“Abbiamo la casa a Monteviasco, il Comune ci ascolti”
Dopo la raccolta firme per far ripartire la funivia, i proprietari di seconde case del paesino hanno nuovamente scritto al sindaco. Sul piatto tasse, utenze e funivia
Un incontro per fare il punto. E una maggiore chiarezza da parte dell’amministrazione. Dopo la raccolta firme per far ripartire la funivia, i proprietari di seconde case di Monteviasco hanno nuovamente scritto al sindaco del paese di Curiglia con Monteviasco Nora Sahnane per rivolgere alcune richieste anche alla luce della questione non secondaria dei costi delle utenze che i proprietari sono costretti a sostenere.
«Addirittura» scrivono, «alcuni hanno dovuto dare disdetta dal servizio energetico».
La principale critica all’amministrazione riguarda anche la funivia, ancora ferma sebbene stia per andare in porto la progettazione dei lavori che consentiranno un’apertura dell’impianto stimata attorno alla prossima estate. Un panorama che non soddisfa chi ha la casa di campagna nel paesino abbarbicato sulla montagna in cui vivono ancora 6 persone.
«Ribadiamo che l’Organismo di investigazioni sugli incidenti anche funiviari più autorevole in Italia e forse anche in Europa, DIGIFEMA, nella relazione di indagine sull’incidente mortale ha confermato che l’impianto era perfettamente conforme alle norme applicabili oggi vigenti e, nella stessa relazione, si riporta la data del 7/8 maggio 2018, giorni in cui il Direttore dell’Esercizio aveva effettuato visite e prove con esito favorevole per l’apertura al pubblico servizio per gli anni 2018 e 2019. Ci chiediamo dunque perché l’Amministrazione non abbia fatto nulla di utile per il riavvio immediato del servizio di pubblico trasporto nel mentre si appronta il progetto che avete commissionato che, a nostro avviso è uno spreco di denaro pubblico».
Ai padroni di casa non sta bene poi «una riduzione del 40% della TARI per tutte le utenze private di Monteviasco in egual misura, senza tener conto che molti proprietari da oltre due anni non hanno potuto accedere ai loro alloggi per motivi comprovabili non è equo».
I proprietari dunque chiedono all’amministrazione un incontro, ma anche una puntuale comunicazione tramite email, «per aggiornare noi proprietari sulle azioni dell’Amministrazione. Avere la sicurezza che la teleferica continuerà a funzionare puntualmente, garantendo il trasporto delle merci. Avere la sicurezza che si intervenga sulla “mulattiera” e sia tenuta in ordine per essere sempre percorribile e infine conoscere il piano istituito per il ripristino della funivia, prodotto dall’Amministrazione Comunale stessa ed i tempi programmati e pianificati».
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