Il 27 dicembre parte la campagna vaccinale contro il Covid ma non negli ospedali della Sette Laghi
I presidi varesini non sono compresi nell'elenco stilato da Regione Lombardia per l'avvio della fase 1. Forse un ritardo nella preparazione dei frigoriferi che dovranno contenere i vaccini a meno 80 gradi o una dimenticanza. Pronta la Valle Olona che coinvolgerà i presidi di Busto, Saronno e Gallarate
Si partirà il 27 dicembre in tutti i paesi dell’Unione europea. Una data simbolica per dare inizio alla campagna di vaccinazione anticovid definita “ uno sforzo senza precedenti e di un grande impegno collettivo basato su trasparenza, serietà e massima sicurezza per tutti”.
Il Ministero della Salute ha ribadito che non sarà obbligatoria e che verrà somministrata in tutta Italia alle stesse categorie e con modalità analoghe per evitare differenze.
Il primo vaccino in Italia che ha ottenuto il via libera dall’Ema e dall’Agenzia del farmaco è il preparato Pfizer. La sua distribuzione avviene attraverso fiale multidose da diluire, una volta tolto dal luogo di conservazione, entro due ore e somministrato entro sei. La conservazione deve avvenire in ULT freezer a -75°.
La distribuzione avviene attraverso scatole impilabili mentre il materiale di consumo (aghi, siringhe, fiale per diluizione) e i DPI saranno forniti dalla struttura del commissario straordinario Arcuri, indicativamente direttamente alle strutture insieme alle dosi.
La seconda dose (richiamo) di questo vaccino va somministrata tra il 19 e 23simo giorno dopo la prima (i giorni ideali sono 21, a cui si è aggiunta la tolleranza).
Dopo la giornata simbolo, in Italia si ritiene che la campagna vera e propria parta il 4 gennaio. Solo a fine gennaio, il 29, arriveranno anche le dosi di vaccino Moderna, su cui l’EMA si pronuncerà il 6 gennaio. Nel corso dell’anno arriveranno anche altri vaccini, attualmente in fase di sperimentazione, tra cui l’Astra Zeneca che rappresenterà la maggior quantità di dosi a disposizione.
Regione Lombardia ha predisposto il suo piano fatto di “hub and spoke” con 65 sedi vaccinali individuate sulla base della copertura geografica, del numero di ospiti e operatori e della possibilità di conservare i vaccini.
E proprio su questo punto si registra per l’Asst Sette Laghi l’esclusione dalla fase 1 pur rientrando tra i centri deputati con gli ospedali di Varese, Angera e Luino, mentre l’Asst Valle Olona è inserita con i presidi di Busto, Gallarate e Saronno. Il sistema prevede un Hub che fa da collettore e che distribuisce ai presidi spoke ( circa 650).
L’assenza della Sette Laghi dall’elenco indicato da Regione Lombardia viene spiegato da alcuni per l’indisponibilità momentanea del freezer necessario al mantenere i vaccini. L’azienda ha già dato disposizione per una manutenzione ordinaria che permetterà di far arrivare le dosi dal 6 gennaio. Seconda un’altra versione si tratterebbe di una svista di Regione Lombardia che presto verrà sanata.
È invece regolarmente indicata la Valle Olona con il presidio di Busto Arsizio.
Per il “Vaccine Day” il 27 dicembre sono previste 1620 dosi che si ricaveranno dal 324 fiale. La consegna avverrà al mattino in “cryobox” e andranno somministrate interamente alle categorie indicate come prioritarie.
L’ASST Sette Laghi in una nota precisa di essere pronta a partire con la campagna vaccinale anticovid nei modi e nei tempi definiti da Regione Lombardia: « L’organizzazione, predisposta per tempo, ha incluso anche una manutenzione straordinaria dei frigoriferi in dotazione all’Azienda, considerato il ruolo determinante di queste apparecchiature per la conservazione dei vaccini. Nella giornata di ieri, in particolare, è stato comunicato da Regione che i primi vaccini saranno consegnati ad alcune ASST lombarde il prossimo 27 dicembre, individuato come V-day. Nel caso in cui ASST Sette Laghi rientrasse nel novero, è pronta a ricevere e somministrare il vaccino già da quella data».
L’INFORMATIVA DI REGIONE LOMBARDIA ( SCARICA 20201221 informativa ASS piano vaccinazione covid)
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Posto che i vertici della Regione Lombardia hanno già fornito ampie dimostrazioni in merito, paiono surreali le versioni (di chi?) in merito all’esclusione dell’ASST Sette Laghi dalla fase 1. Molto difficile credere all’indisponibilità del freezer (prerequisito noto da mesi), non credibile la “dimenticanza”. Fossi il giornalista, approfondirei la vicenda…Tuttavia, se confermata l’esclusione, resta l’ennesima prova di una sciagurata, tragica gestione della pandemia da parte dei vertici della Regione, guidati dalla popolare coppia del Crozza.