Monteviasco: c’è il progetto per riaprire la funivia
Lavori forse già entro l’estate per 230 mila euro. Previsto l’abbattimento delle barriere architettoniche
La giunta di Curiglia con Monteviasco ha approvato a metà dicembre il progetto per i lavori di adeguamento della funivia: si tratta di opere per 148 mila euro che prevedono il miglioramento della sicurezza dell’impianto oltre ad alcune manutenzioni ordinarie fatte a cadenza programmata tenuto conto che l’impianto è stato fermo per due anni.
Nella progettazione sono stati inseriti anche gli interventi necessari per via della scadenza della revisione quinquennale che si presenterà a breve, così da evitare i fermi tecnici dell’impianto (come avvenuto negli anni passati).
«Non si tratta di una progettazione definitiva, che verrà realizzata nel dettaglio dalla ditta costruttrice. Si tratterà di un affidamento diretto per il quale abbiamo già attivato la procedura e l’azienda interessata sarà la Doppelmayr di Lena, Bolzano», spiega il sindaco Nora Sahnane, «e nella stessa giunto è stato approvato anche il progetto per l’abbattimento delle barriere architettoniche delle stazioni funiviarie di monte e di valle per un totale di 82 mila euro».
I fondi sono stati disposti da Regione Lombardia e per l’abbattimento delle barriere architettoniche anche da Comunità Montana Valli del Verbano.
Una volta completata la progettazione di massima, il progetto dovrà essere vagliato dal ministero dei Trasporti e solo dopo il via libera di Roma i lavori potranno partire.
«Le indicazioni che proverranno dal Ministero saranno prescrittive», aggiunge il sindaco, lasciando intendere che in caso di ulteriori aggiornamenti progettuali la partenza dei lavori, che potrebbe arrivare già prima della prossima estate, potrebbe ulteriormente slittare. La notizia arriva in concomitanza con la decisione dell’amministrazione di posticipare di un anno l’incarico al direttore di esercizio nominato dal Comune mesi fa.
La durata dei lavori è prevista in un paio di mesi e l’intenzione dell’amministrazione è quella di puntare a presentare il progetto al Ministero già entro la fine di marzo 2021.
Potrebbe, questa notizia, rappresentare la vera luce in fondo al tunnel per una situazione difficile per i pochi residenti del borgo, isolati da oltre due anni.
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