L’Ordine dei Medici di Varese contro il Ministero per il caos specializzandi
Si dovrà attendere il 15 dicembre la decisione del Consiglio di Stato per la graduatoria dell'Esame di ammissione alle scuole di specialità. Il Presidente varesino Cambielli assicura sostegno ai candidati
Il ricorso al tribunale amministrativo sta paralizzando l’ingresso degli specializzandi nelle scuole di specialità.
Con una nota, il Ministero dell’Università annuncia che si dovrà attendere sino al 15 dicembre la decisione del Consiglio di Stato in merito all’appello cautelare proposto dallo stesso MUR contro i ricorsi di taluni candidati in relazione al quesito n. 87. La questione ha bloccato, di fatto, l’avvio del percorso iniziato lo scorso 22 settembre con l’Esame di ammissione a cui parteciparono 24000 medici a fronte di 14455 borse disponibili. All’Università dell’Insubria avevano partecipato 368 candidati, ospitati nella grande sala di Malpensa Fiere.
Poi il ricorso per la risposta dubbia al quesito, il giudizio del TAR e la sospensiva che ha paralizzato l’intera proceduta.
Un ritardo inaccettabile, secondo il Presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Varese Marco Cambielli: « Dopo oltre 2 mesi, i ricorsi, le inadeguatezze del MIUR e la totale mancanza di comunicazione tra gli organi giudiziari coinvolti hanno portato non solo ad un ritardo enorme nelle tappe previste dopo l’effettuazione del concorso ma, addirittura, a sconvolgimenti degli esiti che, per giunta non ancora definitivi, potrebbero inficiare la credibilità del concorso stesso. E tutto ciò accade in un momento delicatissimo per il nostro Paese e SSN.
È, inoltre, utile ricordare quanto la Continuità Assistenziale, le USCA, il servizio di contact tracing, le guardie mediche e le sostituzioni di medicina generale siano quasi interamente occupate da questi giovani, chiamati anche “ camici grigi” e che, la maggior parte di essi, abbia già rassegnato, come previsto dalle norme, le proprie dimissioni da queste attività basandosi su un cronoprogramma risultato rapidamente obsoleto. Ciò comporterà non pochi problemi logistici a servizi fondamentali
in piena seconda ondata pandemica associati, per i giovani vincitori di concorso, a preoccupazioni nel doversi trasferire in altre città, trovare nuovi alloggi ed immatricolarsi in pochissimi giorni con le note limitazioni agli spostamenti e, per giunta, nel pieno delle festività natalizie.
L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Varese raccoglie le denunce dei suoi giovani iscritti relative a questa situazione e ne sollecita una rapida soluzione chiedendo dignità, chiarezza e che i giovani medici possano iniziare al più presto il lavoro per cui hanno studiato e di cui il nostro sistema sanitario ha bisogno ora come non mai».
Il Ministero assicura che, a seguito della pubblicazione della decisione che il Consiglio di Stato adotterà nell’udienza collegiale fissata per il 15 dicembre, sarà reso noto il cronoprogramma aggiornato delle successive fasi della procedura concorsuale.
La necessità di intraprendere tale strada non avrà alcun impatto sul percorso formativo degli specializzandi, come già condiviso dal Ministro Manfredi con le Università, essendo volta a tutelare le loro prerogative, ancor di più in questo particolare momento storico
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