La Svizzera dà il via libera al vaccino Pfizer: protezione superiore al 90 per cento
Swissmedic ha approvato l'utilizzo. Si tratta della prima omologazione al mondo "con procedura ordinaria"
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La Svizzera dà il via al vaccino di Pfizer/BioNTech contro il Covid-19. L’omologazione è arrivata da Swissmedic dopo attenta considerazione del rapporto rischi-benefici nella procedura di rolling review.
Secondo i dati dell’Istituto svizzero per gli agenti terapeutici, la protezione vaccinale è superiore al 90% sette giorni dopo la seconda vaccinazione. Si tratta della prima omologazione al mondo con procedura ordinaria.
Due mesi dopo aver ricevuto la domanda, l’Istituto svizzero per gli agenti terapeutici Swissmedic ha omologato il vaccino contro il coronavirus Comirnaty® (BNT162b2) sulla base di un attento esame dei documenti presentati su base continuativa. I dati disponibili fino a oggi hanno mostrato un’elevata efficacia comparabile in tutte le fasce di età testate e hanno soddisfatto i requisiti di sicurezza. «La sicurezza dei pazienti è una premessa necessaria, soprattutto quando si tratta di omologare un vaccino», afferma Raimund Bruhin, direttore di Swissmedic.
«Grazie alla procedura di rolling review e alla composizione flessibile dei nostri team, siamo stati comunque in grado di prendere decisioni con rapidità tenendo nella massima considerazione i tre requisiti essenziali: sicurezza, efficacia e qualità.»
Considerate le conseguenze della pandemia, la rapida omologazione del vaccino rappresenta una pietra miliare per la salute pubblica.
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Le persone a partire dai 16 anni di età possono essere vaccinate contro il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2), in conformità con le raccomandazioni di vaccinazione rilasciate ufficialmente dalla Confederazione. Per una protezione vaccinale ottimale si consigliano due vaccinazioni somministrate per via intramuscolare a intervalli di almeno 21 giorni. Secondo i dati degli studi valutati da Swissmedic, presso la popolazione adulta la protezione vaccinale è superiore al 90% sette giorni dopo la seconda somministrazione. Sin dall’insorgenza della pandemia Swissmedic ha avviato i preparativi necessari alla valutazione delle domande di omologazione per i medicamenti anti-Covid-19, istituendo fin dall’inizio un gruppo di lavoro interno per consigliare le aziende e i gruppi di ricerca su questioni scientifiche e normative.
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