Elezioni a Castellanza, nasce il Polo Civico Liberale: “Per una città che torni a guardare al futuro”

Ne fanno parte alcuni esponenti di Forza Italia, come il coordinatore cittadino Roberto Zaffaroni, ma anche cittadini senza tessera di partito e punta ad aggregare le altre forze del centro-destra, in vista delle elezioni

Liuc Castellanza aerea

A Castellanza inizia la campagna elettorale, soprattutto nel centrodestra, con i primi movimenti tattici tra Lega e Fratelli d’Italia sulla leadership della coalizione. Tra i due “litiganti” spunta un nuovo soggetto civico, il Polo Civico Liberale.

Tra i promotori di questa nuova formazione civica locale ci sono diversi appartenenti a Forza Italia, tra questi il coordinatore cittadino Roberto Zaffaroni, Paolo Pagani, Leonardo Scaringelli, Carlo Viceconti ma anche cittadini senza tessera ma accomunati dai principi liberali come Gabriele Fontana: «Questo gruppo nasce con l’idea di andare oltre le divisioni politiche che stanno emergendo e che fanno danni. Noi vogliamo partire dai progetti e dalle idee e offriamo un “luogo di pace” tra Lega e Fratelli d’Italia per poter dialogare sui programmi e non partendo dal nome del candidato sindaco».

«Il polo – specificano i proponenti – è la realizzazione di un’idea nata da un gruppo di cittadini che per passione, da diversi anni, dedicano parte del proprio tempo al confronto sulle politiche del territorio. L’obiettivo è quello di offrire uno “spazio” federativo di aggregazione e confronto a disposizione di tutte le forze sociali e politiche cittadine che si riconoscono nell’area di centro-destra e siano sostenitori degli ideali e dei valori liberali fondanti di ogni moderna società».

In questo momento cruciale della storia del nostro paese, colpito dalla grave pandemia con la conseguente crisi economica e occupazionale, «è necessario sapere che ogni aspetto della vita individuale e comunitaria richiederà importanti cambiamenti e chi amministrerà la città nei prossimi anni, dovrà saper affrontare con competenza e determinazione le nuove sfide che si presenteranno. È arrivato il momento di impegnarsi per riportare la “politica” ad una dimensione umana e disinteressata, orientata ad un modello di sviluppo della città vivace ed ingegnoso, che nel rispetto delle tradizioni cristiano-liberali guardi con fiducia al futuro, proponendosi quale volano di crescita economica, sociale e culturale».

Il Polo punta a «lasciarsi alle spalle questi lunghi anni caratterizzati da gestioni amministrative ordinarie, al fine di ridare un’identità a questa città, intraprendendo percorsi di sviluppo che altre realtà hanno già avviato con successo. Dobbiamo tornare ad essere una comunità, dove chi vi appartiene possa far crescere i propri figli in sicurezza e guardare al futuro senza timori. Una bella città che richiama a sé perché offre opportunità, anziché allontanare perché depauperata di ogni risorsa attrattiva».

Come perseguire questi obiettivi? Lo spiega Paolo Pagani: «Lavorando ad un progetto nuovo che faccia svegliare Castellanza dalla sua condizione di città dormitorio. Immaginare una città bella e pulita, ordinata e sicura. Investire non solo sull’economia ma anche sul pensiero con l’obiettivo di avere piazze vivibili, strade vivibili, commercio che attrae, impresa giovanile. Noi vogliamo facilitare questo sviluppo».

Oggi Castellanza è una città svuotata ma la colpa non sarebbe solo delle limitazioni conseguenti alla pandemia: «Continuiamo ad essere una città dalla quale si passa ma non ci si ferma. L’economia è ferma e rimarrà ferma, l’università, che è sempre stata motore di sviluppo, si è concentrata su se stessa. Quel travaso di conoscenza e innovazione tra Università e città è fermo. L’innovazione rimane nelle mura della Liuc».

Altro tema che il gruppo vuole affrontare è quello della mobilità, dell’ambiente e della sostenibilità «che non sono solo piste ciclabili ma un progetto a tutto tondo che sia anche sociale ed economico, che passi dalla riqualificazione delle aree in stato di abbandono». Roberto Zaffaroni racconta un aneddoto legato alla sua giovinezza e all’idea di città: «50 anni fa venivo da Legnano a Castellanza perchè c’erano i giardini pubblici. 50 anni dopo Legnano ha il parco Castello e il centro pedonale Castellanza nessuno dei due».

Leonardo Scaringelli si chiede: «Il nostro progetto parte da alcune domande: abbiamo piazze sono interessanti? c’è una via del commercio? Ci sono spazi pubblici vivibili? Il parco sul fiume? Era un’idea. Non si può realizzare subito? Pensiamo di realizzarla entro 10 anni. Guardiamo oltre l’ordinario e cerchiamo di progettare il futuro di Castellanza».

Il gruppo conclude: «Lavoriamo per dare vita ad un’amministrazione trasparente, capace di sostenere i cittadini, le famiglie, l’impresa e l’occupazione, ad esempio facilitando l’utilizzo dei fondi europei, ai quali raramente si accede perché spesso rimangono inutilizzati, per finanziare progetti di studio e di lavoro per la crescita di nuove imprese».

Per perseguire con determinazione questi obiettivi, il Polo Civico Liberale ha deciso di mettere in campo fin dal mese di gennaio diverse opportunità di incontro: «Se possibile in presenza o in video conferenza se dovessero permanere i divieti dei DPCM – spiegano -. Vogliamo parlare con tutte le realtà politiche, sociali, culturali, cittadini singoli o associati (oratori e associazioni), imprenditori e commercianti (fortemente colpiti dai lockdown), perché è a loro che vogliamo sottoporre le nostre proposte e con loro realizzare i cambiamenti più utili al rilancio della città».

Un’idea di candidato sindaco? «Ce l’abbiamo e dovrà essere autorevole, competente e rappresentativo della città, ma non è questo il momento di parlarne. Prima è necessario il confronto e poi il resto».

Per contatti:

Mail: polocivicoliberale@gmail.com
Cell. +39 328 722 85 55

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 12 Dicembre 2020
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