12 ore di musica per Patrick Zaki: gli artisti chiedono la sua libertà

Oltre 200 gli interventi di artisti, giornalisti, conduttori e organizzatori in quella che è stata la più grande mobilitazione musicale dedicata allo studente Patrick Zaki, detenuto in carcere da un anno

patrick zaki

È stata un successo Voci per Patrick, la maratona musicale in streaming per chiedere la liberazione di Patrick Zaki. L’evento dell’8 febbraio, promosso da Amnesty International Italia, Mei (Meeting degli Indipendenti, ndr) e Voci per la Libertà ha raggiunto l’obiettivo di coinvolgere tantissimi artisti nella richiesta di libertà per lo studente egiziano dell’Università di Bologna, detenuto nelle carceri del Cairo come prigioniero di coscienza a causa del suo lavoro per i diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media.

La piccola Woodstock si è snodata da mezzogiorno a mezzanotte: 12 ore di musica ed interventi in diretta per un evento che ha ottenuto il Patrocinio della Camera dei Deputati, dell’Università e del comune di Bologna.  A seguirlo sono state decine di migliaia di spettatori con più di mille condivisioni e con centinaia di messaggi di persone comuni che assieme agli artisti e agli organizzatori hanno chiesto la libertà per Zaki.

Oltre 200 gli interventi di artisti, giornalisti, conduttori e organizzatori in quella che è stata la più grande mobilitazione musicale dedicata allo studente. Tra i musicisti, nomi come Roy Paci, Grazia di Michele, Pierpaolo Capovilla, Alberto Fortis, Marina Rei, Cosimo Damiano Damato, Erica Mou, Antonio Iammarino e molti altri.

Ad amplificare i contenuti della maratona la staffetta che Rai Radio 1 ha realizzato durante tutta la giornata con il passaggio di testimone tra i vari programmi e le edizioni del giornale radio. Ogni programma ha mandato in onda un brano di un artista, con interviste ed interventi in diretta.

Ma la mobilitazione non si ferma. Riccardo Noury – portavoce di Amnesty International Italia – propone che «data l’assenza di pubblico, alla prossima edizione del Festival di Sanremo, sarebbe possibile far sedere simbolicamente il cartonato di Zaki in platea, invece di lasciare vuote le poltrone a causa dell’assenza di pubblico all’Ariston. Dobbiamo sfruttare quel palco anche per amplificare temi che devono essere ricordati e approfonditi dal servizio pubblico Rai».

Giordano Sangiorgi (patron del Mei) e Michele Lionello (direttore artistico di Voci per la Libertà) appoggiano pienamente la proposta e sottolineano l’importanza della musica come strumento universale per diffondere la difesa dei diritti umani.«Il mondo della musica, nonostante questo difficilissimo momento che sta vivendo a causa della pandemia, ha risposto in modo incredibile all’appello per chiedere la libertà di Patrick Zaki, il successo della maratona ne è una grande testimonianza. Non intendiamo però fermarci e continueremo attraverso i nostri festival ad impegnarci in questo senso. Vorremo davvero che il prossimo evento intanto fosse una grande festa, un enorme concerto per festeggiare la libertà di Patrick Zaki».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Febbraio 2021
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