A Cuveglio casi covid in aumento: dai 3 di inizio mese sono già arrivati a 20

Il sindaco: “Inversione di tendenza". Da giovedì 18 febbraio sarà aperto in località S. Maria, un centro di tamponi rapido

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Una situazione che preoccupa gli amministratori: è l’incremento di positivi che si è registrato nell’ultimo periodo a Cuveglio.

«Il picco l’abbiamo avuto coi 68 casi dell’autunno, nel pieno del secondo picco. Casi scesi al primo di febbraio a 3 positivi. Oggi siamo a 20. Stiamo vivendo dunque un’inversione di tendenza che possiamo vincere solo adottando le misure di contenimento».

Lo fa sapere Framcesco Paglia, sindaco di Cuveglio mentre è alle prese con l’allestimento di un punto tamponi in località Sant’Anna.

«Cosa voglia dire questa inversione di tendenza non lo so», commenta il sindaco, «so solo che vuol dire che dobbiamo stare molto attenti. Intanto è pronto il punto hot spot: un mese fa era quasi inutile, dobbiamo attrezzarci per dare risposte qualora dovesse servirci»

Da domani giovedì 18 febbraio sarà infatti aperto in località S. Maria, un centro di tamponi rapido.

Le attività inerenti l’apertura sono state condotte in collaborazione con i medici di base coordinati dal dottor Giovanni Pirotta e ATS Insubria, coordinata dal responsabile Covid dottor Marco Magrini.

E’ questo il modo con cui l’Amministrazione Comunale ha risposto alla richiesta di strutture intermedie per la profilassi anticovid avanzata da ATS e dal mondo medico a beneficio di tutta la popolazione del nostro Comune e della Valle.

Il Comune di Cuveglio si è proposto come coordinatore di tutte le necessità logistiche necessarie per l’apertura del centro Hotspot per tamponi rapidi.

«Vorrei ringraziare in particolare la Protezione Civile per il supporto che ha svolto e svolgerà nelle attività sul campo, Pro loco per la disponibilità a cedere la propria sede e i tecnici ATS per la grande disponibilità dimostrata. La situazione contingente che stiamo affrontando è in continua rapida e indefinita evoluzione, riteniamo che questa iniziativa possa essere una modalità di vigilanza controllo e protezione della nostra popolazione. Anche la campagna vaccinale in atto, che sarà di sicuro aiuto per arginare l’infezione pandemica in corso, non deve farci abbassare la guardia ritenendoci immuni una volta vaccinati. E’ indispensabile quindi continuare a mantenere atteggiamenti improntati all’assoluta cautela».

Per ridurre al minimo i rischi di diffusione del contagio il sindaco in ultimo raccomanda: il costante uso della mascherina; comunicare con la massima tempestività al proprio medico di base l’insorgere dei sintomi, quali febbre, tosse, dolori articolari, malessere generale; massima attenzione al distanziamento sociale.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Febbraio 2021
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