Varese inaugura il suo quartiere generale contro l’influenza

Le aule della scuola Salvemini sono state trasformate in ambulatori. Per tutto il mese di novembre ospiteranno i medici di base per il vaccino antinfluenzale

In fila dalle otto e trenta, ben distanziati e con la mascherina sul volto. Le aule della scuola di Via Brunico questa mattina (1 novembre) hanno accolto i primi pazienti che hanno prenotato dai loro medici il vaccino antinfluenzale.

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La scuola media Salvemini, infatti, per il mese di novembre ospiterà i medici di base che a turno occuperanno le aule, alleggerendo il carico dei loro ambulatori. Varese inaugura così il suo quartiere generale contro l’influenza, studiato all’interno di un sistema provinciale da Ats Insubria e messo a punto grazie all’amministrazione comunale.

«Vista l’emergenza da Coronavirus, abbiamo deciso di tenere libera questa scuola per esigenze sanitarie o didattiche (gli studenti sono stati spostati alla scuola Righi ndr)spiega il sindaco Davide Galimberti -. Abbiamo quindi istituito un centro vaccinale cittadino con i medici di base che potranno far confluire qui i loro pazienti per fare delle vaccinazioni rapide e veloci. Un modo per potenziare ulteriormente la medicina di base. In questo momento il presidio di un territorio è fondamentale».

Campagna antifluenzale a Via Salvemini

I cittadini che vanno alla Salvemini sono stati prima contattati dai medici di base. La priorità per la somministrazione del vaccino è stata data alle persone più fragili, anziani over 60 anni, bambini fino ai 6 anni, personale sanitario, donne in gravidanza e persone con patologie. Al momento infatti, il numero di vaccini è limitato: «Abbiamo cinquanta vaccini per ogni medico di base», racconta la dottoressa Danila Di Murro.

Un medico di base ha in carico dai 1500 ai 1600 pazienti. Di questi circa 350/400 sono considerati persone fragili. «Per metà novembre dovremmo avere altri vaccini, così da poter concludere la campagna antinfluenzale», continua la dottoressa Anna Triveri.

Gli ambulatori nella aule della Salvemini saranno attivi tutto il mese  e sono organizzati per garantire il distanziamento sociale e un percorso di entrata e di uscita separato.

Le persone vengono accolte dai volontari della Croce Rossa Italiana che prendono nome e cognome. Alla porta invece, ci sono i volontari della Protezione Civile che garantiscono l’entrata contingentata delle persone.

Una volta fatto il vaccino, i pazienti vengono invitati ad attendere dieci minuti in via precauzionale prima di andare via. «L’antinfluenzale è molto importante, sopratutto vista la situazione contingente e di criticità», conclude la dottoressa Maria Rosaria Zambrano.

Questa sera inoltre, visto l’aggravarsi dell’emergenza epidemiologica da covid19, il sindaco Galimberti ha organizzato un incontro in videoconferenza con i medici e i pediatri della città, alle ore 21. Un memento per fare il punto della situazione ma anche per capire situazioni e avere suggerimenti.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Novembre 2020
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