Un percorso ciclopedonale da viale Europa a viale Borri: l’eredità verde di via Selene
L'assessore ai lavori pubblici Andrea Civati ha illustrato il progetto più nei particolari ai componenti del consiglio di quartiere 11 in una assemblea via zoom. Nella mappa l'estensione e i collegamenti
Una piccola ma importante pista ciclopedonale che collega viale Europa ai sentieri della zona della Stoppada e a quella del plis “area verde sud” di Varese: è questo il principale l’effetto collaterale “verde” del progetto di via Selene, descritto dall’assessore all’urbanistica Andrea Civati come un “Importante ed equilibrato collegamento che investe poche centinaia di metri, ma senza il quale lascerebbe il lavoro viabilistico delle rotonde dell’Esselunga, già in stato molto avanzato, monco”.
Civati ha descritto il progetto di via Selene ai consiglieri del consiglio dei quartiere 11, che riguarda le zone Bustecche, San Carlo, Bizzozero, mostrando anche la pianta dettagliata del progetto della via: che evidenzia proprio la ciclopedonale, che non attraversa tutta via Selene ma si collega ai sentieri che da san Carlo scendono alla Stoppada: «Un’area bella e utilizzata solo da chi è del quartiere, ma fino ad ora decisamente poco nota e obiettivamente non facilmente accessibile – sottolinea Civati – Quel tratto di ciclopedonale permetterà di valorizzare un’area che ora oggettivamente è poco conosciuta».
(La mappa nel dettaglio di via Selene. In color ocra la pista ciclopedonale, all’estrema sinistra la rotonda che costruirà Esselunga. Il sentiero verso l’alto è quello che congiunge l’area a viale Borri, all’altezza del quartiere san Carlo)
Civati ai consiglieri ha confessato inoltre «Non è mai semplice trovare l’equilibrio giusto. Ma, al netto di tutto, io penso che questo progetto l’abbia trovato: risolve un problema legato ai tir che passano di li, ma non impatta troppo sulla parte ovest, che viene preservata dal fatto che il progetto è molto schiacciato sul tracciato ferroviario, senza disturbare o “tagliare” troppo le aree verdi. E’ un progetto che si può ancora limare, perchè siamo in una fase ancora preliminare, ma sarebbe un peccato lasciare monco un sistema che libererebbe del traffico che ora disturba molto, valorizzando nel contempo una parte verde».
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