Una “spesa sballata” per trenta famiglie varesine
Saranno 33 le famiglie varesine che, in 9 punti vendita, potranno sperimentare una spesa senza contenitori usa e getta
E’ cominciato con una famiglia “testimonial” di un mondo con meno imballi usa e getta, ora diventa una sperimentazione allargata a 33 nuclei famigliari: è partito a febbraio 2020, ma agli inizi di novembre è entrato nella sua fase più operativa il progetto Spesa Sballata, una sfida per ridurre l’utilizzo di plastica monouso: più precisamente una sperimentazione di spesa senza imballi usa e getta. «Il riciclo aiuta ad affrontare il problema, ma non basta, visto che gran parte della plastica monouso finisce in discarica, in inceneritore o dispersa nell’ambiente – ha spiegato Alessia Giorgi, di Fondazione Cariplo, che finanzia il progetto nell’ambito del Bando Plastic Challenge 2019 – E’ dunque giunto il momento di cambiare marcia, ed accompagnare sempre più le pratiche di riciclo con quelle, ambientalmente preferibili, indirizzate a riduzione e riuso».
Un progetto che si collega strettamente agli indirizzi che cominciano a delinearsi nelle istituzioni: come ad esempio con la Strategia UE sulle Plastiche, e con la Direttiva Europea sulle Plastiche Monouso che dovrà essere recepita a livello nazionale entro luglio 2021.
«L’Europa è stato il primo attore istituzionale a livello globale a introdurre una regolamentazione che faccia diminuire la produzione, il consumo e la dispersione delle plastiche monouso – Ha spiegato Silvia Colombo, dell’osservatorio provinciale Rifiuti e Ars ambiente srl, che è gestore dell’osservatorio – Ma questo progetto è nato anche prima. E il progetto Spesa Sballata anticipa e fa da “test” dunque sul territorio provinciale delle nuove strategie europee».
L’esperienza è nata nel 2018 su spinta di Provincia di Varese, che da anni si occupa di queste tematiche: e dalla prima oggi le famiglie sballate hanno raggiunto quota 60, 33 delle quali hanno dato la disponibilità a fare parte di questo progetto. Un successo, che permette una sperimentazione importante: «Provincia di Varese ha accompagnato i propri Comuni nel raggiungimento di ambiziosi risultati di buona gestione rifiuti ed iniziative di sostenibilità lungo tutto l’ultimo decennio – ha ricordato il delegato proviniale all’ambiente Simone Longhini – quali il progetto Green Schools, la partecipazione costante alla Settimana Europea di Riduzione dei Rifiuti e dal 2018 il progetto Famiglie Sballate»
Grande sensibilità anche da parte del comune di Varese che, a partire dal progetto Plastic free, sta attivando numerose iniziative su questi temi, tra cui, oltre a Spesa Sballata, anche il progetto europeo Life RethinkWaste. «Il progetto si propone di mostrare che è possibile uno stile di vita che va verso la sostenibilità spinta – ha sottolineato l’assessore all’ambiente Dino De Simone – Oggi a Varese si producono 500 chilogrammi all’anno pro capite di rifiuto: è arrivato il momento di lavorare sulla riduzione del rifiuto che sull’aumento della raccolta differenziata».
La sperimentazione di una spesa “senza imballo” è realizzata grazie al sostegno e alla collaborazione di Coop Lombardia e Carrefour Italia: in 9 dei loro punti vendita infatti le Famiglie Sballate potranno utilizzare retine riutilizzabili per acquistare frutta e verdura e contenitori riutilizzabili messi a disposizione dal progetto e portati da loro ai punti vendita, per l’acquisto ai banchi di vendita assistita (panetteria, pescheria, gastronomia, macelleria) o al banco della frutta e della verdura evitando così incarti usa e getta forniti ai banchi dei supermercati.
La sperimentazione è partita il 1 novembre, dopo una attenta collaborazione con ATS Insubria per la redazione delle Linee guida Sanitarie per acquisti in contenitori riutilizzabili, che garantissero, anche in tempo di COVID 19, il rispetto delle norme igienico-sanitarie insieme alle buone prassi ambientali. La cooperativa Totem ha preparato i kit invece e fornito di contenitori con tanto di logo, realizzato dagli studenti del Liceo Artistico CANDIANI BAUSCH di Busto Arsizio.
Una sperimentazione realizzabile in sicurezza anche nei tempi del Covid: «L’attuale congiuntura sanitaria non incide negativamente, contrariamente a quanto spesso si ritiene e comunica, sulle opportunità di impiego di oggetti ed imballaggi riusabili – spiega Enzo Favoino, referente scientifico di progetto per la Scuola Agraria del Parco di Monza, e coordinatore scientifico di Zero Waste Europe – In effetti, le evidenze scientifiche ci segnalano che, lungi dall’essere “barriera di protezione”, è proprio il monouso che, aumentando il turnover di materiali che dall’esterno entrano nella nostra vita quotidiana, è maggiormente incline a moltiplicare i percorsi di contagio. In realtà, sia il monouso che il riusabile vanno soggetti agli stessi principi, condizioni e pratiche di igiene: ma il riusabile, essendo in genere “personale” (e massimamente nel caso dei contenitori per acquisti!), diminuisce, anziché aumentare, l’evenienza di contagi dall’esterno. L’urgenza, del resto è evidenziata dagli studi: si calcola che rimandare delle decisioni che riducano i rifiuti in plastica di 5 anni significa immettere nell’oceano 80 milioni di tonnellate in plastica in più».
Le due catene di supermercati che hanno dato la disponibilità alla sperimentazione hanno già dimostrato particolare attenzione all’argomento: Coop ha sempre dimostrato sui temi ambientali e sociali (come la campagna “dall’olio all’olio” per citarne una) e Carrefour ha già portato avanti la medesima sperimentazione in altri 5 nazioni, quattro paesi europei (Francia, Spagna, Belgio e Polonia), e Taiwan. I punti vendita aderenti al progetto sono, per Coop, quelli di Busto Arsizio di viale Repubblica e viale Duca d’Aosta, quello di Malnate, quello di Varese, quello Laveno Mombello; mentre per i Carrefour sono coinvolti i punti vendita di Gallarate in viale Carlo Noè, di Varese in via Sanvito Silvestro e poi di Cocquio Trevisago e Tradate.
Il periodo di prova con le famiglie pilota durerà fino a fine aprile 2021 e vedrà un monitoraggio da parte delle Famiglie per misurare con attenzione l’impatto positivo dell’azione sulla riduzione dei rifiuti da imballaggio usa e getta.
LE INFO SUL PROGETTO
Il progetto Spesa Sballata, finanziato da Fondazione Cariplo nel Bando Plastic Challenge 2019, vede come capofila Cooperativa Totem in partnership con Provincia di Varese – Osservatorio Provinciale Rifiuti e Green Schools, Scuola Agraria del Parco di Monza e Comune di Varese.
Il logo di progetto, apposto sui contenitori in uso alle Famiglie, è stato realizzato lo scorso anno scolastico dalla classe terza 3G2 Indirizzo Grafico del Liceo Artistico Statale Candiani Bausch di Busto Arsizio, assistiti dalla prof.ssa Alessia Recupero, in attività di Alternanza Scuola Lavoro.
Per informazioni on line e per seguire gli sviluppi del progetto c’è una pagina Facebook dedicata.
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