In cammino, insieme
Le riflessioni, i numeri, i progetti e la visione di Varesenews. A tutti noi piacerebbe che il 2021 segnasse la svolta per tantissime cose, ma non sarà una magia a permettere un reale cambiamento. Servirà ancora una volta il contributo di tutti e ce la faremo
Il 2020 passerà alla storia. Ognuno di noi con il proprio vissuto, con sentimenti diversi, con fatti che resteranno nella memoria. Sono emerse le fragilità, le paure, ma anche energie impensabili. Questo a ogni livello della vita sociale e civile. Un momento storico che apre interrogativi e richiede a tutti un bilancio e una visione a seconda delle proprie responsabilità.
Per questo vi raccontiamo come è andata a Varesenews e iniziamo a parlarvi di cosa stiamo pensando per il futuro. Eh sì, perché lo sguardo non va solo indietro a leggere cosa è successo, ma anche avanti con il desiderio di continuare a progettare.
La pandemia è arrivata nel momento più alto di una svolta che stavamo facendo. Un network di cinque giornali, una casa di produzione video, un’area dedicata agli eventi. Una visione molto glocal, usando una parola che ci accompagna da sempre, ma che da dieci anni è diventata anche un festival. Una strategia che parte dalle persone, dai territori, dalle comunità locali per aprirsi a una visione globale.
Varesenews è una delle realtà storiche tra i nativi digitali. A distanza di dieci mesi dall’arrivo del virus abbiamo visto tutti il salto in avanti che è stato fatto sul fronte della diffusione degli strumenti digitali. Questo però non ci ha evitato una crisi pesante per i nostri progetti. Nella prima settimana di marzo avremmo presentato V2media, il contenitore di tutte le nostre proposte a Milano e poi a Malpensa. Ricordiamo bene cosa successe in quel momento. Abbiamo passato i sessanta giorni più difficili della nostra storia recente. Per fortuna senza nessun problema sanitario, ma la sberla fu pesante e preoccupante.
Abbiamo continuato a lavorare con energia avviando anche nuovi prodotti come la newsletter e le dirette video quotidiane. Siamo diventati sempre più punto di riferimento per le nostre comunità. Abbiamo ascoltato, raccontato, accolto tanta sofferenza, ci siamo indignati per la scarsa collaborazione di alcune istituzioni, siamo stati di fianco a tante categorie sconvolte dalla pandemia. Una volta usciti dalla prima emergenza abbiamo realizzato progetti sulla memoria.
In tutto questo il giornale è cresciuto in modo notevole. Nel 2020 abbiamo avuto quasi 85 milioni di visite pari a circa 230mila al giorno. Una crescita media del 24,7% rispetto al 2019 e un picco a marzo con più 175%. Oltre 182 milioni di pagine viste in tutto l’anno.
Ci sono due cose di cui andiamo orgogliosi e che non riguardano i numeri: la relazione con le comunità e la nostra capacità di progettare. In una situazione di pesante crisi viene naturale chiudersi e vivere con ansia la preoccupazione per i cambiamenti in corso. Noi abbiamo dovuto rivedere lo sviluppo di V2media, ma non ci siamo fermati. Non solo non abbiamo ridotto la nostra squadra, ma si è ampliata la redazione con quattro nuove collaborazioni con giovani ventenni. Abbiamo allargato i confini territoriali con Verbanonews, Malpensanews e Saronnonews avviando una stretta relazione con Legnanonews.
Oltre a questo ci siamo messi ancora più in gioco in alcuni settori come il turismo sviluppando una progettualità per la valorizzazione dei beni Unesco e il sistema archeologico in provincia e lo storico cammino della Via Francisca del Lucomagno. Abbiamo deciso di mantenere il festival Glocal anche se realizzato tutto in versione digitale. Insomma, abbiamo rimodulato i nostri impegni cercando di guardare avanti con positività. I risultati sono arrivati perché abbiamo tutti bisogno di vivere i territori dove viviamo con uno sguardo nuovo.
