Da Regione Lombardia 30 milioni per il recupero e la riqualifica di borghi storici
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Trenta milioni di euro da destinare a interventi pubblici su aree e immobili di proprietà pubblica e di pubblico interesse. È la dotazione economica di un bando, che sarà pubblicato entro i prossimi tre mesi, i cui criteri sono stati approvati nella giornata di oggi, mercoledì 2 dicembre, dalla giunta regionale su proposta dell’assessore al territorio e protezione civile, Pietro Foroni.
«Grazie ai fondi previsti dal ‘Piano Lombardia‘ del presidente Fontana – sottolinea Foroni – finanzieremo gli interventi per la riqualificazione urbana e territoriale dei borghi storici in un’ottica di sviluppo locale e valorizzazione del turismo culturale. Azioni mirate anche alla ripresa economica del territorio lombardo a seguito dell’impatto negativo dell’emergenza epidemiologica da Covid-19».
Il bando è rivolto ai comuni lombardi fino a 30.000 abitanti che abbiano un centro storico o un borgo antico o una frazione dell’abitato con un patrimonio di oltre il 70% di edifici risalenti a prima del 1939, apprezzabile per qualità urbanistica e architettonica, per il quale ci sia la volontà di valorizzazione, sviluppo, promozione e animazione del patrimonio.
L’iniziativa prevede una serie di operazione per il recupero, riqualificazione e adeguamento funzionale, strutturale e impiantistico di immobili e di beni pubblici del patrimonio storico, culturale, architettonico e archeologico; la riqualificazione di spazi pubblici e di aree verdi urbane e il miglioramento dell’accessibilità e della mobilità; le infrastrutture per l’erogazione dei servizi di informazione e comunicazione per l’accoglienza, volti a favorire la fruizione del patrimonio culturale.
«Abbiamo previsto un investimento minimo di 100.000 euro per ciascuna domanda di contributo – ha spiegato Foroni – e un contributo massimo concedibile per beneficiario singolo o in forma associata di 1 milione di euro. Il contributo è previsto a fondo perduto, fino al 100% delle spese ammissibili, è cumulabile con eventuali altri finanziamenti pubblici concessi per le stesse opere o interventi, a qualsiasi titolo, da provvedimenti nazionali e dell’Ue ove non è prescritto il divieto di cumulo, ma non con eventuali altri finanziamenti regionali».
Le domande dovranno essere presentate dai comuni esclusivamente tramite la piattaforma ‘Bandi Online’. I lavori dovranno iniziare entro il 30 novembre 2021 e il collaudo – se previsto – o ‘Certificato di regolare esecuzione’ dovranno essere presentatati entro il termine del 20 novembre 2022.
«Le tempistiche – ha concluso l’assessore -, vista l’urgenza di rilanciare rapidamente gli investimenti pubblici a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, sono stringenti sia per gli Uffici regionali competenti, che dovranno preparare il bando e procedere alla selezione degli interventi in tempi brevi, sia per i comuni, che dovranno presentare istanza e procedere altrettanto tempestivamente con i lavori».
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