Qualità dell’aria: a Varese superati i limiti di PM10 25 volte in un anno
Lo stop del traffico dovuto al lockdown non ha avuto gli effetti sperati sui livelli di inquinamento. I dati di Arpa Lombardia provincia per provincia
Anche se lo stop del traffico dovuto al lockdown non ha avuto gli effetti sperati per quanto riguarda la qualità dell’aria, in generale anche nel 2020 i livelli medi di concentrazione degli inquinanti hanno rispecchiato l’andamento decrescente degli ultimi anni. Nonostante questo, però, in quasi tutta la provincia si è verificato un aumento dei giorni in cui la concentrazione media di PM10 ha superato i limiti. Ecco i dati raccolti nel corso di tutto il 2020 dalle stazioni di Arpa Lombardia provincia per provincia.
PM10: in linea con l’andamento degli anni precedenti, salgono i giorni in cui si sono superati i limiti
Per quanto riguarda il superamento della media giornaliera di 50 µg/m3 di Pm10, nel 2020 a Milano è successo 90 volte, 78 a Cremona, 66 a Mantova e a Monza, 64 a Pavia, 62 a Brescia, 59 a Lodi, 46 a Bergamo e a Como, 25 a Varese, 24 a Lecco e 7 a Sondrio. Sono 3 pertanto i capoluoghi di provincia in cui è stato rispettato il limite previsto dalla normativa italiana ed europea di non più di 35 giorni oltre soglia.
Nel 2019 il numero di giorni di superamento era risultato complessivamente pari a 72 giorni a Milano, 65 a Pavia, 64 a Cremona, 57 a Mantova, 55 a Lodi, 53 a Brescia, 44 a Monza, 29 a Bergamo, 27 a Como, 19 a Lecco, 17 a Varese e 9 a Sondrio. Ampliando il periodo di analisi si osserva come il numero di giorni di superamento fosse però, qualche anno fa, ben maggiore. Per esempio, nel 2006, i giorni di superamento della soglia erano risultati rispettivamente pari a 149 a Milano, 138 a Cremona, 113 a Pavia, 162 a Lodi, 145 a Monza, 148 a Mantova, 146 a Brescia, 90 a Bergamo, 102 a Como, 83 a Lecco, 56 a Varese, 138 a Sondrio.
Diossido di azoto: valori ancora in calo, maggiore concentrazione nelle zone più trafficate
L’NO2 ha fatto registrare un’ulteriore diminuzione rispetto all’andamento osservato negli anni precedenti, complessivamente già in miglioramento su base pluriennale, con concentrazioni medie annue nel 2020 inferiori a quelle del 2019; sebbene siano ancora presenti alcuni superamenti del valore limite sulla media annua (pari a 40 µg/m3), in particolare in stazioni da traffico degli agglomerati urbani.
La situazione delle medie annue dell’NO2 del 2020, con riferimento alle stazioni peggiori dei capoluoghi di provincia, è la seguente: Milano 48 µg/m3, Monza 44 µg/m3, Brescia 41 µg/m3, Lecco 33 µg/m3, Bergamo, Como e Pavia 31 µg/m3, Lodi 29 µg/m3, Cremona e Mantova 27 µg/m3, Varese 26 µg/m3, Sondrio 20 µg/m3. Nel 2019 le medie annue erano risultate rispettivamente pari a Milano e Brescia 58 µg/m3, Monza 46 µg/m3, Como 40 µg/m3, Bergamo 39µ g/m3, Lecco e Pavia 35 µg/m3, Cremona, Lodi e Varese 33 µg/m3, Mantova 32 µg/m3, Sondrio 26 µg/m3.
Anche per l’NO2 si conferma del resto, al di là delle fluttuazioni tra un anno e l’altro, il trend in diminuzione su un periodo più lungo: a Milano viale Marche la media annua di NO2 si attestava a 76 µg/m3 nel 2007 e a 86 µg/m3 nel 2000.
Ozono: nessun andamento evidente nel corso degli anni
A differenza degli altri inquinanti considerati l’ozono non mostra un andamento evidente negli anni. Complessivamente, il 2020 ha fatto registrare una situazione migliore rispetto al 2019 in riferimento al numero di superamenti delle soglie di informazione e di allarme. Si sono registrati tuttavia, come anche negli anni precedenti, diffusi superamenti sia del valore obiettivo per la protezione della salute, sia di quello per la protezione della vegetazione. In particolare, il valore obiettivo per la protezione della salute di non più di 25 giorni con la massima media mobile su 8 ore superiore a 120 µg/m3, risulta superato in tutte le province lombarde.
In dettaglio, nel 2020 si sono registrati, nella stazione peggiore, 116 giorni di superamento dell’obiettivo per la protezione della salute nella provincia di Lecco, 92 in provincia di Como, 86 in provincia di Lodi, 85 in provincia di Milano e Varese, 84 in provincia di Bergamo, 82 in provincia di Brescia 74 in provincia di Monza e Brianza, 73 in provincia di Mantova, 67 in provincia di Cremona, 55 in provincia di Pavia e 30 in provincia di Sondrio a fronte di un valore obiettivo di non più di 25 giorni oltre la soglia (da valutarsi come media su tre anni).
Il quadro complessivo
I livelli di NO2 (biossido di Azoto) risultano tra i più bassi di sempre, con superamenti della media annua limitati a poche stazioni. I valori di PM10, che rispettano ovunque la media annuale, superano anche nel 2020 in modo diffuso i limiti sul numero massimo di giorni oltre la soglia di 50 µg/m3. I superamenti del PM2.5 sono circoscritti a un numero molto limitato di stazioni del programma di valutazione, mentre benzene, monossido di carbonio e biossido di zolfo sono ampiamente sotto i limiti. Rispetto agli anni precedenti, l’ozono ha fatto registrare un numero inferiore di sforamenti delle soglie di informazione e di allarme, pur in un quadro di diffuso superamento degli obiettivi previsti dalla normativa per la protezione della salute e della vegetazione.
I fattori che influenzano l’inquinamento: tra meteo e lockdown
A causa della pandemia COVID-19, il 2020 è stato caratterizzato da lunghi periodi di lockdown i cui effetti, connessi in particolare alla riduzione delle emissioni da traffico veicolare e, in misura minore, da attività industriali, sono però risultati diversi a seconda dell’inquinante considerato: molto più marcati su NO (monossido di azoto), benzene e NO2, meno evidenti sul PM10. L’andamento delle polveri sottili, nel bacino padano, è infatti influenzato in modo significativo dalla presenza della componente secondaria e, in parte, dall’aumento della combustione della legna negli apparecchi domestici. Inoltre, la scarsità di precipitazioni, registrata in particolare il primo biennio e il mese di novembre 2020, ha creato una situazione meteoclimatica sfavorevole alla dispersione degli inquinanti, in modo diffuso sul territorio regionale.
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