Bambini in zona gialla: tutte le istruzioni
I parchi gioco, le visite agli amichetti, gli allenamenti e le attività artistiche: cosa cambia nella quotidianità delle famiglie
Come cambia la vita familiare e la gestione dei figli ora che la Lombardia è tornata ad essere Zona Gialla?
Così come accade per gli adulti, anche i bambini potranno godere di maggiori libertà di spostamento, con passeggiate in zona urbana o naturale anche fuori dal proprio comune (sempre cercando con buon senso di evitare i terreni più frequentati), e iniziano a ripartire scuole di musica e appuntamenti al museo.
Sempre ricordando che il giallo è comunque un colore di allerta: permette qualche opportunità in più ai bambini ma sempre responsabilmente e con attenzione.
SPOSTAMENTI
Visite ad amichetti o parenti: è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata della stessa Regione, tra le ore 5 e le 22. Allo spostamento possono partecipare massimo di due persone adulte con i figli (anche se in affido) minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.
Dai nonni: è possibile accompagnare i propri figli dai nonni o andarli a riprendere all’inizio o al termine della giornata di lavoro, ma sempre “fortemente sconsigliato, perché gli anziani sono tra le categorie più esposte al contagio da COVID-19” si legge nelle Faq del governo per la Zona Gialla.
Genitori separati: come durante il lockdown, gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche tra Comuni di aree differenti. Sempre scegliendo il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario (persone in quarantena, positive, immunodepresse etc.), nonché secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio o, in assenza di tali provvedimenti, secondo quanto concordato tra i genitori.
ATTIVITÀ E SPORT
Parchi e aree gioco: l’accesso a parchi e giardini pubblici è consentito, salvo diverse specifiche disposizioni delle autorità locali, e a condizione del rigoroso rispetto del divieto di assembramento. Possono accedervi i minori, anche assieme ai familiari o altre persone abitualmente conviventi o deputate alla loro cura, per svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto sempre evitando assembramenti e indossando la mascherina.
Passeggiate: sono ammesse, in aree urbane o naturali, purché all’interno della stessa regione e, utilizzando buon senso, preferendo luoghi non troppo frequentati per evitare assembramenti. Tutti gli spostamenti sono soggetti al rispetto della distanza minima di 1 metro, tranne nel caso in cui si accompagni un minore”.
Bicicletta: l’uso della bicicletta è consentito per gli spostamenti necessari (incluso andare a scuola) o per svolgere attività motoria all’aperto o per effettuare attività sportiva, mantenendo la distanza interpersonale di almeno due metri
Allenamenti: lo svolgimento degli sport di contatto rimane sospese, come vietate sono gare, competizioni e attività connesse agli sport di contatto di carattere amatoriale. Però è consentito svolgere all’aperto e a livello individuale i relativi allenamenti, anche per gli sport di squadra, che potranno svolgersi in forma individuale, all’aperto e nel rispetto del distanziamento.
A SCUOLA
Mascherine sempre: la didattica in presenza e i servizi parascolastici sono confermati per tutti gli studenti, bambini e ragazzi, ma con l’obbligo di indossare la mascherina (chirurgica o di comunità, lavabili o anche autoprodotte) continuativamente a scuola per tutti gli alunni con più di 6 anni (salvo disabilità o patologie incompatibili), anche se seduti al banco, indipendentemente dalla distanza.
In caso di quarantena: è previsto il “divieto assoluto” di uscire di casa per chi è sottoposto alla misura dell’isolamento, essendo risultato positivo al virus, o della quarantena precauzionale qualora sia stato identificato come contatto stretto di caso COVID-19. Si può uscire, e con mezzo privato, solo per accertamenti diagnostici prescritti dal medico, evitando i contatti con altre persone.
Le stesse limitazioni valgono anche per chi ha “sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5“.
La quarantena delle famiglie: come fare, in attesa di un vademecum ufficiale
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