Il risveglio del sindaco di Somma dopo il Covid: “È stato il più bel Natale della mia vita”
Il 17 dicembre Stefano Bellaria ha dovuto salutare i suoi famigliari prima di essere sedato e intubato. Dopo una settimana in cui ha rischiato di morire si è svegliato: "Ringrazio tanti che sono stati vicini alla mia famiglia"
«Un Natale così bello non l’ho mai vissuto». Parte da qui, dalla vigilia di Natale e dal risveglio, il racconto di Stefano Bellaria, il sindaco di Somma Lombardo che per una settimana è stato ricoverato in terapia intensiva, intubato e a rischio di morte. Il pomeriggio delle riprese del video, il primo cittadino già riceveva atti dal municipio: e sabato tornerà alla vita pubblica per la consegna dell’Agnesino a Lorenzo Todeschini.
Ne video Bellaria racconta i venti giorni e più d’ospedale, sensazioni ed emozioni. Dopo pochi giorni dall’ufficializzazione del contagio, la situazione era precipitata il 17 di dicembre: «Sia il 17 che il 18 la situazione era molto critica, la saturazione era scesa ben al di sotto del 60%». Bellaria era sotto il casco a ossigeno Cpap e, sottoposto a massicce dosi di ossigeno, non si accorgeva delle sue condizioni critiche: quando la saturazione è precipitata è stato informato dai medici che gli hanno chiesto di chiamare i suoi famigliari per un saluto, prima di essere sottoposto alla sedazione per essere intubato.
Il risveglio è avvenuto appena prima di Natale: «Ricordo le voce e la musica di sottofondo, perché c’è sempre un po’ di musica di sottofondo». Solo al risveglio Bellaria ha potuto capire «quanto le persone di Somma e non solo sono state vicine alla mia famiglia, tanta solidarietà, tanta amicizia, tanta fede». Ha anche ringraziato in particolare i bambini delle scuole, che avevano decorato con una serie di bigliettini per lui l’albero di Natale davanti al municipio.
Il racconto del sindaco di Somma è anche la testimonianza di «una esperienza di buona sanità», dalla rete territoriale (il medico di base) ai tre ospedali da cui è transitato, vale a dire Busto Arsizio, Milano Fiera e Varese. Un sistema sanitario che si è andato rafforzando, dopo l’inverno-primavera 2020 quando il virus ci aveva preso drammaticamente in contropiede.
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