Non è tempo di una anacronistica autarchia, ma è evidente che il virus, al di là della dimensione sanitaria, ha colpito duramente due aspetti sociali che erano diventati sempre più centrali nelle nostre vite: la mobilità e i consumi. In questi mesi la pandemia ha messo in evidenza tutta la fragilità di un sistema sociale disfunzionale. Chiusi gli spazi culturali e ridotta la scuola alla sola didattica a distanza, è avanzata un’enfasi senza confine per alcune attività che senza dubbio sono state penalizzate, ma rappresentano solo una parte della nostra vita sociale. Da qui la fondamentale importanza della conoscenza dei propri spazi, delle opportunità, della grande ricchezza di storie positive e virtuose. Basti pensare a tanti luoghi della nostra provincia e a un tessuto di imprese di grande qualità e capacità di rigenerazione.
IL RUOLO DI VARESENEWS
Il cambiamento è arrivato come un forte vento che ha destabilizzato tutto ma non per questo ha prodotto la devastazione come un uragano. Ci chiede di rileggere le condizioni in cui viviamo e dare un diverso valore alle cose. In questo Varesenews può e deve svolgere un ruolo importante perché da anni siamo un punto di riferimento strategico per il territorio. Dalla nostra narrazione può dipendere tanto. Non siamo così megalomani da pensare che si abbia chissà quali meriti, ma di sicuro possiamo contribuire a vivere meglio. Lo si fa con il nostro lavoro di ogni giorno: informando e valorizzando. Siamo una parte dell’anima delle comunità. È una bella responsabilità e ne siamo consapevoli.
Tutte riflessioni che guidano il nostro lavoro da sempre. Dentro i mesi della pandemia abbiamo trovato l’energia per guardare avanti e ripensare al futuro. Ci siamo detti che andava stabilito un nuovo patto con chi ci segue, aumentato l’impegno verso le più giovani generazioni spesso lasciate ai margini, attivata una maggiore capacità di ascolto per aiutare i diversi soggetti in difficoltà. Un progetto che affonda nelle nostre radici sociali e culturali. Oggi la parola ancora più centrale è cura, perché è come se si fosse rotto qualcosa, e noi possiamo contribuire a capire come curarlo, rimetterlo in moto.
LA MEMBERSHIP +VARESENEWS
Nasce da qui l’ultimo progetto, la membership. Non è una semplice proposta di abbonarsi per ricevere qualcosa in cambio. È una adesione ai valori che +VareseNews vive. È un prendersi cura del lavoro, dell’informazione, delle iniziative. Le persone della redazione con le proprie responsabilità professionali, tutti gli altri con il proprio contributo di idee, proposte, energie. Un patto di comunità per valorizzare sempre di più i luoghi dove viviamo. Un patto solidale che parta dalla cura. È un nuovo modo di intendere il progetto editoriale. Il giornalista diventa così il punto di riferimento con la propria competenza, ma non si tratta solo di fare cronaca, bensì essere un nodo vivo della comunità.
La membership +VareseNews non ha quindi la propria forza nello scambio con un prodotto. Quello che facciamo è il lavoro costante, che giorno dopo giorno ci fa raccontare la vita. Ora sappiamo che non è solo quello perché vorremmo fare cose nuove a partire dall’assumere nuovi collaboratori. Noi ci prendiamo la responsabilità di guidare questo cammino, ma l’energia arriverà dalle adesioni al progetto. In queste prime settimane sta andando molto bene e siamo fiduciosi di raggiungere risultati importanti.
A tutti noi piacerebbe che il 2021 segnasse la svolta per tantissime cose, ma non sarà una magia a permettere un reale cambiamento. Servirà ancora una volta il contributo di tutti e ce la faremo. Potremo scoprire forme nuove di socialità e nuovi percorsi. Non sarà una passeggiata, ma un cammino lungo pieno di insidie e guadi da affrontare. Per questo l’informazione avrà sempre più un valore sociale forte. Noi ci saremo, e se non potremo rendere meno faticosa la strada, almeno potremo condividere il percorso.
Buon anno a tutti noi.
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