“Per gestire le vaccinazioni coinvolgere i Comuni”: il sindaco di Taino scrive a Conte
In una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio, al Ministro della Salute e al Commissario straordinario Arcuri, il primo cittadino Stefano Ghiringhelli chiede un maggiore coinvolgimento degli enti locali nell'organizzazione della campagna vaccinale
Il sindaco di Taino Stefano Ghiringhelli giovedì 21 gennaio ha scritto una lettera indirizzata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il ministro della Salute Roberto Speranza e il commissario straordinario Domenico Arcuri per chiedere un cambio di passo nella gestione della campagna vaccinale contro il Covid-19, che coinvolga gli enti locali.
«Credo sia ora – scrive il primo cittadino di Taino – di voltare pagina e di prepararsi alla somministrazione di massa dei vaccini quando arriveranno. L’imperativo per l’Italia è che l’emergenza sanitaria si concluda il prima possibile così da permetterci di affrontare a viso aperto la crisi economica che si è scatenata e che nei prossimi mesi mostrerà la sua reale portata, occorre che la vaccinazione di massa sia rapida, precisa, puntuale ed efficiente».
«Noi sindaci e gli uffici comunali – aggiunge Ghiringhelli – siamo i soggetti che hanno immediatamente il polso della situazione e siamo in grado in brevissimo tempo di monitorare l’evolversi di problematiche. La nostra resilienza è stata dimostrata dalla tempestività con cui abbiamo dato seguito alla vostra richiesta di gestione delle somme a sostegno delle famiglie in difficoltà erogate dalla Protezione Civile sia nella prima che nella seconda ondata di contagi. Proprio per questi motivi ritengo che per gestire un’operazione di tale portata i Comuni non possano essere messi da parte. Concluse le operazioni di vaccinazione dei sanitari e degli ospiti delle Rsa, occorrerà iniziare a vaccinare le fasce di popolazione più a rischio, chi meglio dei Comuni e dei loro uffici è in grado di generare elenchi, contattare, programmare e organizzare le giornate di vaccino? Io ritengo nessuno».
«Ogni Comune – continua il Sindaco – ha l’anagrafe aggiornata, la Polizia locale, i gruppi comunali o le associazioni di Protezione civile e i volontari; queste forze non possono essere ignorate, sarebbe un grave errore sia dal lato della convenienza economica, sia dal lato umano, tutti questi soggetti si sono adoperati e hanno lavorato duro nel periodo più complicato dell’emergenza, contribuire in modo significativo allo sforzo conclusivo utile ad archiviare questa piaga sarebbe il miglio riconoscimento, nessuna cerimonia sarebbe paragonabile. In tutti i Comuni abbiamo almeno una sala polivalente, un teatro o una tensostruttura che può essere utilizzata per questa operazione, non accorrerebbe inventare nulla di nuovo ma semplicemente utilizzare quelle strutture che da ormai un anno sono ferme in attesa di un loro utilizzo futuro».
«Dobbiamo avere massima fiducia nell’Italia e negli italiani – conclude Ghiringhelli -, il nostro popolo ha sempre dimostrato nei periodi più bui alto senso del dovere, spirito di sacrificio e resilienza, certo occorre mostrare loro un cammino che seppur irto di difficoltà sia chiaro, preciso e ben delineato».
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