Il treno, il car sharing e il monopattino: Regione e Rfi investono sulle stazioni
L'istituzione pubblica e la società del gruppo FS hanno firmato un Protocollo d'intesa per lo sviluppo dell'intermodalità. Obbiettivo: migliorare l'interscambio tra treni, reti di trasporto pubblico e mobilità condivisa ed elettrica

Potenziare l’accessibilità e l’attrattività delle stazioni, ottimizzare l’integrazione modale tra il treno e il trasporto pubblico su gomma, creare connessioni di qualità con la rete ciclabile, puntare sulla sostenibilità ambientale e sulla mobilità elettrica.
Questi gli obiettivi del Protocollo d’intesa per lo sviluppo dell’intermodalità nelle stazioni ferroviarie siglato oggi da Regione Lombardia e Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane), con il quale si dà avvio a un lavoro comune che mira a ridefinire i piazzali e le aree adiacenti le stazioni con interventi capaci di alleggerirle progressivamente dalla prevalenza delle auto private, a favore di bus urbani e regionali, percorsi pedonali e ciclabili, ciclostazioni, spazi dedicati al kiss & ride, ai taxi, alla mobilità condivisa (car, scooter, monopattini e bike sharing) ed elettrica.
Un processo di valorizzazione delle stazioni ferroviarie che punta a trasformarle in un’opportunità preziosa di aggregazione ed erogazione di servizi dedicati alla mobilità integrata, in nuovi hub del trasporto sostenibile e della mobilità nuova.
L’obiettivo di questo accordo è la volontà espressa da Rfi e dalla Regione di co-pianificare un nuovo ruolo della stazione ferroviaria, con il fine ultimo di incentivare gli spostamenti con mezzi pubblici, condivisi ed elettrici sul territorio, nonché la mobilità attiva, anche in chiave di sostenibilità ambientale. Un gruppo di lavoro congiunto, con un approccio data-driven basato sulla condivisione delle informazioni, studierà le soluzioni da mettere in campo e le modalità per armonizzarle con le rispettive pianificazioni degli investimenti.
«Il Protocollo è un passo verso l’obiettivo comune di agevolare l’intermodalità ed efficientare i servizi che afferiscono alle stazioni di Rfi» ha commentato l’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi. «Ripensare gli spazi attorno agli scali ferroviari consente da un lato di implementare le azioni per la mobilità sostenibile, dall’altro di avviare significative operazioni di riqualificazione urbana considerando il ruolo centrale che le stazioni rivestono all’interno delle città e dei paesi».
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