Il ministro anticipa le norme del nuovo Dpcm: stretta sull’asporto dei bar e proroga delle aree differenziate
Il ministro Speranza riferisce alla Camera sulle nuove misure allo studio di Governo e regioni, annunciando la proroga dello stato di emergenza al 30 aprile
«In tutta Europa sta montando una nuova forte tempesta. Merkel ha detto che ci aspettano i mesi più duri della pandemia e questo rischio è concreto. Il virus verrà piegato quando arriveranno le forniture dei vaccini ma adesso sta di nuovo circolando con forza crescente e può colpirci duramente. Quando tutti i parametri peggiorano contemporaneamente abbiamo l’obbligo di prendere nuove misure commisurate al rischio che si corre».
Con queste parole il ministro Speranza riferisce alla Camera sulle nuove misure allo studio di Governo e regioni, annunciando la proroga dello stato di emergenza al 30 aprile, la riapertura dei musei in area gialla e l’intenzione di limitare il rischio di assembramenti di fronte ai locali pubblici limitando alle 18 la possibilità di asporto nei bar.
«Il Governo ritiene inevitabile prorogare al 30 aprile lo stato di emergenza che scade il 31 gennaio – ha spiegato Speranza -. Un passaggio giustificato dall’andamento dell’epidemia e che consente all’architettura istituzionale dell’emergenza di continuare ad esercitare le sue funzioni e il suo lavoro. Nella giornata di lunedì abbiamo avviato anche il lavoro per la stesura del nuovo dpcm che sostituirà quello in scadenza il 15 gennaio in cui prevediamo la conferma delle misure vigenti e delle fasce differenziate che ci ha consentito di abbassare la curva tra novembre e dicembre».
Bar, spostamenti fra regioni e ospiti non conviventi
Speranza ha poi annunciato una serie di novità: «È intenzione del governo vietare gli spostamenti fra regioni anche in zona gialla – ha detto il ministro -, inoltre intendiamo ridurre gli assembramenti negli spazi antistanti i locali pubblici a rischio di aggregazione attraverso la limitazione dell’asporto per i bar a partire dalle 18».
Sempre secondo anticipato dal ministro il Dpcm dovrebbe «Confermare l’indicazione di poter ricevere a casa massimo due persone non conviventi come già avvenuto per il periodo natalizio e stabilire l’ingresso in area arancione per tutte le regioni a rischio alto secondo i 21 parametri già definiti».
L’area bianca e musei aperti in area gialla
In conclusione del suo intervento Speranza ha annunciato la volontà di istituire una quarta area oltre a quella rossa, arancione e gialla: l’area bianca che «potrà scattare solo con livello epidemiologici molto bassi, un’incidenza sotto i 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti e Rt sotto 1 con un indice di rischio basso. È difficile che possa scattare nel breve periodo ma iniziamo a dare un segno di speranza. Con lo stesso spirito è intenzione del governo in area gialla riaprire i musei come luogo simbolico della cultura del nostro paese».
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pongo una domanda: perché si insiste molto sul fatto che non ci si possa spostare da una regione all’altra?
non ne capisco il motivo, a meno che tutto stia nel meschino orticello io regione A mi tengo i miei ammalati e tu ti tieni i tuoi. Ma come? spesso le liste d’attesa per esami particolari sono lunghe perché Italiani di altre regioni si rivolgono in lombardia per farsi assistere, ma per il corona no tutti a casa propria?
Povera italietta