Polemiche a Cuveglio per i buoni spesa alimentari

La minoranza chiede conto delle scelte del Comune. Il sindaco replica: “Se ne parlerà in Consiglio, scelta per ottimizzare gli aiuti"

Generica 2020

Cuveglio al Centro“, minoranza in consiglio comunale si lamenta per la gestione comunale dei buoni spesa, aiuti che vanno alle famiglie con problemi per sostenere i loro acquisti alimentari: secondo i consiglieri Alagna e Rossi i piccoli commercianti «rimarrebbero esclusi» dalla possibilità di spendere, ma il sindaco non ci sta e rimanda le accuse al mittente.

La cifra destinata a Cuveglio per questi buoni «è di 23 mila euro», spiegano dalla minoranza.

«Ci eravamo mossi per tempo e già il 23 novembre – il giorno stesso della pubblicazione in
Gazzetta Ufficiale delle nuove misure – avevamo chiesto di rivedere il metodo di
distribuzione dei buoni spesa per renderli spendibili anche presso le piccole realtà (i
negozi di prossimità e i produttori locali) e non più solo in un supermercato, istituendo un
elenco delle attività aderenti (come avviene in altri comuni). Questa misura mirava a sostenere i nostri concittadini più bisognosi e favorire le attività della filiera alimentare presenti nel territorio», affermano Alagna e Rossi.

«Stiamo aspettando di poter discutere la nostra proposta da quasi un mese, intanto l’Amministrazione ha confermato la convenzione con un solo esercizio commerciale: un supermercato ed escluso ancora le piccole realtà», scrivono i consiglieri di minoranza.

«Pensiamo che i cittadini abbiano il diritto di conoscere i motivi di questa (discutibile) scelta. Come può, l’Amministrazione, dichiararsi al fianco delle attività locali quando poi le esclude? Evidentemente il sostegno del Comune, tanto declamato a parole, vale solo qualche domenica al mese, in occasione del mercato contadino. Speriamo, infine, che almeno la cittadinanza possa ricevere pubblicamente quelle risposte che a noi sono state finora negate».

Le risposte non tardano ad arrivare per bocca dello stesso sindaco Francesco Paglia. «La questione sarà oggetto di dibattito e trattazione nel prossimo consiglio comunale», annuncia il sindaco.

«Nel merito, l’indirizzo dato per la gestione di questi buoni (che, lo ricordo, non sono ristori e quindi aiuti alle attività ma sostegno agli acquisti delle famiglie che ne hanno diritto) è quello di ottimizzare le risorse. Ricordo che si tratta di buoni che possono venir spesi per l’acquisto di generi alimentari e la decisione di impiegarli per gli acquisti in un supermercato tiene conto certamente della possibilità data al cittadino di poter servirsi nel migliore dei modi e in maniera più efficace, ma anche del tessuto commerciale di Cuveglio dove rimangono pochissime attività alimentari di prossimità – con le quali abbiamo ovviamente un canale aperto – chiamate in questo caso a dover gestire anche la logistica degli aiuti».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Dicembre 2020
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