Emergenza neve a Tradate, le opposizioni unite: “Fare non basta, occorre fare bene”
I consiglieri di Partecipare sempre, Innovazione civica e Partito democratico criticano il piano neve e le modalità di comunicazione sull'emergenza di venerdì 4 dicembre
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(foto di Simon Hayao Cado, dal gruppo Facebook Tradate-Abbiate-Ceppine da vivere) – “L’emergenza neve ai tempi di Facebook, fare o fare bene?”. Si apre con questo interrogativo un comunicato dei gruppi consiliari di opposizione di Tradate, in cui la Giunta viene criticata non solo per la gestione dell’emergenza neve ma anche per le modalità di comunicazione adottate.
«Fare o fare bene? Questo è l’interrogativo che i tradatesi si pongono dopo aver dormito sonni tranquilli convinti che tutto fosse sotto controllo dopo il comunicato 2 dicembre 2020 dell’assessore Pipolo dal titolo “Pronti con sale e se servirà spazzaneve” – si legge nel comunicato a firma dei consiglieri comunali di Partecipare sempre, Innovazione civica e Partito democratico – La nevicata era stata preannunciata da oltre otto giorni. E’ stata grande la sorpresa quando ci siamo resi conto, venerdì mattina 4 dicembre, che le strade erano impraticabili per andare al lavoro dalla strada Varesina (di competenza del Comune da oltre 10 anni) dalle strade del centro città, dalle strade principali e secondarie, dalle zone più periferiche. Notevoli, di conseguenza, le difficoltà create anche alle ambulanze per l’accesso all’Ospedale Galmarini e alla Clinica Maugeri. Ci sono vie che sino a sabato pomeriggio non hanno visto un mezzo per la pulizia e il sale sulla strada per prevenire il ghiaccio».
Anche a Tradate non sono mancate le lamentele, soprattutto sui vari gruppi Facebook: «La viabilità difficile ha creato un disagio concreto, reale e generale a tutta la città per automobilisti e pedoni: le immagini e le lamentele sono state numerose su Facebook – prosegue la nota delle opposizioni – Ci chiediamo se è stato preparato il piano neve, i contenuti e la sua entità finanziaria, come è stato organizzato il servizio (da sempre coordinato dall’ufficio tecnico comunale, che ha al suo interno un funzionario con esperienza specifica) e le motivazioni dell’assenza di azioni efficaci in tempi utili per prevenire il disagio. L’Amministrazione che si definisce “del fare” deve ricordare che non basta fare, ma si deve fare bene, organizzando e coordinando azioni efficaci nel momento di necessità. Questo per evitare che succeda ancora ed imparare dalle esperienze negative».
«Auspichiamo, inoltre – concludono i consiglieri di minoranza – che gli assessori comunichino con un canale istituzionale e non a mezzo Facebook».
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