Comabbio racconta l’Armenia, da un viaggio nasce un ciclo di conferenze
Dal desiderio di Giusy Tunici di raccontare il suo viaggio nel Paese caucasico nasce un ciclo di incontri e conferenze che analizzeranno molti aspetti della cultura armena con ospiti di rilievo
Quando un paese racconta un Paese. È questo lo spirito alla base di una serie di appuntamenti organizzati dall’amministrazione comunale di Comabbio tra marzo e fine maggio, dedicati all’approfondimento di molti aspetti culturali dela nazione caucasica. Verrà presentata durante la conferenza stampa online sabato 27 febbraio alle ore 18.00, la rassegna “Comabbio racconta l’Armenia” (foto di copertina di Nadia Pasqual), iniziativa di respiro internazionale del Comune di Comabbio, che si svolgerà da venerdì 5 marzo a domenica 23 maggio nell’incantevole borgo dove il pittore Lucio Fontana amava ritirarsi.
Un ricco programma di incontri online, che nasce dal desiderio di una cittadina di raccontare i suoi due viaggi in questo Stato crocevia tra l’est e l’ovest, ai quali si aggiungeranno in maggio alcuni appuntamenti in presenza, compatibilmente con l’evolversi della pandemia.
Un progetto ambizioso che ha raccolto il contributo dei più importanti rappresentanti, studiosi e conoscitori della cultura armena tra scrittori, giornalisti, fotografi, armenisti, storici, musicisti, architetti, artisti e altre personalità provenienti da Italia, Armenia, Stati Uniti e Turchia. Tra i nomi più noti, la scrittrice di origini armene Antonia Arslan, autrice del romanzo “La Masseria delle Allodole”, tradotto in oltre 20 lingue, che ha riportato alla ribalta il tema del genocidio armeno. Molto attesi anche gli interventi di Shushan Martirosyan dalla capitale armena Yerevan, Siobhan Nash-Marshall del Manhattanville College di New York, e Mons. Levon Arciv. Zekiyan, Arcieparca degli armeni cattolici di Istanbul e di Turchia e Delegato Pontificio per la Congregazione Mechitarista.
Previste anche due conferenze online rivolte agli studenti delle scuole superiori, il 30 marzo e il 22 aprile in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale di Varese.
Si comincia venerdì 5 marzo con “Armenia l’altopiano delle sorprese”, un’introduzione all’Armenia a cura di Massimo Rolandi, docente, Shushan Martirosyan esperta di viaggi, e Aldo Oriani, naturalista ornitologo e teriologo. Venerdì 12 marzo Marco Ruffilli, membro dell’Association Internationale des Études Arméniennes, racconterà la storia e l’affascinante simbologia del khachkar, stele di pietra tipica dell’Armenia sulla quale è scolpita la croce con altri elementi. Antonia Arslan sarà in scena venerdì 19 marzo con “Ballata Caucasica”, mentre il 26 marzo lo chef Sedrak Mamulyan e Shushan Martirosyan ci parleranno di cucina tradizionale armena in collegamento dall’Armenia.
Sabato 27 marzo Siobhan Nash-Marshall, professore di filosofia, affronterà i temi del genocidio armeno e del negazionismo turco. Venerdì 9 aprile l’architetto Paolo Arà Zarian racconterà il suo intervento per il restauro dei dipinti murali del monastero di Dadivank in Karabakh. Sarà dedicato a oltre due millenni di storia armena l’intervento del 16 aprile di Aldo Ferrari, professore di storia, lingua e letteratura armena all’Università Ca’ Foscari di Venezia, autore di numerosi saggi sul tema. Parlerà dell’attuale situazione politica e sociale in Armenia, anche alla luce delle conseguenze del recente conflitto per il controllo del Karabakh, il giornalista Simone Zoppellaro venerdì 23 aprile.
Sabato 24 aprile – anniversario del genocidio armeno – il pianista e musicologo Alberto Nones ci condurrà in un piccolo viaggio musicale in Armenia con esecuzione di alcuni brani armeni interpretati dagli allievi del Conservatorio di Gallarate. Sarà invece un viaggio virtuale attraverso la Repubblica d’Armenia l’incontro del 30 aprile con Nadia Pasqual, autrice della prima guida di viaggio italiana interamente dedicata al Paese, e Shushan Martirosyan, che faranno conoscere i luoghi più interessanti da visitare sotto il profilo storico, culturale e naturalistico. Venerdì 7 maggio appuntamento con due insigni rappresentanti della diaspora armena in Italia, Pietro Kuciukian, Console onorario della Repubblica d’Armenia in Italia, e il prof. Baykar Sivasliyan, armenista e presidente dell’Unione Armeni d’Italia, che parleranno degli armeni, popolo di cerniera tra l’Occidente e l’Oriente.
