La reputazione è sul furgone dell’artigiano “targato” IPE: impresa di provata eccellenza
Un percorso di formazione per rinnovare e confermare le competenze delle imprese. IPE è il programma ideato da Confartigianato Artser e Versione Beta. «È un'opportunità per distinguersi»
«Tante volte noi facciamo corsi di formazione sul prodotto, mettiamo l’adesivo sul furgone ed è finita lì, anche se poi quel prodotto cambia nel tempo. Ora con IPE (Impresa di provata eccellenza, ndr) c’è qualcuno che certifica una competenza e un percorso di conoscenza che continua nel tempo». Rocco Dabraio, imprenditore artigiano impiantista, si è collegato alla conferenza stampa di presentazione del progetto IPE, da un centro di formazione professionale. Non è certamente un caso e il motivo lo spiega lui stesso: «La competenza e la formazione sono il punto cardine che può fare la differenza per noi artigiani. Dobbiamo padroneggiare bene le nuove tecnologie e dobbiamo dialogare. A chiedercelo sono i clienti che impiegano il tempo di un clic per trovare qualcuno con più qualifiche e maggior know how».
Il progetto pensato e realizzato da Confartigianato Artser e il laboratorio Versione Beta è una risposta importante in un momento delicato per le migliaia di imprese artigiane che alimentano l’economia del territorio. Una reazione che parte da un fattore determinante nella ripresa: la reputazione certificata dell’impresa fatta da un soggetto terzo, in questo caso l’associazione di categoria, sulla base della formazione sostenuta.
«Per riappropriasi del business noi ci affidiamo a IPE – spiega Elena Ambrosoli chief manager marketing e commerciale Confartigianato Artser – con l’obbiettivo di costruire anche una comunità di imprese che abbia momenti di scambio e confronto attraverso un aggiornamento continuo e condividendo questo percorso. Attraverso il saper fare e la conoscenza, la reputazione dell’imprenditore cresce sul mercato. È un’opportunità per distinguersi».
Con cinque corsi tecnici che hanno formato 550 allievi, per quasi 10mila ore di formazione, su tutto quello che la normativa sollecita, Versione Beta è una palestra ben collaudata di formazione per gli artigiani. Si parte naturalmente dal settore casa, la locomotiva dell’economia italiana, con gli impiantisti termo-idraulici.
COMPETENZA E FORMAZIONE CONTINUA
C’e una sola parola chiave in grado di aprire contemporaneamente il mercato e di stabilire un rapporto trasparente e qualificato con dipendenti, fornitori e committenti, pubblici o privati che siano, ed è la “competenza“. «Questo percorso è importante in un’ottica di stabilità – spiega Umberto Rega, manager formazione per le imprese Confartigianato Artser-. Le imprese che lo seguono si presentano sul mercato con un’ottima reputazione e questo fa la differenza perché oggi i consumatori sono più attenti e informati e quindi più esigenti. Per la comunità di imprenditori è anche un modo per raccogliere le sfide come l’Ecobonus perché saranno in grado di fornire il servizio e i prodotti giusti al prezzo giusto e con un’ottima qualità».
I pacchetti dei corsi sono consultabili online, sui siti di Confartigianato e Versione Beta. L’offerta di Ipe viene rinnovata ogni due anni, un dettaglio non da poco perché questa scansione temporale non è altro che l’applicazione pratica del concetto di formazione continua. «Lavoriamo su un valore aggiunto – continua Rega – in un laboratorio diffuso sul territorio e non basato su un solo comune. Noi partiamo da un bacino che comprende 1900 imprese di impiantistica, tra la provincia di Varese e la Lomellina. Ci sarà una fase di valutazione e poi le imprese sceglieranno il pacchetto di corsi perché l’impiantistica presenta sia aspetti tecnici sia relazionali, perché le imprese lavorano nei cantieri e anche nelle abitazioni private. Dopo questo settore, ci si rivolgerà al manifatturiero e ai servizi perché IPE è una metodologia formativa e noi siamo in grado di adattarla a tutti».
Durante la ripartenza, differenziarsi in senso positivo aiuterà a cogliere le opportunità di business che si presenteranno. «Per comunicare la propria idea di impresa differenziante c’è bisogno di un percorso – conclude Stefano Comida, imprenditore specializzato in serramenti – Bisogna studiare perché questo iter serve a sviluppare competenze tecniche ed anche a confermarle. È un’evidente esigenza del cliente emersa in questo tempo di pandemia. Ben vengano dunque iniziative di questo tipo e spero che siano estese ad altri settori perché l’imprenditore è una persona sola che deve prendere decisioni in tempi brevi. Formarsi e avere una certificazione serve per il benessere e la tranquillità, soprattutto del cliente».
Confartigianato presenta IPE, il marchio per le Imprese di Provata Eccellenza
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