Le società sportive del Palaghiaccio di Varese: “Cambiate l’altezza minima della piscina”
Il problema era già emerso, e già da noi anticipato, nell’ultima seduta della commissione Sport
Le società e associazioni che usavano la piscina del Palaghiaccio con continuità fino alla sua chiusura, hanno inviato un appello al comune di Varese per chiedere che l’altezza minima della piscina sia superiore al 1,50 metri previsti nel progetto: un problema già emerso, e da noi anticipato, nell’ultima seduta della commissione Sport.
Le realtà sportive varesine firmatarie – CSI, LIBERTAS, HAPPY SPORT TEAM – chiedono che non siano tutelate solo le necessità della Federazione Italiana Nuoto ma anche quelle degli enti di promozione sportiva, che attraverso le proprie società sono tra i maggiori fruitori della piscina di via Albani e tra i principali promotori in provincia degli sport acquatici.
Emblematico il caso, citato nella lettera, delle squadre iscritte al campionato organizzato da PallanuotoItalia (PNI), un torneo tra formazione amatoriali che permette di giocare anche in vasche di dimensioni e profondità ridotte rispetto a quelle dei campionati federali, proprio per permettere la pratica sportiva anche agli amatori: in questo caso l’altezza minima è 1.80.
La lettera si conchiude con una richiesta all’amministrazione: convocare con urgenza un incontro formale per discutere la possibilità di apportare le necessarie modifiche al progetto.
IL TESTO COMPLETO DELLA LETTERA APERTA
L’Amministrazione Comunale di Varese rischia di commettere un errore irreparabile a danno di tutti gli amanti degli sport acquatici: bisogna riconsiderare la profondità della piscina prevista dal progetto del nuovo PalAlbani (Piscina Palaghiaccio). Si passa, infatti, da una profondità della vasca grande di 1,90-2,10 m. attuali, a una profondità di 1,22-1,50 m. prevista dal nuovo progetto. Ciò impedirà di poter continuare a svolgere le attività di pallanuoto, che si sono regolarmente svolte in questa struttura fino a pochi mesi fa.
Nel corso dell’ultima seduta della Commissione n. 9 “Tutela Ambientale, Verde Pubblico e Sport” (07-12-20) è stato nuovamente ribadito che le attuali misure della vasca grande non consentirebbero lo svolgimento delle attività di pallanuoto in conformità con quanto previsto dalle regole della Federazione Italiana Nuoto (FIN). Sottolineiamo che la FIN è solo una delle tante componenti del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), autorità che disciplina le attività sportive nazionali a cui è demandata l’organizzazione, il potenziamento e la massima diffusione della pratica sportiva. A esso fanno capo, infatti, anche gli Enti di Promozione Sportiva, come CSI, Libertas, ACSI, UISP ecc.
Un ente di promozione sportiva è un’associazione che ha come scopo statutario la promozione e l’organizzazione di attività fisico-sportive con finalità ludiche, ricreative e formative. In particolare, si occupa dell’organizzazione di attività sportive a carattere amatoriale, anche se spesso di tipo agonistico, di formazione e di avviamento alla pratica sportiva.
Diamo qualche numero: tracciando un quadro d’insieme e considerando globalmente gli atleti tesserati, il CONI conta oltre 14 milioni di persone. Il mondo della promozione sportiva rappresenta la quota più alta: oltre 10 milioni! Perché è inclusivo, a differenza dell’agonismo che è selettivo.
La scelta di Happy Sport Team (HST) – società sportiva che lavora da decenni nella piscina del PalAlbani – è stata di affiliarsi a enti di promozione sportiva, favorendo l’apprendimento del nuoto e della pallanuoto seguendo le regole e le misure imposte proprio dagli enti di riferimento: Centro Sportivo Italiano (CSI) per il nuoto e Libertas e Pallanuotoitalia (PNI) per la pallanuoto – misure minime richieste 25×12,5 m. e profondità 1,80 m.
Solo nell’ultimo anno di attività, nei campionati di nuoto CSI sono stati coinvolti circa 150 atleti HST dai 6 ai 60 anni, mentre la pallanuoto ha visto impegnati circa 90 atleti HST dagli 8 ai 60 anni, con sei squadre iscritte ai campionati della lega PallanuotoItalia.
E’ giusto che l’Amministrazione tenga conto solo dei parametri richiesti dalla FIN e non consideri l’attività che da anni è sempre stata regolarmente svolta in quella struttura? L’impianto comunale deve rispondere a scopi sociali, di inclusione e deve continuare a favorire l’attività sportiva della cittadinanza. L’Amministrazione Comunale è stata a suo tempo così attenta da inserire nella convenzione con il nuovo gestore una tutela per le associazioni sportive preesistenti: come può essere tutelata la mission socio-sportiva di HST se le condizioni strutturali non lo consentono?
Impedire a una società sportiva come Happy Sport Team di svolgere le proprie attività significa eliminare o ridurre drasticamente la presenza del Centro Sportivo Italiano, della Libertas e della PallanuotoItalia sul territorio di Varese. Questi enti sono, pertanto, co-firmatari del presente appello.
Richiediamo che venga convocato con urgenza un incontro formale per discutere la possibilità di apportare le necessarie modifiche al progetto.
Redento Coletto – Presidente Comitato Provinciale e Consigliere Nazionale CSI
Alessandro De Tursi – Presidente Regionale LIBERTAS e Presidente Lega PallanuotoItalia
Silvia Cattaneo – Presidente a.s.d. HAPPY SPORT TEAM
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