La rassegna proseguirà poi con incontri dal vivo, alcuni dei quali già programmati, tra i quali segnaliamo quello di sabato 15 maggio con Mons. Levon Arciv. Zekiyan, che celebrerà la Messa Vespertina e terrà una conferenza. Sempre il 15 maggio si svolgerà un laboratorio sull’alfabeto armeno e verranno inaugurate le mostre dei fotografi Emanuele Cosmo e Marco Ansaloni. Previsti per domenica 16 maggio i concerti all’alba e al tramonto del trio Piovan-Fanton e un laboratorio sui khatchkar.
Saranno, invece, programmati a breve gli interventi di Alberto Elli, studioso di lingue e religioni, autore di un volume dedicato ad arte, storia e itinerari dell’Armenia, lo scultore Mikayel Ohanjanyan, e l’architetto Gaianè Casnati. Già confermato invece per sabato 22 maggio lo spettacolo “Canta, gru, canta” reading- mise en espace della Compagnia CamparIPadoaN con la regia di Giulio Campari, interpretato dagli attori Natascha Padoan e Marco Balbi. Una ballata per l’Armenia, ideata da vari autori, anche armeni, che rievocherà la “canzone” popolare della gru, un uccello originario dell’Armenia, per dare voce alla memoria di donne e uomini armeni, vittime dimenticate del genocidio. La rassegna si concluderà domenica 23 maggio con una tavola rotonda.
L’iniziativa “Comabbio racconta l’Armenia” nasce dal desiderio di Giusy Tunici, abitante del borgo sull’omonimo lago, di condividere le esperienze di due viaggi in Armenia. I suoi racconti hanno suscitato la curiosità dei concittadini e del Sindaco Marina Paola Rovelli, che l’ha delegata a narrare le sue esperienze. La risposta entusiasta degli enti locali e degli esperti in materia, via via coinvolti, hanno trasformato il programma iniziale in un progetto molto ambizioso e articolato che Giusy Tunici si è fatta carico di coordinare. La rassegna si inserisce nell’ambito del progetto “Il paese racconta un Paese” del Comune di Comabbio e intende promuovere la conoscenza di un luogo attraverso la sua storia, la cultura, le tradizioni, le caratteristiche del territorio e della popolazione.
Un progetto che nasce dalla consapevolezza che il livello di maturità di una società si misura anche dalla sua capacità di rapportarsi a ciò che è diverso per origini, cultura e religione. Ente capofila è il Comune di Comabbio, Assessorato alla Cultura, con la collaborazione della Biblioteca di Comabbio, la Parrocchia di Comabbio, il Borgo di Lucio Fontana, gli Amici della Santa Collina e la Compagnia CamparIPadoaN.
La rassegna ha ottenuto il patrocinio dell’Unione Armeni d’Italia e Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena. La conferenza stampa di presentazione della rassegna si svolgerà online sabato 27 febbraio alle ore 18.00 ed è aperta a tutti. Per partecipare è necessario registrarsi su https://comabbioraccontalarmenia.blog/conferenza-stampa/. Alla conferenza interverranno il Sindaco Marina Paola Rovelli e alcuni relatori, tra i quali Antonia Arslan, Pietro Kuciukian, Shushan Martirosyan, Aldo Oriani, Marco Ruffilli, Baykar Sivasliyan, Paolo Arà Zarian, Simone Zoppellaro.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Albi.63 su A Pietro Broggi la borsa di studio della Famiglia Legnanese
Felice su Entro il 2025 Beko chiuderà gli stabilimenti di Comunanza e Siena. A Cassinetta taglierà i frigoriferi: 541 esuberi
malauros su Hanno 15 anni i tre ragazzini denunciati per il rogo all’azienda agricola di Voltorre
elenera su Ritrovato vivo ma ferito il malnatese disperso in Val Grande
elenera su "Non si potrebbe mettere questo cartello in mezzo alla rotonda di largo Flaiano a Varese?"
ccerfo su Don Marco Casale, neo-pastore di Gavirate: insieme è più bello
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.