Polemiche a Cuveglio per i buoni spesa alimentari
La minoranza chiede conto delle scelte del Comune. Il sindaco replica: “Se ne parlerà in Consiglio, scelta per ottimizzare gli aiuti"
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“Cuveglio al Centro“, minoranza in consiglio comunale si lamenta per la gestione comunale dei buoni spesa, aiuti che vanno alle famiglie con problemi per sostenere i loro acquisti alimentari: secondo i consiglieri Alagna e Rossi i piccoli commercianti «rimarrebbero esclusi» dalla possibilità di spendere, ma il sindaco non ci sta e rimanda le accuse al mittente.
La cifra destinata a Cuveglio per questi buoni «è di 23 mila euro», spiegano dalla minoranza.
«Ci eravamo mossi per tempo e già il 23 novembre – il giorno stesso della pubblicazione in
Gazzetta Ufficiale delle nuove misure – avevamo chiesto di rivedere il metodo di
distribuzione dei buoni spesa per renderli spendibili anche presso le piccole realtà (i
negozi di prossimità e i produttori locali) e non più solo in un supermercato, istituendo un
elenco delle attività aderenti (come avviene in altri comuni). Questa misura mirava a sostenere i nostri concittadini più bisognosi e favorire le attività della filiera alimentare presenti nel territorio», affermano Alagna e Rossi.
«Stiamo aspettando di poter discutere la nostra proposta da quasi un mese, intanto l’Amministrazione ha confermato la convenzione con un solo esercizio commerciale: un supermercato ed escluso ancora le piccole realtà», scrivono i consiglieri di minoranza.
«Pensiamo che i cittadini abbiano il diritto di conoscere i motivi di questa (discutibile) scelta. Come può, l’Amministrazione, dichiararsi al fianco delle attività locali quando poi le esclude? Evidentemente il sostegno del Comune, tanto declamato a parole, vale solo qualche domenica al mese, in occasione del mercato contadino. Speriamo, infine, che almeno la cittadinanza possa ricevere pubblicamente quelle risposte che a noi sono state finora negate».
Le risposte non tardano ad arrivare per bocca dello stesso sindaco Francesco Paglia. «La questione sarà oggetto di dibattito e trattazione nel prossimo consiglio comunale», annuncia il sindaco.
«Nel merito, l’indirizzo dato per la gestione di questi buoni (che, lo ricordo, non sono ristori e quindi aiuti alle attività ma sostegno agli acquisti delle famiglie che ne hanno diritto) è quello di ottimizzare le risorse. Ricordo che si tratta di buoni che possono venir spesi per l’acquisto di generi alimentari e la decisione di impiegarli per gli acquisti in un supermercato tiene conto certamente della possibilità data al cittadino di poter servirsi nel migliore dei modi e in maniera più efficace, ma anche del tessuto commerciale di Cuveglio dove rimangono pochissime attività alimentari di prossimità – con le quali abbiamo ovviamente un canale aperto – chiamate in questo caso a dover gestire anche la logistica degli aiuti».
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