“Felice per Kevin Benavides: veloce e intelligente, ha vinto la Dakar”
Il pilota argentino, già ospite di VareseNews, ha centrato il successo tra le moto nel raid più celebre del mondo. Ce ne parla Martino Bianchi, il manager varesino che lo portò alla Honda
La Dakar 2021 si è conclusa oggi – venerdì 15 gennaio – a Gedda, sede di partenza e di arrivo di una gara “confinata” quest’anno nei deserti dell’Arabia Saudita, terzo scenario nella storia di questo leggendario rally/raid dopo l’Africa e il Sudamerica.
A vincere la gara, per quanto riguarda le moto, è stato l’argentino Kevin Benavides che forse i più attenti lettori di VareseNews ricorderanno per essere stato ospite della nostra redazione poco meno di tre anni fa (la foto in alto si riferisce a quella visita) per una intervista che potete leggere CLICCANDO QUI. Benavides, che oggi ha 32 anni e corre ancora con il team ufficiale della Honda, era a Varese ospite di Martino Bianchi, il manager motociclistico che allora era a capo del programma rally della casa giapponese.
Oggi Bianchi ha lasciato la HRC ma è ugualmente felice per il successo di uno dei suoi pupilli: «Sono contento per Kevin, con il quale mi sono sentito spesso nel corso di questa Dakar. Ha gareggiato in modo intelligente, è riuscito a mantenere la tranquillità necessaria mentre ogni giorno qualche ritiro o qualche problema improvviso rivoluzionava la classifica generale. Poi, nelle ultime tappe. è stato bravo a gestire il vantaggio e a concludere da vincitore».
Bianchi racconta come ha “scovato” Benavides e lo ha portato nel team Honda pochi anni or sono. «Kevin gareggiava nell’enduro e nel 2015 iniziò a correre i rally con l’importatore in Argentina della Honda. Fu in quelle occasioni che lo notai: era promettente e allora gli diedi la possibilità di correre in Marocco al Merzouga Rally e poi in Sardegna. Ci convinse e lo mettemmo sotto contratto; nel 2017 un infortunio gli impedì di correre la Dakar mentre nel 2018 fu secondo assoluto».
Benavides in azione alla Dakar 2021 – foto Monster Energy Honda TeamAl manager varesino affidiamo anche la descrizione sportiva del campione di Salta: «Kevin è un pilota veloce su ogni terreno e questo è fondamentale per questo tipo di gare. Non è uno specialista della sabbia, però si è allenato molto: in particolare ha lavorato a lungo in Cile insieme al suo compagno di squadra Cornejo. Vederlo vincere per me è una bella soddisfazione: non sono più alla Honda ma non ho alcun rancore, è piacevole sapere che un pilota in cui ho creduto sia riuscito a centrare questo obiettivo. Tra l’altro Benavides è il primo pilota latinoamericano a conquistare la Dakar, curiosamente proprio quando la corsa si è sposata in Arabia».
Nella classifica finale delle moto, Benavides ha preceduto il compagno di squadra e campione uscente Ricky Brabec (Usa) e la prima delle Ktm, quella del britannico Sam Sunderland. Primo italiano, Cesare Zacchetti, 38° assoluto. Al traguardo di Gedda è giunto anche il leggendario Franco Picco (tre volte sul podio negli anni Ottanta) a 65 anni; ritirato l’unico varesino al via, Gianni Stigliano. Purtroppo è invece deceduto il francese Pierre Cherpin, pilota dilettante che era stato coinvolto in una grave caduta lo scorso 10 gennaio.
Passando alle auto, la vittoria è andata al francese Stephan Peterhansel su Mini X-Raid (navigatore Edouard Boulanger) davanti ad Al-Attiyah e a Sainz. Successo argentino anche nei quad con Manuel Andujar mentre tra i camion tripletta per i russi Kamaz: oro all’equipaggio Sotnikov, Akhmadeev, Akhmetzianov.
«Loco ma con cabeza». Kevin Benavides si racconta a VareseNews
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