Oltre 3000 vaccinazioni anticovid in un giorno nelle RSA
Ha rallentato il ritmo delle vaccinazioni anche a causa della diminuzione di dosi consegnate. L'associazione delle residenze socio sanitarie lancia una proposta: contro la solitudine si vaccini anche un parente per ogni ospite

Nelle strutture sanitarie della Lombardia, nella giornata di ieri, sono state effettuate 3.163 vaccinazioni anti covid. Il dato complessivo sale quindi a 188.063 somministrazioni dall’inizio della campagna, superando l’80,1% delle dosi finora disponibili.
La flessione del numero dei vaccini è dovuta alla parziale consegna, ieri, delle 70.000 dosi previste da parte di Pfizer. Ieri, infatti ne sono state consegnate solo 18.000, le altre 52.000 dovrebbero arrivare domani. Le strutture ospedaliere e le Rsa quindi potranno proseguire la campagna per gli oltre 100.000 soggetti che fanno parte del target coinvolto in questa prima fase, tenendo le scorte raccomandate dalla struttura commissariale, per il richiamo. Il nuovo aggiornamento sarà comunicato domani.
Intanto Uneba, associazione che riunisce gran parte delle residenze socio sanitarie per anziani e disabili, ha promosso una campagna per allargare anche a un parente per ogni ospite la vaccinazione prioritaria. La campagna si intitola: “ Un vaccino anche contro la solitudine”.
«Il vaccino contro il Covid 19 è fondamentale per gli anziani e le persone fragili accolti in Rsa e altre strutture residenziali per persone con disabilità, e applaudiamo la scelta di dare loro priorità nella somministrazione. Una scelta che può davvero fare la differenza tra la vita e la morte – dichiara Framco Massi, presidente nazionale di Uneba – Ma che non è sufficiente a rimediare all’altra ferita che questi mesi di pandemia hanno inferto ai nostri anziani: quella della solitudine. Perché se da un lato limitare le visite e i contatti con l’esterno ha limitato la diffusione del virus, è però anche vero che ha ridotto moltissimo le opportunità di relazione. A soffrire altrettanto fortemente questa limitazione agli incontri sono stati anche figlie e figli, fratelli e sorelle, nipotini degli anziani e delle anziane delle Rsa.
Per questo chiediamo che per ogni anziano vaccinato, sia vaccinato al più presto un famigliare».
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