È morto Marco Formentini, primo sindaco della Lega di Milano
Formentini aveva 90 anni ed era malato da tempo. Prima di diventare sindaco, Formentini venne eletto deputato sempre nelle file della Lega ed è stato poi anche eurodeputato per dieci anni
È morto a Milano Marco Formentini, il primo e unico sindaco della Lega del capoluogo lombardo in carica dal 1993 al 1997. Ne ha dato notizia Davide Boni, ex presidente del Consiglio regionale della Lombardia.
Formentini aveva 90 anni ed era malato da tempo. Prima di diventare sindaco, Formentini venne eletto deputato sempre nelle file della Lega ed è stato poi anche eurodeputato per dieci anni, non tutti nelle file del Carroccio che lasciò per passare ai Democratici.
«Addio Marco. Ci lascia il primo sindaco leghista di Milano. Eletto direttamente dai milanesi! A lui possiamo attribuire l’impulso, fatto di scelte concrete, che ha prodotto la “rinascita” di Milano. Una persona perbene, molto competente e affabile», Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ricorda Marco Formentini.
«L’ho conosciuto personalmente – prosegue Fontana – e ne ho potuto apprezzare i suoi modi genuini ma, allo stesso tempo, risoluti. Non dimenticherò mai il suo sorriso rassicurante. Ai suoi cari le più sentite condoglianze di tutta la Regione Lombardia e dei lombardi».
Lo ha ricordato anche il primo cittadino di Milano Beppe Sala con un post sui social:
Marco Formentini è stato un uomo politico di cui Milano può essere orgogliosa. Partigiano, cuore socialista, segretario della giunta della Regione Lombardia di Piero Bassetti, aderisce alla Lega in un percorso di continua ricerca di nuove soluzioni politiche per il nostro Paese. Nel 1993 diventa il primo sindaco di Milano eletto direttamente dai cittadini milanesi. La sua Giunta sperimentò una scelta di figure per lo più indipendenti dallo schieramento dei partiti. Ebbe una navigazione non semplice, chiese e ottenne l’appoggio della sinistra per concludere il suo mandato.
Da parlamentare europeo, aderì alla Margherita (in Europa “I Democratici”), portando la sua esperienza e la sua visione anche nell’alveo del centro sinistra. Lasciò in eredità la pedonalizzazione dal Duomo a San Babila, la linea 3 della metropolitana e il primo progetto della linea 4. Ma soprattutto, dopo uno dei momenti più critici della storia di Milano del dopoguerra, seppe farsi apprezzare per quelle doti umane che un sindaco non deve mai dimenticare di esercitare nei confronti dei suoi cittadini. Grazie, Marco. Non ti dimenticheremo.
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