonora-paolelli-sindaco-bodio-lomnago-719840.610x431.jpg)
Il sindaco racconta del rapporto di grande amicizia che ha legato Carmando a Maradona che è andato avanti anche dopo gli anni d’oro di Napoli: «Tutte le volte che Diego veniva in Italia trovava il modo di vedersi con Carmando» – racconta ancora la sindaca.
A casa sua è cresciuta tra il cuore napoletano della madre, cresciuta in una famiglia molto legata all’ambiente del calcio sia a Salerno che a Napoli, e il tifo per la Fiorentina del papà ma il suo ricordo più bello legato al mondo del pallone è sulle ginocchia di Maradona quando aveva solo 8 anni.
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